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domenica 25 dicembre 2016
Messaggio annuale del 25 dicembre dato al veggente Jakov - Natale 2016
Il Messaggio della Madonna attraverso il veggente JAKOV
“Cari figli, oggi, in questo giorno di grazia, in modo particolare vi invito a pregare per la pace. Figli, io sono venuta qui come Regina della pace e vi ho invitato molte volte a pregare per la pace. Però, figli, i vostri cuori sono inquieti. Il peccato vi impedisce di aprirvi in pienezza alla grazia ed alla pace che Dio desidera donarvi. Per vivere la pace, figli miei, dovete averla anzitutto nei vostri cuori, ed essere pienamente abbandonati a Dio e alla sua volontà. Non cercate la pace e la gioia nelle cose di questa terra, perché tutto questo è passeggero. Tendete alla misericordia autentica ed alla pace che viene solo da Dio, e soltanto così i vostri cuori saranno colmi di gioia vera e solo in questo modo potrete divenire testimoni di pace in questo mondo inquieto. Io sono vostra Madre ed intercedo dinanzi a mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
“Cari figli, oggi, in questo giorno di grazia, in modo particolare vi invito a pregare per la pace. Figli, io sono venuta qui come Regina della pace e vi ho invitato molte volte a pregare per la pace. Però, figli, i vostri cuori sono inquieti. Il peccato vi impedisce di aprirvi in pienezza alla grazia ed alla pace che Dio desidera donarvi. Per vivere la pace, figli miei, dovete averla anzitutto nei vostri cuori, ed essere pienamente abbandonati a Dio e alla sua volontà. Non cercate la pace e la gioia nelle cose di questa terra, perché tutto questo è passeggero. Tendete alla misericordia autentica ed alla pace che viene solo da Dio, e soltanto così i vostri cuori saranno colmi di gioia vera e solo in questo modo potrete divenire testimoni di pace in questo mondo inquieto. Io sono vostra Madre ed intercedo dinanzi a mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
sabato 24 dicembre 2016
Il parto indolore della Vergine Maria
“Senza alcun dubbio dobbiamo affermare che la madre di
Cristo fu vergine anche nel parto, poiché il Profeta (Is 7,14) non dice
solo “Ecco la vergine concepirà”, ma aggiunge: “e partorirà un figlio”.
Il parto indolore non è dogma di fede, ma una
conseguenza logica del dogma della verginità durante il parto. Secondo i
santi Padri Gesù è uscito dal grembo di Maria nel medesimo modo in cui
una stella col suo raggio passa il vetro, non lo rompe, ma lo illumina.Per questo i medesimi santi padri dicono che il parto di Gesù avvolse Maria nella luce e nella gioia.
L’integrità fisica di Maria “nel parto” è un aspetto
che per molti appare secondario, anche per chi crede nella assoluta
verginità di Maria. Spesso anzi si crede erroneamente che il parto di
Maria seguì vie ordinarie, anche a causa di molti film sulla nascita di
Cristo che descrivono una Madonna in preda alle contrazioni e piangente
di dolore. Per questo credo sia necessario ascoltare la voce materna
della Chiesa, dei santi e dei teologi.
“Esultò Maria nel sacratissimo tipo di parto, esulta la Chiesa in questa generazione dei suoi figli».
L’aggettivo sacratissimo evoca l’opera dello Spirito, il medesimo sia
per il concepimento di Cristo dalla Vergine che per il concepimento
delle membra del suo Corpo nel fonte battesimale. È da notare anche il
verbo esultò, relativo al parto di Maria, allusivo al fatto che fu senza dolori perché verginale” (Dal sito del Vaticano-Monsignor Corrado Maggioni, Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma)
Molti forse si chiederanno se un parto non ordinario
come quello verginale di Maria possa sminuire il concetto di Maternità
Divina della Madonna. Ma in realtà i fenomeni fisiologici che
accompagnano il parto ordinario (lesioni, doglie, dolori, ecc.) non sono
essenziali al concetto di vera maternità. Maria fu vera madre di Gesù,
come tutte le madri lo sono dei loro figli; ma non lo fu come le altre
madri: oltre che nel concepimento verginale, Ella fu diversa da esse anche nel parto verginale.
Madre, infatti, è colei che concepisce e dà alla luce un figlio:
questo, scientificamente, è il concetto di madre. Il modo poi di
concepirlo e di darlo alla luce non appartiene all’essenza della
maternità. Se il modo di dare alla luce un figlio fosse essenziale alla
maternità, ne seguirebbe che la madre la quale da alla luce un figlio
mediante parto cesareo, non sarebbe vera madre o pienamente madre di
quel figlio: cosa dinanzi alla quale lo stesso buon senso si ribella.
Tanto meno poi può dirsi parte essenziale della maternità il dolore del
parto, dal momento che nello stato di giustizia originale (prima del
peccato originale, dal quale Maria, novella Eva, è immune) le madri avrebbero dato alla luce i propri figli senza dolore,
e anche oggi si parla di parto indolore ottenuto con mezzi
farmacologici. Anche l’integrità corporale (la verginità materiale) è
indubbiamente una perfezione, e perciò ha la sua reale, positiva
importanza, in se stessa. Il fatto che Cristo abbia voluto rispettarla
nascendo nella Madre sua, dimostra la squisita delicatezza del suo amore
per la propria madre, alla quale non volle togliere, nel nascere da
Lei, una tale perfezione. Cristo perciò volle che la Madre sua fosse una
vergine perfetta, e perciò vergine non solo moralmente ma anche
corporalmente. Negare la verginità corporale e ammettere in Maria SS.
soltanto la verginità morale, equivale a negarle la perfetta verginità.
Come il Verbo, nascendo dal seno del Padre, non lese minimamente la
natura di Lui, così nascendo dal seno della Madre, non lese minimamente
la perfetta verginità di Lei.
“Come Abramo viene appellato Padre, perché è sopra
tutti i padri; come Paolo viene appellato l’Apostolo, perché è sopra
tutti gli apostoli; così Maria viene appellata, fra tutte, la Vergine, e
viene predicata dalla Chiesa “Vergine tra le vergini”. Ella fu sempre,
“Vergine di corpo, vergine di anima, vergine di professione”. Ella fu ”
il modello più completo della vergine ” la ” sola vergine insieme e
madre “: ” Madre di Cristo e Vergine di Cristo ” (San Pietro Canisio)
«Noi crediamo che Maria è la Madre, rimasta sempre vergine, del Verbo
Incarnato, il nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo». Papa Paolo VI
Ma vediamo come si esprime sul parto verginale di Maria San Tommaso d’Aquino, dottore della Chiesa, nella Summa Theologica:
“La donna che dà alla luce una carne comune perde la
verginità. Ma quando nasce nella carne il Verbo, allora Dio custodisce
la verginità, rivelandosi così come Verbo. Come infatti il nostro verbo
mentale non corrompe la mente quando viene proferito, così neppure il
Verbo sostanziale che è Dio, volendo nascere, viola la verginità”».
«Cristo venne a togliere la nostra corruzione. Non era quindi opportuno
che nascendo corrompesse la verginità della madre. Dice infatti S.
Agostino (Serm. 121): “Non era giusto che violasse l’integrità con la
sua nascita colui che veniva a sanare la corruzione”». «Era conveniente
che colui il quale aveva comandato di onorare i genitori, nascendo non
menomasse l’onore della madre». Ogni primogenito maschio che apre il
seno materno sarà sacro al Signore (Lc 2,23). L’Evangelista “usa
l’espressione ordinaria per indicare la nascita, e non già per dire che
il Signore, uscendo da quel sacro seno che lo aveva ospitato e che egli
aveva santificato, ne violasse la verginità. Perciò l’azione di aprire,
attribuita al primogenito, non indica che Cristo abbia lacerato il velo
del pudore verginale, ma indica la sola uscita della prole dal seno
materno».
