Racconto di Anna
Devo
dire che il tempo del pellegrinaggio è trascorso velocemente. Sono
state giornate stupende comprese quelle del viaggio, che è servito come
preparazione anche per me che pure ero già stata a Medjugorje. Giornate
piene di impegni ma soprattutto piene di entusiasmo, di raccoglimento,
di gioia, di felicità... non so esprimere lo stato di beatitudine
vissuto in questi giorni. Per me sono stati giorni pieni di gioia, gioia
che riempiva il cuore fino a sentirlo straripare, una gioia immensa...
Ho dimenticato tutti i problemi della mia quotidianità e per tutto il
tempo non ho fatto che dire grazie, grazie, grazie alla Madonna e al
buon Dio.
Grazie per la gioia che ho provato, grazie per la mia vita, grazie per le mie croci, grazie per il loro immenzo amore. Un grazie che veniva spontaneo. Veramente mi è sembrato di capire i veggenti quando dicono che dopo aver visto la Madonna hanno bisogno di tempo per rientrare alle cose della terra. Anche per me è stato triste. Dopo aver tolto il silenzioso al cellulare è iniziata la ricaduta nella quotidianità. Ogni telefonata un brontolio, un lamento... che tristezza. Domenica ero veramente triste, ero nuovamente in un mondo diverso, un mondo che non mi piace. Poi piano piano lunedì, martedì, oggi sono nuovamente integrata alla mia vita. Fa parte della croce. Comunque, anche se ci sono momenti in cui faccio veramente fatica ad affrontare la quotidianità, devo dire che dopo un po' sopraggiunge l'abbraccio del cielo e la forza torna in me. La forza per aiutare (lo spero) chi è meno fortunato di me, chi è senza speranza e non sa vedere la luce, non ha la speranza in Dio, non conosce il suo immenso amore. Per questo continuo a dire grazie, grazie e la gioia ritorna e la tristezza se ne va.
Grazie per la gioia che ho provato, grazie per la mia vita, grazie per le mie croci, grazie per il loro immenzo amore. Un grazie che veniva spontaneo. Veramente mi è sembrato di capire i veggenti quando dicono che dopo aver visto la Madonna hanno bisogno di tempo per rientrare alle cose della terra. Anche per me è stato triste. Dopo aver tolto il silenzioso al cellulare è iniziata la ricaduta nella quotidianità. Ogni telefonata un brontolio, un lamento... che tristezza. Domenica ero veramente triste, ero nuovamente in un mondo diverso, un mondo che non mi piace. Poi piano piano lunedì, martedì, oggi sono nuovamente integrata alla mia vita. Fa parte della croce. Comunque, anche se ci sono momenti in cui faccio veramente fatica ad affrontare la quotidianità, devo dire che dopo un po' sopraggiunge l'abbraccio del cielo e la forza torna in me. La forza per aiutare (lo spero) chi è meno fortunato di me, chi è senza speranza e non sa vedere la luce, non ha la speranza in Dio, non conosce il suo immenso amore. Per questo continuo a dire grazie, grazie e la gioia ritorna e la tristezza se ne va.
Racconto di Renzo
Ho
frequentato sempre la Santa Messa ed i vari sacramenti come la maggior
parte dei fedeli al giorno d'oggi, ma dire che sono un buon cristiano
parimenti a molti altri detti "Cristiani", ossia il pregare, leggere la
Bibbia, frequentare i ritiri Spirituali, chiedere l'ausilio dello
Spirito Santo di far parte della mia vita, l'ho sempre considerata cosa
secondaria, per non dire in disparte, raramente forse sono stato
coinvolto occasionalmente... Medjugorje ha cambiato radicalmente la mia
vita, sia quella della mia Teresa.
