giovedì 10 novembre 2016

Matteo Marzotto: Il viaggio a Medjugorje e l'incontro con Chiara gli hanno cambiato la vita

Matteo Marzotto, con umiltà, ha parlato di sé.

 Imprenditore e manager italiano, uomo di successo, ha conosciuto il mondo industriale  del tessile sin da piccolo: “L’azienda è faticosa – afferma – soprattutto quando senti sulle spalle la responsabilità dei lavoratori”. Matteo Marzotto è uomo di fede, e ogni giorno porta la sua testimonianza sul posto di lavoro, accettando i momenti di insicurezza, i dubbi, ma consapevole dell’ amore di Dio, della sua misericordia, della sua guida. Un uomo ricco, che però al centro mette l’uomo. “Amo i soldi nella misura in cui i soldi sono lo strumento per realizzare cose, senza mai dimenticare che il benessere di tutti moltiplica il benessere del singolo”. 

-Per le persone presenti, una lezione di vita, uno stimolo ad andare oltre le apparenze, a cercare i valori, la spiritualità, l’essenza della vita.
Impeccabile nel suo completo di lana, ha dimestichezza con la grazia anche quando chiede alla sua amata di reggergli un attimo gli occhiali. Una pacatezza e compostezza che mai si direbbe sgranata dal dolore.-


 «Sono uno di loro avevo un grande vuoto. Anche se non era un vuoto materiale, i disagi si annidano ovunque. Non mi sono mai drogato di una sostanza - racconta - ma sono stato drogato dal mondo».Nel corso della sua relazione però non ha avuto remore a raccontare come ad un certo punto abbia sentito il bisogno di andare oltre, e di capire che la sofferenza che ha conosciuto nella sua vita è stato un mezzo che lo ha portato a Dio. Ha visitato Lourdes, Medjugorie, i luoghi di incontro con Maria, ed ha conosciuto la comunità di Chiara Amirante. Ne fa parte in modo attivo, e vive l’appartenenza alla comunità con la formazione – la ha definita essenziale (la Chiesa sottolinea il pericolo derivante dall’ analfabetismo religioso e dalla povertà intellettuale) che si deve unire alla missione, all’incontro con il fratello sofferente per comunicare che la salvezza esiste, è Dio. In un mondo nel quale si è ritrovato spesso solo, la famiglia è numerosissima e gli amici veri sono molto pochi, Marzotto ha trovato nei membri della Comunità fondata da Chiara Amirante dei fratelli. Persone con cui condivide l’amore per Cristo, dubbi, incertezze, difficoltà “sto imparando a perdonare” – afferma, parlando dei torti subiti, dei quali non è entrato nel merito del discorso.
 


Matteo sei sempre impegnato nel sociale, qual è stato l'evento scatenante che ti ha fatto prendere coscienza?
«Conoscere Chiara Amirante è stato uno shock. L'ho incontrata per una serie di peripezie e ho capito che era una lieve incidenza, un piccolo miracolo».

C'è qualcosa di personale che ti lega alle vicende dei ragazzi che aiuti?
«Sono uno di loro. Avevo un grande vuoto, il grande vuoto non è necessariamente materiale. I disagi nella vita partono da lontano, sono ovunque, e io sono assolutamente come uno dei nostri fratelli che hanno avuto problemi di dipendenza. Non mi sono mai drogato di una sostanza ma sono stato drogato dal mondo e ad un certo punto Dio vuole che ti rimetti un po' in carreggiata. Fai incontri che ti cambiano e la vita migliora molto».

C'è un luogo che ti ha fatto mettere in discussione?
«Medjugorje, era il 2011».

È stato quello il momento scatenante della redenzione?
«C'è stato un concorso di momenti, di tante riflessioni, di tanti vuoti e disagi».

Prossimi impegni nel sociale?
«Cerco di dare una mano a Nuovi Orizzonti, mi sono occupato per tutta la vita di una fondazione di una malattia genetica, la fibrosi cistica che mi ha portato via mia sorella Annalisa. Cercare di fare qualcosa per gli altri migliora la vita enormemente, per me è una benedizione anche solo poterlo fare». 



 Fonte:https://radiocittadella.wordpress.com/2014/09/19/parole-di-vita-la-testimonianza-di-matteo-marzotto/

Fonte:http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/matteo_marzotto_avevo_un_grande_vuoto_drogato_mondo_non_dalle_sostanze-2068214.html
 

Nessun commento:

Posta un commento