Alla difficoltà tratta invece dal fatto che un corpo
fisico non può attraversare un altro corpo, San Tommaso d’Aquino
risponde così:
«Cristo volle dimostrare la realtà del suo corpo in
modo da manifestare insieme la propria divinità. Perciò mescolò insieme
meraviglie e umiliazioni. Per mostrare la verità del suo corpo nacque da
una donna, e per mostrare la sua divinità nacque da una vergine. Come
infatti dice S. Ambrogio (Veni Redemptor Gentium): “Tale è il parto che
si addice a Dio”».
S. Tommaso infatti ammette che la compenetrazione dei corpi è possibile per miracolo:
“Dobbiamo quindi affermare che tutti questi fatti sono
stati compiuti dalla potenza divina miracolosamente. Di qui le parole
di S. Agostino: “Dove interveniva la divinità, il corpo non si arrestava
di fronte a porte sprangate. Poteva ben entrare, senza aprirle, colui
che nacque lasciando inviolata la verginità di sua madre”. E Dionigi
scrive, che “Cristo compiva in modo sovrumano le cose umane: e lo
dimostra il concepimento miracoloso da una vergine e la solidità delle
mobili acque sotto il peso dei suoi piedi terrestri”.” Il testo della
Somma teologica di san Tommaso dice così: “Il dolore della partoriente è
prodotto dal dilatarsi delle vie attraverso le quali deve uscire la
prole. Ma abbiamo spiegato che Cristo uscì dal grembo della madre senza
che questo si aprisse, e quindi senza dilatazione delle vie. Perciò nel
suo parto non vi fu dolore di sorta, né corruzione alcuna, ma somma
gioia, poiché ‘l’uomo Dio nasceva alla luce del mondo’, secondo le
parole di Isaia 35,1: ‘La solitudine canterà come un giglio; canterà
nella gioia e nel giubilo’” (III, 35, 7).
Il noto teologo mariano Renè Laurentin ci ricorda:
«Il mistero della verginità nel parto ci ricorda delle
verità misconosciute e tuttavia essenziali al mistero cristiano: il
corpo è parte integrante dell’uomo, è salvato da Cristo, associato a
tutto il compimento della salvezza, promesso a un destino eterno. Fin da
quaggiù il corpo è raggiunto dall’opera della grazia, poiché gli
impulsi della nuova creazione sono all’opera (Rm 8,22), e Dio non ha
mancato di manifestare talvolta nel suo corpo dei segni in forma di
miracoli: il camminare sulle acque, la trasfigurazione e, per finire, la
risurrezione. La verginità integrale della Madre di Dio appartiene
all’ordine di questi segni (…)». «Quanto al parto indolore, che la
Tradizione afferma senza contestazione dal IV secolo, è abbastanza
paradossale che si sia cominciato a contestarlo al momento stesso in cui
il progresso scientifico instaurava “il parto indolore” per tutte le
donne. È strabiliante che certi teologi e predicatori abbiano cominciato
a celebrare le sofferenze “crocifiggenti” di Maria alla nascita del
Salvatore nel momento in cui le cliniche ostetriche si applicano a
denunciare i dolori del parto come un mito alienante e disumanizzante.
Il segno del parto indolore attesta a suo modo che la verginità è
spiritualizzazione dell’ordine della carne e che Maria è, sotto certi
riguardi, donna esemplare, donna guida, là dove poteva sembrare donna di
eccezione».
Leggiamo insieme un brano tratto dalle visioni della Beata Anna Katharina Emmerick e che descrivono la nascita di Cristo:
“Lo splendore che irradiava la Santa Vergine diveniva
sempre più fulgido, tanto da annullare il chiarore delle lampade accese
da Giuseppe. La Madonna, inginocchiata sulla sua stuoia, teneva il viso
rivolto ad oriente. Un’ampia tunica candida priva di ogni legame cadeva
in larghe pieghe intorno al suo corpo. Alla dodicesima ora fu rapita
dall’estasi della preghiera, teneva le mani incrociate sul petto. Vidi
allora il suo corpo elevarsi dal suolo. Frattanto la grotta si
illuminava sempre più, fino a che la Beata Vergine fu avvolta tutta, con
tutte le cose, in uno splendore d’infinita magnificenza. Questa scena
irradiava tanta Grazia Divina che non sono in grado di descriverla. Vidi
Maria Santissima assorta nel rapimento per qualche tempo, poi la vidi
ricoprire attentamente con un panno una piccola figura uscita dallo
splendore radioso, senza toccarla, né sollevarla. Dopo un certo tempo
vidi il Bambinello muoversi e lo udii piangere. Mi sembrò che allora
Maria Santissima, sempre Vergine, ritornando in se stessa, sollevasse il
Bambino e l’avvolgesse nel panno di cui l’aveva ricoperto. Alzatolo
dalla stuoia, lo strinse al petto.” (con approvazione ecclesiastica).
La liturgia della Chiesa in una sua antifona prega
così: “Virgo Maria sine dolore peperit Salvatorem saeculorum” (La
Vergine Maria ha partorito senza dolore il Salvatore dei secoli). E non
dobbiamo dimenticare la lex orandi est lex credendi (La regola della
preghiera è regola della fede). Felice Natale a tutti.
venerdì 23 dicembre 2016
Ecco le date della rappresentazione scenica del Presepe Vivente a Medjugorje
Rappresentazione del Presepe Vivente della Comunità Cenacolo a Medjugorje
data: 20.12.2016.
Già da anni la Comunità Cenacolo mette in scena, davanti alla chiesa
parrocchiale, il Presepe Vivente per tutti i parrocchiani ed i
pellegrini che vengono in pellegrinaggio a Medjugorje nel periodo
natalizio. Ad attori amatoriali — che interpretano la Sacra Famiglia, i
sapienti d’Oriente e i pastori —, fanno da sfondo la stalla, la locanda,
gli abitanti di Betlemme, abbigliati con costumi dell’epoca, e animali
del posto.
Matea Buljat, che fa parte della Comunità, anche quest’anno
interpreterà il ruolo della Vergine Maria, mentre a suo marito spetterà
quello di San Giuseppe. Durante una trasmissione di Radio “Mir”
Medjugorje, Matea ha detto che al Presepe Vivente prendono parte ogni
anno tutti i membri della Comunità di Medjugorje: “Quest’anno saremo
circa una sessantina, oltre ai bambini della parrocchia, che vi
partecipano attivamente ormai da un paio d’anni. Sono contenti di farlo,
perché si sentono parte di una bella storia. I bambini donano gioia a
quei momenti. Mettendo in scena il Presepe Vivente, noi torniamo alle
sorgenti di ciò che per noi è essenziale e ci ha dato veramente la
vita”.
Potrete assistere alla rappresentazione scenica degli eventi di
Betlemme e della Nascita di Gesù dopo le Sante Messe serali della
Vigilia di Natale, del 31 Dicembre e del 1° gennaio 2017. Il Presepe
Vivente verrà anche rappresentato il 28 Dicembre, Festa dei Santi
Innocenti. Quel giorno, oltre al consueto programma di preghiera, alle
ore 15:00 verrà celebrata una Santa Messa per i bambini ed i loro
genitori, al termine della quale si terrà appunto la suddetta
rappresentazione scenica
Programma a Medjugorje del 24 - 25 dicembre
Natale a Medjugorje
Sabato 24 dicembre sarà la Vigilia di Natale, una giornata in cui sono raccomandati il digiuno e l’astinenza.