Quando il 31 agosto siamo partiti con tutte le nostre deficienze cristiane, non immaginavamo che la nostra vita subisse una trasformazione così radicale! Ero molto scettico su tutte le sensazioni che i vari pellegrini hanno provato in quel paesino tra le colline sperdute della Bosnia. Pensavo che gran parte delle visioni personali fosse dovuta più che altro a suggestioni collettive. Personalmente non ho visto o provato sensazioni straordinarie. Ma, interiormente, è subentrata in me una serenità totale, tale da mettere in secondo piano tutto, comprese le preoccupazioni inerenti la mia vita, condivise anche da mia moglie. Questa serenità è rimasta anche successivamente, dopo il ritorno a casa e, piano piano, come un tarlo, abbiamo avuto la necessità di cominciare e finire le nostre giornate con una preghiera individuale, all'insaputa l'uno dell'altra. Eravamo al corrente che a Rivoli, il 16 settembre, ci sarebbe stato un incontro con Ivan, uno dei veggenti di Medjugorje. Ero molto eccitato da questa nuova esperienza, tanto più che avrei assistito all'apparizione che Ivan ha tutti i giorni con la Santissima Vergine. Il 16 settembre, una giornata soleggiata, molto calda, eravano tutti ansiosi, ma subito la preghiera ha preso il sopravvento sulla mia ansia e piano piano ci ha portato al momento dell'apparizione. Tutti in ginocchio (io mi sentivo a disagio per il fatto di non potermi inginocchiare, per via delle mie protesi...). In raccoglimento, con le gambe leggermente piegate, chiedevo alla Gospa di aiutare i miei parenti e conoscenti nelle loro necessità sia fisiche che spirituali. Ad un tratto una sensazione strana, come una scossa, mi percorreva sulle gambe, dal basso verso l'alto e dietro le ginocchia, tanto che dopo un po' mi sono irrigidito, non era una cosa spiacevole, ma una cosa mai provata nella mia vita! Alla sera, tornati a casa, a tarda ora, mi sono visto la partita di calcio della mia squadra preferita e prima di coricarmi, come sempre da almeno un paio d'anni, ho fatto per assumere il mio antidolorifico, ma stranamente, non sentivo alcun dolore alle mie gambe, completamente assente e, molto dubbioso, ho posato il flacone e mi sono coricato. La mia, la nostra vita, è cambiata completamente e dedicata alla Gospa.
Fonte:http://www.medjugorje.it/index.php/it/
Quando il 31 agosto siamo partiti con tutte le nostre deficienze cristiane, non immaginavamo che la nostra vita subisse una trasformazione così radicale! Ero molto scettico su tutte le sensazioni che i vari pellegrini hanno provato in quel paesino tra le colline sperdute della Bosnia. Pensavo che gran parte delle visioni personali fosse dovuta più che altro a suggestioni collettive. Personalmente non ho visto o provato sensazioni straordinarie. Ma, interiormente, è subentrata in me una serenità totale, tale da mettere in secondo piano tutto, comprese le preoccupazioni inerenti la mia vita, condivise anche da mia moglie. Questa serenità è rimasta anche successivamente, dopo il ritorno a casa e, piano piano, come un tarlo, abbiamo avuto la necessità di cominciare e finire le nostre giornate con una preghiera individuale, all'insaputa l'uno dell'altra. Eravamo al corrente che a Rivoli, il 16 settembre, ci sarebbe stato un incontro con Ivan, uno dei veggenti di Medjugorje. Ero molto eccitato da questa nuova esperienza, tanto più che avrei assistito all'apparizione che Ivan ha tutti i giorni con la Santissima Vergine. Il 16 settembre, una giornata soleggiata, molto calda, eravano tutti ansiosi, ma subito la preghiera ha preso il sopravvento sulla mia ansia e piano piano ci ha portato al momento dell'apparizione. Tutti in ginocchio (io mi sentivo a disagio per il fatto di non potermi inginocchiare, per via delle mie protesi...). In raccoglimento, con le gambe leggermente piegate, chiedevo alla Gospa di aiutare i miei parenti e conoscenti nelle loro necessità sia fisiche che spirituali. Ad un tratto una sensazione strana, come una scossa, mi percorreva sulle gambe, dal basso verso l'alto e dietro le ginocchia, tanto che dopo un po' mi sono irrigidito, non era una cosa spiacevole, ma una cosa mai provata nella mia vita! Alla sera, tornati a casa, a tarda ora, mi sono visto la partita di calcio della mia squadra preferita e prima di coricarmi, come sempre da almeno un paio d'anni, ho fatto per assumere il mio antidolorifico, ma stranamente, non sentivo alcun dolore alle mie gambe, completamente assente e, molto dubbioso, ho posato il flacone e mi sono coricato. La mia, la nostra vita, è cambiata completamente e dedicata alla Gospa.
Fonte:http://www.medjugorje.it/index.php/it/
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