Alle ore 6:00 del mattino, presso la Chiesa di San Giacomo, sarà
celebrata l’ultima Messa dell’Aurora di quest’anno. Non verrà pregato il
Rosario pomeridiano sul Podbrdo e la Santa Messa croata delle ore 13:00
non sarà celebrata. Il programma di preghiera serale, presso la chiesa
parrocchiale, avrà inizio alle ore 17:00 con la preghiera del Rosario,
mentre la Santa Messa della Vigilia di Natale sarà alle ore 18:00. Dal
momento che tutti i sacerdoti sono tenuti a concelebrarla, quel
pomeriggio ci si potrà accostare al Sacramento della Riconciliazione
soltanto dalle ore 16:00 alle ore 17:30. Dopo la Santa Messa serale,
nello spazio antistante la chiesa, la Comunità Cenacolo curerà la
rappresentazione del Presepe Vivente. La veglia di preghiera avrà inizio
alle ore 22:00 con l’Adorazione Eucaristica, che si protrarrà fino alle
23:15. Seguirà, alle ore 23:30, la celebrazione della Santa Messa di
Mezzanotte.
Domenica 25 dicembre celebreremo il Natale, la Solennità della Nascita di Gesù. In
chiesa parrocchiale le Sante Messe in lingua croata saranno celebrate
alle ore 7:00, 8:00, 11:00 e 18:00, mentre la Santa Messa nelle chiese
filiali di Miletina, Vionica e Šurmanci sarà alle ore 10:00. Come è
consuetudine a Natale, i parrocchiani sono invitati a partecipare, dopo
la Messa delle ore 11:00, allo scambio di auguri, che anche quest’anno
si svolgerà nel luogo in cui sono ubicate le fondamenta dell’antica
chiesa parrocchiale. La sera di Natale non ci sarà la consueta
Adorazione Eucaristica notturna del 25 del mese. La benedizione delle
famiglie della parrocchia di Medjugorje comincerà mercoledì 28 dicembre.
venerdì 2 dicembre 2016
Messaggio del 2 dicembre 2016 - MEDJUGORJE
“Cari figli, il mio Cuore materno piange mentre guardo quello che fanno i miei figli. I peccati si moltiplicano, la purezza dell’anima è sempre meno importante.
Mio Figlio viene dimenticato e adorato sempre meno ed i miei figli vengono perseguitati.
Perciò voi, figli miei, apostoli del mio amore, invocate il nome di mio Figlio con l’anima e con il cuore: Egli avrà per voi parole di luce.
Egli si manifesta a voi, spezza con voi il Pane e vi dà parole d’amore, affinché le trasformiate in opere di misericordia e siate così testimoni di verità. Perciò, figli miei, non abbiate paura! Permettete che mio Figlio sia in voi. Egli si servirà di voi per prendersi cura delle anime ferite e convertire quelle perdute.
Perciò, figli miei, tornate alla preghiera del Rosario.
Pregatelo con sentimenti di bontà, di offerta e di misericordia. Pregate non soltanto a parole, ma con opere di misericordia. Pregate con amore verso tutti gli uomini. Mio Figlio ha sublimato l’amore col sacrificio. Perciò vivete con lui per avere forza e speranza, per avere l’amore che è vita e che conduce alla vita eterna. Per mezzo dell’amore di Dio anch’io sono con voi, e vi guiderò con materno amore. Vi ringrazio!”.
Poruka preko vidjelice Mirjane Soldo od 02. prosinca, 2016.
Draga djeco,
Moje majčinsko srce plače dok gledam što moja djeca čine. Grijesi se množe, čistoća duše je sve manje važna, moga Sina se zaboravlja, sve manje čašćava, a moju djecu progone. Zato vi, djeco moja, apostoli moje ljubavi, dušom i srcem zazovite ime moga Sina. On će za vas imati riječi svjetla. On se vama očituje, s vama lomi kruh i daje vam riječi ljubavi da ih pretvarate u milosrdna djela i tako budete svjedoci istine. Zato, djeco moja, ne bojte se. Dozvolite mome Sinu da bude u vama. On će se vama poslužiti da njeguje ranjene i obraća izgubljene duše. Zato, djeco moja, vratite se molitvi krunice. Molite je osjećajima dobrote, žrtve i milosrđa. Molite, ne samo riječima već milosrdnim djelima.Molite ljubavlju prema svim ljudima. Moj Sin je žrtvom uzvisio ljubav. Zato, živite s Njim da biste imali snagu i nadu, da biste imali ljubav koja je život i koja vodi u vječni život. Po Božjoj ljubavi i ja sam s vama, i majčinskom ljubavlju ću vas voditi. Hvala vam.
lunedì 28 novembre 2016
Iniziata la preghiera dei giovani sul Podbrdo in Avvento
Nel corso dell’Avvento i giovani della parrocchia di Medjugorje si
riuniscono a pregare il Rosario sulla Collina delle apparizioni ogni
sera alle ore 20:30, esclusa la Domenica. Questa iniziativa di preghiera
è nata più di un anno fa, quando un certo numero di giovani ha formato
un gruppo di preghiera. Radoslav Šego ci ha detto che l’idea è nata
quando un loro amico ha avuto un incidente: “Abbiamo cominciato a
riunirci nel desiderio di sostenere la sua famiglia in preghiera. Su
iniziativa di alcuni suoi amici più stretti, abbiamo iniziato ad andare
sulla Collina delle apparizioni nel Tempo di Quaresima, dal momento che
l’incidente era avvenuto in quel periodo. Abbiamo continuato a pregare
anche in seguito. L’anno scorso ci siamo recati sulla Collina solo per
la Novena di Natale, quest’anno invece abbiamo deciso di andarci per
tutto l’Avvento. Vogliamo invitare tutti i giovani della nostra
parrocchia, come pure gli altri che possono farlo, ad unirsi alla nostra
preghiera sulla Collina delle apparizioni, per poterci così preparare
al Natale nel modo più consono e migliore possibile”. Kristina Mršić
partecipa alla preghiera di questi giovani fin dal suo inizio: “Sulle
prime ero un po’ scettica. Poi, vedendo come gli altri pregavano e
lasciavano tutte le loro preoccupazioni e sofferenze lassù sulla
Collina, tutto è cambiato. Così, attraverso questo gruppo di preghiera,
anch’io ho imparato di nuovo a pregare. Nella preghiera ci si apre, si
parla con la Madonna e, grazie a Dio, poi va tutto bene”.
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/
domenica 27 novembre 2016
Testimonianza: L' abbraccio più bello che io abbia mai ricevuto
Grazie per tutto ciò che condividete mi sembra di rivivere ogni mia esperienza vissuta in quel luogo....Siamo arrivati alla fine di questa esperienza, come tutto ha un inizio e una fine. Molti mi hanno chiesto di portare testimonianza di questo luogo, tutti ne abbiamo sentito parlare, tante le parole, tante le testimonianze, tanti i miracoli, lacrime, visioni, estasi, luci, ombre e sole che balla.... a me, di tutto ciò non è successo niente... non ho visto la Madonna, non ho visto il sole che danza. Ho visto una piccola goccia vicino al Cristo, non so se si trattasse di sudorazione o cosa... vorrei credere senza vedere, vorrei usare il cuore, anziché gli occhi per dare visione a questo luogo magico dalle mille vibrazioni! Quello che è successo a me forse neppure saprò descriverlo, non penso di poter mai testimoniare o riportare le esperienze vissute in questi giorni.... esperienze che neppure chi le vive riesce a capire se fosse immaginazione o realtà! Quante volte ti domandi "Ma cosa sento nel mio petto? Avverto quel forte senso di pulsazioni, il cuore sta per scoppiare, bussa, vorrebbe uscire o semplicemente è il Signore che tenta di entrare dentro di te?" egoisticamente a volte ho pensato a quanto sarebbe stato bello vedere un segno nel cielo, una visione, una voce, ma niente di tutto ciò è successo... oggi più di ieri sono felice perché ho vissuto l'esperienza più bella che potesse capitarmi, ho fatto una confessione che forse neppure volevo fare... sono stata toccata dallo Spirito Santo. Ho confessato, mi sono aperta come se nessuno fosse davanti a me, ha posto le sue mani sul mio capo e tutto ha avuto inizio... una presenza, un'emozione, una certezza, ho trattenuto lacrime di gioia... ho chiesto amore, ho chiesto un cuore nuovo. Un cuore capace di amare e perdonare come solo Dio sa fare... mi ha abbracciata, mi ha assolta, mi ha abbracciata, accarezzata, stretto la mano ed ho sentito la presenza divina dentro di me! Questo porterò a casa, porterò la certezza che DIO E LA SUA MAMMA sono stati con me in questi meravigliosi giorni trascorsi a Medjugorie... mi auguro che non resti un dolce ricordo, ma una grande e vera realtà per ogni singolo giorno della mia vita... soffrire, pedalare e amare... non si è mai poveri se si è capaci di amare. Gesù confido in te!mi piacerebbe rincontrarlo un gg ho sapere qualcosa in più su di lui.....rimarrà per sempre l' abbraccio più bello che io abbia mai ricevuto.
Antonella Santoro
Antonella Santoro
venerdì 25 novembre 2016
Messaggio, 25 novembre 2016 - Medjugorje
"Cari figli! Anche oggi vi invito a ritornare alla preghiera. In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità e verso una vita semplice, affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio Creatore, innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona. Figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore e Dio vi benedirà. E voi, testimoniate senza interesse, per amore verso Dio. Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
giovedì 10 novembre 2016
Matteo Marzotto: Il viaggio a Medjugorje e l'incontro con Chiara gli hanno cambiato la vita
Matteo Marzotto, con umiltà, ha parlato di
sé.
Imprenditore e manager italiano, uomo di successo, ha conosciuto il mondo industriale del tessile sin da piccolo: “L’azienda è faticosa – afferma – soprattutto quando senti sulle spalle la responsabilità dei lavoratori”. Matteo Marzotto è uomo di fede, e ogni giorno porta la sua testimonianza sul posto di lavoro, accettando i momenti di insicurezza, i dubbi, ma consapevole dell’ amore di Dio, della sua misericordia, della sua guida. Un uomo ricco, che però al centro mette l’uomo. “Amo i soldi nella misura in cui i soldi sono lo strumento per realizzare cose, senza mai dimenticare che il benessere di tutti moltiplica il benessere del singolo”.
-Per le persone presenti, una lezione di vita, uno stimolo ad andare oltre le apparenze, a cercare i valori, la spiritualità, l’essenza della vita.
Impeccabile nel suo completo di lana, ha dimestichezza con la grazia anche quando chiede alla sua amata di reggergli un attimo gli occhiali. Una pacatezza e compostezza che mai si direbbe sgranata dal dolore.-
«Sono uno di loro avevo un grande vuoto. Anche se non era un vuoto materiale, i disagi si annidano ovunque. Non mi sono mai drogato di una sostanza - racconta - ma sono stato drogato dal mondo».Nel corso della sua relazione però non ha avuto remore a raccontare come ad un certo punto abbia sentito il bisogno di andare oltre, e di capire che la sofferenza che ha conosciuto nella sua vita è stato un mezzo che lo ha portato a Dio. Ha visitato Lourdes, Medjugorie, i luoghi di incontro con Maria, ed ha conosciuto la comunità di Chiara Amirante. Ne fa parte in modo attivo, e vive l’appartenenza alla comunità con la formazione – la ha definita essenziale (la Chiesa sottolinea il pericolo derivante dall’ analfabetismo religioso e dalla povertà intellettuale) che si deve unire alla missione, all’incontro con il fratello sofferente per comunicare che la salvezza esiste, è Dio. In un mondo nel quale si è ritrovato spesso solo, la famiglia è numerosissima e gli amici veri sono molto pochi, Marzotto ha trovato nei membri della Comunità fondata da Chiara Amirante dei fratelli. Persone con cui condivide l’amore per Cristo, dubbi, incertezze, difficoltà “sto imparando a perdonare” – afferma, parlando dei torti subiti, dei quali non è entrato nel merito del discorso.
Matteo sei sempre impegnato nel sociale, qual è stato l'evento scatenante che ti ha fatto prendere coscienza?
«Conoscere Chiara Amirante è stato uno shock. L'ho incontrata per una serie di peripezie e ho capito che era una lieve incidenza, un piccolo miracolo».
C'è qualcosa di personale che ti lega alle vicende dei ragazzi che aiuti?
«Sono uno di loro. Avevo un grande vuoto, il grande vuoto non è necessariamente materiale. I disagi nella vita partono da lontano, sono ovunque, e io sono assolutamente come uno dei nostri fratelli che hanno avuto problemi di dipendenza. Non mi sono mai drogato di una sostanza ma sono stato drogato dal mondo e ad un certo punto Dio vuole che ti rimetti un po' in carreggiata. Fai incontri che ti cambiano e la vita migliora molto».
C'è un luogo che ti ha fatto mettere in discussione?
«Medjugorje, era il 2011».
È stato quello il momento scatenante della redenzione?
«C'è stato un concorso di momenti, di tante riflessioni, di tanti vuoti e disagi».
Prossimi impegni nel sociale?
«Cerco di dare una mano a Nuovi Orizzonti, mi sono occupato per tutta la vita di una fondazione di una malattia genetica, la fibrosi cistica che mi ha portato via mia sorella Annalisa. Cercare di fare qualcosa per gli altri migliora la vita enormemente, per me è una benedizione anche solo poterlo fare».
Fonte:https://radiocittadella.wordpress.com/2014/09/19/parole-di-vita-la-testimonianza-di-matteo-marzotto/
Fonte:http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/matteo_marzotto_avevo_un_grande_vuoto_drogato_mondo_non_dalle_sostanze-2068214.html
Imprenditore e manager italiano, uomo di successo, ha conosciuto il mondo industriale del tessile sin da piccolo: “L’azienda è faticosa – afferma – soprattutto quando senti sulle spalle la responsabilità dei lavoratori”. Matteo Marzotto è uomo di fede, e ogni giorno porta la sua testimonianza sul posto di lavoro, accettando i momenti di insicurezza, i dubbi, ma consapevole dell’ amore di Dio, della sua misericordia, della sua guida. Un uomo ricco, che però al centro mette l’uomo. “Amo i soldi nella misura in cui i soldi sono lo strumento per realizzare cose, senza mai dimenticare che il benessere di tutti moltiplica il benessere del singolo”.
-Per le persone presenti, una lezione di vita, uno stimolo ad andare oltre le apparenze, a cercare i valori, la spiritualità, l’essenza della vita.
Impeccabile nel suo completo di lana, ha dimestichezza con la grazia anche quando chiede alla sua amata di reggergli un attimo gli occhiali. Una pacatezza e compostezza che mai si direbbe sgranata dal dolore.-
«Sono uno di loro avevo un grande vuoto. Anche se non era un vuoto materiale, i disagi si annidano ovunque. Non mi sono mai drogato di una sostanza - racconta - ma sono stato drogato dal mondo».Nel corso della sua relazione però non ha avuto remore a raccontare come ad un certo punto abbia sentito il bisogno di andare oltre, e di capire che la sofferenza che ha conosciuto nella sua vita è stato un mezzo che lo ha portato a Dio. Ha visitato Lourdes, Medjugorie, i luoghi di incontro con Maria, ed ha conosciuto la comunità di Chiara Amirante. Ne fa parte in modo attivo, e vive l’appartenenza alla comunità con la formazione – la ha definita essenziale (la Chiesa sottolinea il pericolo derivante dall’ analfabetismo religioso e dalla povertà intellettuale) che si deve unire alla missione, all’incontro con il fratello sofferente per comunicare che la salvezza esiste, è Dio. In un mondo nel quale si è ritrovato spesso solo, la famiglia è numerosissima e gli amici veri sono molto pochi, Marzotto ha trovato nei membri della Comunità fondata da Chiara Amirante dei fratelli. Persone con cui condivide l’amore per Cristo, dubbi, incertezze, difficoltà “sto imparando a perdonare” – afferma, parlando dei torti subiti, dei quali non è entrato nel merito del discorso.
Matteo sei sempre impegnato nel sociale, qual è stato l'evento scatenante che ti ha fatto prendere coscienza?
«Conoscere Chiara Amirante è stato uno shock. L'ho incontrata per una serie di peripezie e ho capito che era una lieve incidenza, un piccolo miracolo».
C'è qualcosa di personale che ti lega alle vicende dei ragazzi che aiuti?
«Sono uno di loro. Avevo un grande vuoto, il grande vuoto non è necessariamente materiale. I disagi nella vita partono da lontano, sono ovunque, e io sono assolutamente come uno dei nostri fratelli che hanno avuto problemi di dipendenza. Non mi sono mai drogato di una sostanza ma sono stato drogato dal mondo e ad un certo punto Dio vuole che ti rimetti un po' in carreggiata. Fai incontri che ti cambiano e la vita migliora molto».
C'è un luogo che ti ha fatto mettere in discussione?
«Medjugorje, era il 2011».
È stato quello il momento scatenante della redenzione?
«C'è stato un concorso di momenti, di tante riflessioni, di tanti vuoti e disagi».
Prossimi impegni nel sociale?
«Cerco di dare una mano a Nuovi Orizzonti, mi sono occupato per tutta la vita di una fondazione di una malattia genetica, la fibrosi cistica che mi ha portato via mia sorella Annalisa. Cercare di fare qualcosa per gli altri migliora la vita enormemente, per me è una benedizione anche solo poterlo fare».
Fonte:https://radiocittadella.wordpress.com/2014/09/19/parole-di-vita-la-testimonianza-di-matteo-marzotto/
Fonte:http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/matteo_marzotto_avevo_un_grande_vuoto_drogato_mondo_non_dalle_sostanze-2068214.html
mercoledì 2 novembre 2016
Messaggio del 2 novembre 2016 a Mirijana
Medjugorje, Messaggio del 2 novembre 2016 a Mirijana, presso la Croce Blu:
Figli miei, venire a voi e rivelarmi a voi è grande gioia per il mio Cuore Materno. Questo è dono del mio Figlio per voi e per gli altri che verranno.
Come Madre vi invito, amate mio Figlio al di sopra di tutto. Per poter amarlo con tutto il cuore dovete conoscerlo. Lo conoscerete con la preghiera. Pregate con il cuore e con sentimento. Pregare significa pensare al Suo Amore e al Suo Sacrificio. Pregare significa amare, dare, soffrire ed offrire.
A voi figli miei invito ad essere apostoli della preghiera e dell’amore.
Figli miei, questo è tempo d’attesa. In questa attesa vi invito all’amore, alla preghiera e alla fiducia.
Mentre mio Figlio guarderà nei vostri cuori, il Mio Cuore Materno desidera che Lui in essi veda una incondizionata fiducia ed amore.
L’amore unito dei miei apostoli, vivrà, vincerà e scoprirà il male.
Figli miei, Io fui Calice dell’Uomo Dio, fui Strumento di Dio, perciò a voi miei apostoli, vi invito ad essere Calice dell’amore puro e sincero di Mio Figlio.
Vi invito ad essere strumento attraverso il quale tutti coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, coloro che non hanno mai amato, scopriranno, accetteranno e si salveranno.
Vi ringrazio figli miei.
Figli miei, questo è tempo d’attesa. In questa attesa vi invito all’amore, alla preghiera e alla fiducia.
Mentre mio Figlio guarderà nei vostri cuori, il Mio Cuore Materno desidera che Lui in essi veda una incondizionata fiducia ed amore.
L’amore unito dei miei apostoli, vivrà, vincerà e scoprirà il male.
Figli miei, Io fui Calice dell’Uomo Dio, fui Strumento di Dio, perciò a voi miei apostoli, vi invito ad essere Calice dell’amore puro e sincero di Mio Figlio.
Vi invito ad essere strumento attraverso il quale tutti coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, coloro che non hanno mai amato, scopriranno, accetteranno e si salveranno.
Vi ringrazio figli miei.
Mirijana ha detto di aver visto un calice.
venerdì 28 ottobre 2016
Messaggio straordinario del 28 ott 2016 dato al veggente Ivan
Carissimi, ecco ciò che Ivan ha riferito circa l’apparizione da lui avuta stasera, venerdì 28 ottobre 2016, alla Croce blu alle ore 21:00
«Anche oggi, dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinare e descrivere anche a voi l’incontro di stasera. Anche oggi la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice e, all’inizio, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha pregato in particolare qui su tutti voi malati ed, in seguito, ha pregato con le mani distese su tutti noi. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi in modo particolare desidero invitarvi ad aprire i vostri cuori. Aprite i vostri cuori ai messaggi che vi do, affinché possa darvi nuovi messaggi. Vivete i miei messaggi! In particolare, cari figli, durante questo tempo vi invito: pregate per la pace. Cari figli, che sia la pace! La Madre prega per tutti voi e intercede per tutti voi presso suo Figlio. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto. Io ho anche raccomandato tutti voi, le vostre necessità, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in modo particolare i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare e in questa preghiera se n’è andata, se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace cari figli miei!”».
«Anche oggi, dopo l’incontro con la Madonna, vorrei avvicinare e descrivere anche a voi l’incontro di stasera. Anche oggi la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice e, all’inizio, ci ha salutato tutti col suo materno saluto: “Sia lodato Gesù, cari figli miei!”. Poi ha pregato in particolare qui su tutti voi malati ed, in seguito, ha pregato con le mani distese su tutti noi. Poi la Madonna ha detto: “Cari figli, anche oggi in modo particolare desidero invitarvi ad aprire i vostri cuori. Aprite i vostri cuori ai messaggi che vi do, affinché possa darvi nuovi messaggi. Vivete i miei messaggi! In particolare, cari figli, durante questo tempo vi invito: pregate per la pace. Cari figli, che sia la pace! La Madre prega per tutti voi e intercede per tutti voi presso suo Figlio. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata”. Poi la Madonna ha benedetto tutti noi con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perché venisse benedetto. Io ho anche raccomandato tutti voi, le vostre necessità, le vostre intenzioni, le vostre famiglie e in modo particolare i malati. Poi la Madonna ha continuato a pregare e in questa preghiera se n’è andata, se n’è andata nel segno della luce e della croce col saluto: “Andate in pace cari figli miei!”».
martedì 25 ottobre 2016
Messaggio del 25 ottobre 2016 dato a Marija
"Cari figli! Oggi vi invito: pregate per la pace! Abbandonate l'egoismo e vivete i messaggi che vi do. Senza di essi non potete cambiare la vostra vita. Vivendo la preghiera avrete la pace. Vivendo nella pace sentirete il bisogno di testimoniare, perché scoprirete Dio che adesso sentite lontano. Perciò, figlioli, pregate, pregate, pregate e permettete a Dio di entrare nei vostri cuori. Ritornate al digiuno e alla confessione, affinché possiate vincere il male in voi e attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
venerdì 21 ottobre 2016
Messaggio straordinario del 21 ott 2016 dato a Ivan alla Croce Blu
Carissimi, ecco ciò che Ivan ha riferito circa l'apparizione da lui avuta stasera, venerdì 21 ottobre 2016, alla Croce blu, alle ore 21,00:
<<Anche oggi, come dopo ogni incontro con la Madonna, vorrei avvicinarvi e descrivervi un po' l'incontro di stasera. Anche oggi la Madonna è venuta a noi gioiosa e felice e, all'inizio, ci ha salutato tutti con il suo materno saluto: "Sia lodato Gesù, cari figli miei!".
Poi la Madonna ha pregato per un periodo di tempo qui su tutti noi con le mani distese, ha pregato in particolare su voi malati presenti.
Poi ha detto:
"Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla perseveranza nella preghiera. Pregate, cari figli, per la pace, per la pace! Che la pace regni nei cuori degli uomini, poiché da un cuore in pace nasce un mondo in pace. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata ".
Poi la Madonna ci ha benedetti tutti con la sua benedizione materna ed ha benedetto tutto quello che avete portato perchè venisse benedetto. Io ho raccomandato tutti voi, le vostre necessità, le vostre famiglie ed in particolare i malati.
Poi la Madonna ha continuato a pregare per un periodo di tempo qui su tutti noi e in questa preghiera se n'è andata, se n'è andata nel segno della luce e della croce, con il saluto: " Andate in pace, cari figli miei! ">>
Fonte: Krizan Brekalo
domenica 2 ottobre 2016
Da recitare alle ore 12.00 la prima Domenica di Ottobre:SUPPLICA
PAPA FRANCESCO ESORTA I FEDELI DI TUTTO IL MONDO A RECITARE LA SUPPLICA
Il Pontefice esorta i fedeli di tutto il mondo a recitare la Supplica alla “Regina” del Rosario.
Il Santo Padre ha esortato il popolo di Dio ad unirsi alla preghiera della città mariana, per "invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda misericordia e pace alla Chiesa e al mondo intero". Il Papa ha voluto affidare "in particolare alla nostra Madre i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli che ierierano presenti", esortando "tutti a valorizzare in questo mese di maggio la preghiera del santo Rosario".
---------------------------------------------------------------------
Da recitare alle ore 12.00 ( l'8 Maggio e la prima Domenica di Ottobre.):
SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, (in questo giorno solenne) 1, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, su le nostre famiglie, su l'Italia, su l'Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono. Ave Maria.
E' vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che, sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliuolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!
Ave Maria.
Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l'onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie. Ave Maria.
CHIEDIAMO LA BENEDIZIONE A MARIA
Un' ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci (in questo giorno solenne) 1. Concedi a tutti noi l'amore tuo costante e in modo speciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza, negli assalti dell'inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia, a te l'ultimo bacio della vita che si spegne.E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.Sii ovunque, benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.
Salve Regina.
( l'8 Maggio e la prima Domenica di Ottobre.)
Il Pontefice esorta i fedeli di tutto il mondo a recitare la Supplica alla “Regina” del Rosario.
Il Santo Padre ha esortato il popolo di Dio ad unirsi alla preghiera della città mariana, per "invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda misericordia e pace alla Chiesa e al mondo intero". Il Papa ha voluto affidare "in particolare alla nostra Madre i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli che ierierano presenti", esortando "tutti a valorizzare in questo mese di maggio la preghiera del santo Rosario".
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Da recitare alle ore 12.00 ( l'8 Maggio e la prima Domenica di Ottobre.):
SUPPLICA ALLA MADONNA DI POMPEI
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
O Augusta Regina delle Vittorie, o Sovrana del Cielo e della Terra, al cui nome si rallegrano i cieli e tremano gli abissi, o Regina gloriosa del Rosario, noi devoti figli tuoi, raccolti nel tuo Tempio di Pompei, (in questo giorno solenne) 1, effondiamo gli affetti del nostro cuore e con confidenza di figli ti esprimiamo le nostre miserie.
Dal trono di clemenza, dove siedi Regina, volgi, o Maria, il tuo sguardo pietoso su di noi, su le nostre famiglie, su l'Italia, su l'Europa, sul mondo. Ti prenda compassione degli affanni e dei travagli che amareggiano la nostra vita. Vedi, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo, quante calamità ed afflizioni ci costringono.
O Madre, implora per noi misericordia dal Tuo Figlio divino e vinci con la clemenza il cuore dei peccatori. Sono nostri fratelli e figli tuoi che costano sangue al dolce Gesù e contristano il tuo sensibilissimo Cuore. Mostrati a tutti quale sei, Regina di pace e di perdono. Ave Maria.
E' vero che noi, per primi, benché tuoi figli, con i peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù e trafiggiamo nuovamente il tuo cuore.
Lo confessiamo: siamo meritevoli dei più aspri castighi, ma tu ricordati che, sul Golgota, raccogliesti, col Sangue divino, il testamento del Redentore moribondo, che ti dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori.
Tu dunque, come Madre nostra, sei la nostra Avvocata, la nostra speranza. E noi, gementi, stendiamo a te le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
O Madre buona, abbi pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri defunti, soprattutto dei nostri nemici e di tanti che si dicono cristiani, eppur offendono il Cuore amabile del tuo Figliuolo. Pietà oggi imploriamo per le Nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, perché pentito ritorni al tuo Cuore. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia!
Ave Maria.
Degnati benevolmente, o Maria, di esaudirci! Gesù ha riposto nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie e delle Sue misericordie.
Tu siedi, coronata Regina, alla destra del tuo Figlio, splendente di gloria immortale su tutti i Cori degli Angeli. Tu distendi il tuo dominio per quanto sono distesi i cieli, e a te la terra e le creature tutte sono soggette. Tu sei l'onnipotente per grazia, tu dunque puoi aiutarci. Se tu non volessi aiutarci, perché figli ingrati ed immeritevoli della tua protezione, non sapremmo a chi rivolgerci. Il tuo cuore di Madre non permetterà di vedere noi, tuoi figli, perduti. Il Bambino che vediamo sulle tue ginocchia e la mistica Corona che miriamo nella tua mano, ci ispirano fiducia che saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in te, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, e, oggi stesso, da te aspettiamo le sospirate grazie. Ave Maria.
CHIEDIAMO LA BENEDIZIONE A MARIA
Un' ultima grazia noi ora ti chiediamo, o Regina, che non puoi negarci (in questo giorno solenne) 1. Concedi a tutti noi l'amore tuo costante e in modo speciale la materna benedizione.
Non ci staccheremo da te finché non ci avrai benedetti. Benedici, o Maria, in questo momento il Sommo Pontefice. Agli antichi splendori della tua Corona, ai trionfi del tuo Rosario, onde sei chiamata Regina delle Vittorie, aggiungi ancor questo, o madre: concedi il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedici i nostri Vescovi, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del tuo Santuario. Benedici infine tutti gli associati al tuo Tempio di Pompei e quanti coltivano e promuovono la devozione al Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria, Catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza, negli assalti dell'inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia, a te l'ultimo bacio della vita che si spegne.E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti.Sii ovunque, benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Amen.
Salve Regina.
( l'8 Maggio e la prima Domenica di Ottobre.)
MESSAGGIO DEL 2 OTTOBRE 2016
Cari figli, lo Spirito Santo, per mezzo del Padre Celeste, mi ha reso Madre: Madre di Gesù e, per ciò stesso, anche vostra Madre. Perciò vengo per ascoltarvi, per spalancare a voi le mie braccia materne, per darvi il mio Cuore e invitarvi a restare con me, poiché dall’alto della croce mio Figlio vi ha affidato a me. Purtroppo molti miei figli non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio, molti non vogliono conoscere lui. Oh figli miei, quanto male fanno coloro che devono vedere o comprendere per credere! Perciò voi, figli miei, apostoli miei, nel silenzio del vostro cuore ascoltate la voce di mio Figlio, affinché il vostro cuore sia sua dimora e non sia tenebroso e triste, ma illuminato dalla luce di mio Figlio. Cercate la speranza con fede, poiché la fede è la vita dell’anima. Vi invito di nuovo: pregate! Pregate per vivere la fede in umiltà, nella pace dello spirito e rischiarati dalla luce. Figli miei, non cercate di capire tutto subito, perché anch’io non ho compreso subito tutto, ma ho amato e creduto nelle parole divine che mio Figlio diceva, lui che è stato la prima luce e l’inizio della Redenzione. Apostoli del mio amore, voi che pregate, vi sacrificate, amate e non giudicate: voi andate e diffondete la verità, le parole di mio Figlio, il Vangelo. Voi, infatti, siete un vangelo vivente, voi siete raggi della luce di mio Figlio. Mio Figlio ed io saremo accanto a voi, vi incoraggeremo e vi metteremo alla prova. Figli miei, chiedete sempre e soltanto la benedizione di coloro le cui mani mio Figlio ha benedetto, ossia dei vostri Pastori. Vi ringrazio!
giovedì 29 settembre 2016
OGGI PRIMO VOLO SPERIMENTALE PER MEDJUGORJE DALL'AEROPORTO DI PISTICCI (MT)
Si avviano così i voli sperimentali dall’aeroporto della ValBasento, in particolare quelli riguardanti il turismo religioso, dimostrando le potenzialità della struttura per ogni esigenza di mobilità aerea, oltre che di hub per servizi (eliambulanza, antincendio, protezione civile, monitoraggio ambientale, ecc.).
Medjugorje è una delle mete di pellegrinaggio più conosciute al mondo con circa 2 milioni di persone lo scorso anno e con diverse decine di migliaia di fedeli che ci tornano ogni anno. Sono numerose le associazioni che si occupano dell’organizzazione del viaggio attraverso voli diretti anche da Napoli e Bari.
Con il volo di oggi , dopo quelli panoramici su Matera e Maratea di quest’estate, si intende testimoniare l’impegno condiviso tra Winfly, Assessore Regionale alle Infrastrutture Benedetto affinche’ sia possibile garantire la piena operatività dell’unico aeroporto regionale.
Fonte:http://www.radiolaser.it/sito/2016/09/28/aeroporto-pisticci-domani-primo-volo-sperimentale-per-medjugorje/
Messaggio dato al veggente Ivan a Vienna il 27.09.2016
Martedì 27 settembre 2016 a VIENNA, nella cattedrale,dalle ore 16 alle ore 21, si è svolto un incontro di preghiera promosso dal Cardinale Christoph Schönborn per la pace, è già l'ottavo anno.
Gli ospiti per questo incontro :
Ivan Dragičević e Jelena Vasil, Juan Manuel Kotelo regista, Milona von Habsburg per Mary's meals, Comunità Cenacolo Melinda Dumitrescu e tanti altri.
Ivan Dragičević e Jelena Vasil, Juan Manuel Kotelo regista, Milona von Habsburg per Mary's meals, Comunità Cenacolo Melinda Dumitrescu e tanti altri.
Messaggio dato al veggente Ivan:
domenica 25 settembre 2016
Visitare un luogo religioso solo per i veggenti può far mettere Maria in secondo piano.
Monsignor Giovanni D’Ercole: “Andare a Medjugorie per Maria e non per i veggenti”
Michele M. Ippolito
30 dicembre 2015
Europa, Italia
1 commento
“Chi
pensa, nel nome di una falsa idea di tolleranza e dialogo di eliminare i
segni cristiani e della nostra tradizione, va fuori strada e sbaglia di
grosso”. lo dice monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno e
volto mediatico della Chiesa cattolica italiana. Con lui, sempre
gentile e disponibile, La Fede Quotidiana discute di Giubileo, Presepe e
di Medjugorje.
Eccellenza, che cosa possiamo dire del Giubileo della misericordia appena iniziato?
Credo, senza ombra di dubbio, che il Papa abbia avuto una
intuizione a dir poco profetica, quando ha indetto un Giubileo tematico
sulla misericordia che poi ha collocato da subito al centro del suo
Magistero.
Per quale motivo possiamo parlare di visione profetica?
Il mondo vive giorni travagliati, scossi da tragedie, violenza,
terrorismo, incomprensioni, dovute anche alla ingiusta ripartizione
della ricchezza. Soltanto ricordando che nella misericordia esiste la
salvezza, abbiamo fondate speranze di invertire la rotta, di cambiare
strada. Del resto, la misericordia riassume e completa tutto il
messaggio cristiano e oggi specialmente sentiamo il bisogno di perdonare
e di saperci perdonati. Senza il valore terapeutico del perdono non
andiamo da nessuna parte. Ecco il motivo per il quale Papa Francesco ha
saputo vedere a lunga distanza e credo che questo Giubileo possa portare
davvero molti buoni frutti.
In che modo possiamo vivere degnamente questa parentesi ecclesiale?
Con la rinnovata energia verso tutti i sacramenti e nel particolare
la confessione , poi ascoltando la Parola mettendola nella pratica,
specialmente con opere di misericordia verso i fratelli necessitati.
Dissociare Parola e pratica non ha senso.
Passiamo alle recenti polemiche sul presepe che qualche preside ha voluto silenziare…
Indubbiamente, se lei si riferisce al caso di quel dirigente
scolastico che ha pensato di annullare i canti del Natale e il presepe,
in quanto secondo lui contrastanti col sentimento dei non credenti o
degli islamici, si tratta di una scelta sbagliata e davvero insensata.
Non ne metto in discussione la buona fede, certamente. Ma il presepe ha
valore inclusivo e non esclusivo e cancellare i segni della cultura,
della tradizione e della nostra storia non ha senso. La trovo davvero
una logica che non aiuta e persino favorisce le incomprensioni. Il
dialogo con le altre fedi e culture non si coltiva annullando quella
cristiana.
Veniamo a Medjugorje. Lei non ha mai fatto mistero di
credere alle apparizioni. Eppure sembra che Papa Francesco ne abbia
preso le distanze, come la mettiamo?
Intanto non penso che il Papa si sia espresso contro Medjugorje che
neppure ha nominato. Chi ha voluto interpretare le parole del Papa in
quel modo probabilmente ha forzato la posizione del pontefice. Il Papa
ha solo invitato, giustamente, a non fidarsi in genere di veggenti o di
persone senza scrupoli.
Che dire allora di Medjugorje?
Che era e rimane un luogo di grazia e basta vedere i frutti buoni
dai quali giudicare la pianta. Le tante conversioni, i sacramenti
amministrati e il cambiamento di vita di molta gente che vi si reca,
dimostrano il positivo di quel posto. Se fosse un inganno del diavolo,
come detto anche da esponenti autorevoli, sarebbe il peggior autogol del
demonio.
E i veggenti?
Ecco, bisogna aver cautela sui veggenti e andare a Medjugorje per
Maria e non per loro. Questo rischio esiste e bisogna evitarlo. Visitare
un luogo religioso solo per i veggenti finisce può far mettere Maria in
secondo piano.
Bruno VolpeFonte: http://www.lafedequotidiana.it/monsignor-giovanni-dercole-andare-a-medjugorie-per-maria-e-non-per-i-veggenti/
28° Festival Dei Giovani si terrà dal 1° al 6 agosto 2017.
ANNUNCIO RIGUARDANTE IL VENTOTTESIMO INCONTRO INTERNAZIONALE DI PREGHIERA DEI GIOVANI A MEDJUGORJE
Il Ventottesimo Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani a
Medjugorje si svolgerà dal 1° al 6 agosto 2017. Anche il programma della
prossima edizione del Festival dei Giovani sarà caratterizzato da
catechesi, testimonianze, celebrazioni liturgiche, momenti di preghiera e
di Adorazione.
Vi aspettiamo quindi a Medjugorje, cari giovani, per il Ventottesimo
Incontro Internazionale di Preghiera dei Giovani. Gli Incontri
Internazionali dei Giovani sono iniziati nel 1990, su iniziativa del
defunto fra Slavko Barbarić. Il primo di essi, che si svolse interamente
sotto un tendone di colore verde, radunò a Medjugorje un centinaio di
giovani, due chitarristi ed alcune persone che cantavano. Da allora, il
numero dei partecipanti è cresciuto fino a superare quello dei
partecipanti ad ogni altro incontro che si svolge a Medjugorje.
lunedì 19 settembre 2016
Dal 27 febbraio al 3 marzo 2017 si svolgerà a Medjugorje il 24° INCONTRO INTERNAZIONALE DEGLI .......
INCONTRO INTERNAZIONALE
DEGLI ORGANIZZATORI DI PELLEGRINAGGI, GUIDE DEI
CENTRI DELLA PACE E DEI GRUPPI DI PREGHIERA, PELLEGRINAGGI
E CARITÀ DI MEĐUGORJE
Il 24. incontro
internazionale di organizzatori di pellegrinaggi, guide dei centri della pace,
gruppi di preghiera e carità legati a Međugorje
si svolgerà a Medjugorje
dal 27 febbraio al 3 marzo 2017
Il tema dell’incontro
sarà:
" La vostra
carità si arricchisca
sempre più" (Fil 1, 9)
Alla scuola della Madonna
PROGRAMMA
Lunedì, 27.02.2017
15.00 Registrazione
dei partecipanti
17.00 Programma
di preghiera serale in chiesa
Martedì, 28. 03.2017
9.00 Adorazione
del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30
Conferenza, dibattito
Pausa
11.00 Incontro e discussione con il docente
15.00 Lavoro
per gruppi linguistici
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
21.00 Adorazione
del Santissimo Sacramento dell’Altare
Mercoledì, 1.03.2017
9.00 Adorazione
del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30
Conferenza, dibattito
Pausa
11.00 Incontro e
discussione con il docente
14.00 Preghiera
sul Križevac
17.00 Programma
di preghiera serale in chiesa
19.00 Novità: Meditazione e cena con i parrocchiani (pane e thè)
Giovedì, 2.03.2017
9.00 Adorazione
del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30
Conferenza, dibattito
Pausa
11.00
Incontro dei partecipanti con il parroco
12.30 Pranzo comune
15.00 Preghierasulla Collina delle Apparizioni
17.00 Programma di preghiera serale in chiesa
Venerdì, 3 .03.2017
9.00 Adorazione
del Santissimo Sacramento dell’Altare
9.30 Esperienze dei partecipanti, Santa Messa conclusiva
Il docente del seminario è p. Marinko Šakota, parroco della parrocchia
di Medjugorje.
Padre Marinko Šakota
– nato a Čitluk nel 1968, frequenta
le scuole dell’obbligo e la
prima classe delle superiori
a Čitluk. Scelta la vocazione
francescana, si reca al Seminario francescano di Visoko dove porta a termine il secondo anno. Gli ultimi
due anni del liceo li finisce
presso il Liceo dei gesuiti di Dubrovnik (Ragusa), dove consegue la maturità classica. Veste
l’abito francescano il 15 luglio 1987
a Humac, dove
trascorre l’anno di Noviziato. Intraprende gli studi di filosofia
e teologia a Sarajevo presso
l'Istituto Teologico Francescano
di Sarajevo (1989 – 1990). Poi è a Fulda, in
Germania (1995), dove consegue
la laurea.
Prende
i voti perpetui a Široki
Brijeg nel 1993. È ordinato diacono a Zagabria nel 1996 e sacerdote a Frohnleiten sempre nel 1996. Presta il suo primo servizio
nel convento francescano di Innsbruck, dove trascorre un anno come coadiutore. Poi è a Frohnleiten come assistente spirituale e ad Augsburg (Augusta) come cappellano. Trascorre tre anni a Mostar come cappellano e sette anni a Gradnići come parroco. Dal
settembre del 2010 presta servizio a Međugorje come cappellano. È parroco della parrocchia di Međugorje dal 2013.
Il 24. incontro internazionale degli organizzatori
di pellegrinaggi, guide dei centri della pace, gruppi di preghiera e
carità legati a Međugorje, si svolgerà presso il Nuovo salone di Međugorje dal 27 febbraio al 3 marzo 2017. Il numero dei partecipanti
è limitato per lo spazio e per questo motivo siete gentilmente pregati
di annunciare al più presto possibile il
vostro arrivo al seminario. Le
richieste possono essere inoltrate via e-mail: seminar.marija@medjugorje.hr
Sia per le esigenze
organizzative del seminario, sia per la vostra sicurezza, siete cortesemente
pregati di considerarvi registrati soltanto quando riceverete una risposta di
conferma. Se non avete ancora ricevuto tale risposta, ciò significa che
non abbiamo ricevuto la vostra richiesta d’iscrizione (e quindi non abbiamo
potuto registrarvi) o perché il vostro messaggio e-mail è stato inviato
ad un indirizzo sbagliato, o perché il vostro computer ha un virus che blocca
automaticamente l’invio della posta elettronica. Ecco perché potete ritenervi
registrati soltanto quando riceverete una risposta di conferma.
È organizzato il servizio di traduzione
simultanea per tutti i gruppi linguistici. La quota di partecipazione al seminario
è di € 50 a persona. Nel prezzo sono incluse tutte le spese di organizzazione e
del lavoro del seminario (docenti, traduzione simultanea e pranzo comune
dell’ultimo giorno).
Al momento del
pagamento, all’inizio del seminario, ogni partecipante otterrà un
accredito che gli darà la possibilità di partecipare alle
attività del seminario.
Ciascuno
provvederà personalmente all’alloggio a Međugorje.
Visto che non siamo in grado di contattare
personalmente ogni organizzatore, cogliamo l’occasione di invitare tutti gli
organizzatori di pellegrinaggi, guide, e guide di centri di pace e dei gruppi
di preghiera e di carità di informare coloro che potrebbero essere
interessati a quest’incontro.
Siamo lieti di ricevere le vostre adesioni e di
lavorare insieme!
INVITO AI PARTECIPANTI
Il fenomeno di Međugorje
ha fatto nascere tante pubblicazioni in tutto il mondo. Noi vorremmo avere questa varietà di pubblicazioni per poter conservarla nell'archivio del
Centro informativo di Međugorje. Per questo motivo Vi preghiamo di portare con voi a Međugorje, oppure di fornirci in qualche altro modo il seguente:
1. vostre riviste, circolari, giornali, libri, registrazioni audio e video, nonché
ogni alta pubblicazione –
in due copie se possibile;
2. individui e organizzazioni che hanno in possesso un archivio privato sugli avvenimenti di Međugorje sono pregati di fornire, se possibile, gli originali e/o delle copie,
e/o almeno una lista del contenuto di quello che si ha in possesso.
Vi preghiamo di indicare
il nome, il cognome, il nome dell'organizzazione, l'indirizzo e il contatto.
Inviare i suddetti materiali a:
CENTRO INFORMATIVO "MIR"MEĐUGORJE
PER L'ARCHIVIO, MARIJA DUGANDŽIĆ
Gospin trg 1, 88266 Međugorje
Bosnia ed Erzegovina
Vi preghiamo di trasmettere
il presente invito a tutti coloro che si occupino di attività editoriale in relazione agli avvenimenti di Međugorje.
Vi ringraziamo per tutto quello che fate!
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