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lunedì 28 novembre 2016

Iniziata la preghiera dei giovani sul Podbrdo in Avvento






Nel corso dell’Avvento i giovani della parrocchia di Medjugorje si riuniscono a pregare il Rosario sulla Collina delle apparizioni ogni sera alle ore 20:30, esclusa la Domenica. Questa iniziativa di preghiera è nata più di un anno fa, quando un certo numero di giovani ha formato un gruppo di preghiera. Radoslav Šego ci ha detto che l’idea è nata quando un loro amico ha avuto un incidente: “Abbiamo cominciato a riunirci nel desiderio di sostenere la sua famiglia in preghiera. Su iniziativa di alcuni suoi amici più stretti, abbiamo iniziato ad andare sulla Collina delle apparizioni nel Tempo di Quaresima, dal momento che l’incidente era avvenuto in quel periodo. Abbiamo continuato a pregare anche in seguito. L’anno scorso ci siamo recati sulla Collina solo per la Novena di Natale, quest’anno invece abbiamo deciso di andarci per tutto l’Avvento. Vogliamo invitare tutti i giovani della nostra parrocchia, come pure gli altri che possono farlo, ad unirsi alla nostra preghiera sulla Collina delle apparizioni, per poterci così preparare al Natale nel modo più consono e migliore possibile”.  Kristina Mršić partecipa alla preghiera di questi giovani fin dal suo inizio: “Sulle prime ero un po’ scettica. Poi, vedendo come gli altri pregavano e lasciavano tutte le loro preoccupazioni e sofferenze lassù sulla Collina, tutto è cambiato. Così, attraverso questo gruppo di preghiera, anch’io ho imparato di nuovo a pregare. Nella preghiera ci si apre, si parla con la Madonna e, grazie a Dio, poi va tutto bene”.
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Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/

domenica 27 novembre 2016

Testimonianza: L' abbraccio più bello che io abbia mai ricevuto

Grazie per tutto ciò che condividete mi sembra di rivivere ogni mia esperienza vissuta in quel luogo....Siamo arrivati alla fine di questa esperienza, come tutto ha un inizio e una fine. Molti mi hanno chiesto di portare testimonianza di questo luogo, tutti ne abbiamo sentito parlare, tante le parole, tante le testimonianze, tanti i miracoli, lacrime, visioni, estasi, luci, ombre e sole che balla.... a me, di tutto ciò non è successo niente... non ho visto la Madonna, non ho visto il sole che danza. Ho visto una piccola goccia vicino al Cristo, non so se si trattasse di sudorazione o cosa... vorrei credere senza vedere, vorrei usare il cuore, anziché gli occhi per dare visione a questo luogo magico dalle mille vibrazioni! Quello che è successo a me forse neppure saprò descriverlo, non penso di poter mai testimoniare o riportare le esperienze vissute in questi giorni.... esperienze che neppure chi le vive riesce a capire se fosse immaginazione o realtà! Quante volte ti domandi "Ma cosa sento nel mio petto? Avverto quel forte senso di pulsazioni, il cuore sta per scoppiare, bussa, vorrebbe uscire o semplicemente è il Signore che tenta di entrare dentro di te?" egoisticamente a volte ho pensato a quanto sarebbe stato bello vedere un segno nel cielo, una visione, una voce, ma niente di tutto ciò è successo... oggi più di ieri sono felice perché ho vissuto l'esperienza più bella che potesse capitarmi, ho fatto una confessione che forse neppure volevo fare... sono stata toccata dallo Spirito Santo. Ho confessato, mi sono aperta come se nessuno fosse davanti a me, ha posto le sue mani sul mio capo e tutto ha avuto inizio... una presenza, un'emozione, una certezza, ho trattenuto lacrime di gioia... ho chiesto amore, ho chiesto un cuore nuovo. Un cuore capace di amare e perdonare come solo Dio sa fare... mi ha abbracciata, mi ha assolta, mi ha abbracciata, accarezzata, stretto la mano ed ho sentito la presenza divina dentro di me! Questo porterò a casa, porterò la certezza che DIO E LA SUA MAMMA sono stati con me in questi meravigliosi giorni trascorsi a Medjugorie... mi auguro che non resti un dolce ricordo, ma una grande e vera realtà per ogni singolo giorno della mia vita... soffrire, pedalare e amare... non si è mai poveri se si è capaci di amare. Gesù confido in te!mi piacerebbe rincontrarlo un gg ho sapere qualcosa in più su di lui.....rimarrà per sempre l' abbraccio più bello che io abbia mai ricevuto.
                                                 Antonella Santoro

venerdì 25 novembre 2016

Messaggio, 25 novembre 2016 - Medjugorje


"Cari figli! Anche oggi vi invito a ritornare alla preghiera. In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità e verso una vita semplice, affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio Creatore, innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona. Figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore e Dio vi benedirà. E voi, testimoniate senza interesse, per amore verso Dio. Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

giovedì 10 novembre 2016

Matteo Marzotto: Il viaggio a Medjugorje e l'incontro con Chiara gli hanno cambiato la vita

Matteo Marzotto, con umiltà, ha parlato di sé.

 Imprenditore e manager italiano, uomo di successo, ha conosciuto il mondo industriale  del tessile sin da piccolo: “L’azienda è faticosa – afferma – soprattutto quando senti sulle spalle la responsabilità dei lavoratori”. Matteo Marzotto è uomo di fede, e ogni giorno porta la sua testimonianza sul posto di lavoro, accettando i momenti di insicurezza, i dubbi, ma consapevole dell’ amore di Dio, della sua misericordia, della sua guida. Un uomo ricco, che però al centro mette l’uomo. “Amo i soldi nella misura in cui i soldi sono lo strumento per realizzare cose, senza mai dimenticare che il benessere di tutti moltiplica il benessere del singolo”. 

-Per le persone presenti, una lezione di vita, uno stimolo ad andare oltre le apparenze, a cercare i valori, la spiritualità, l’essenza della vita.
Impeccabile nel suo completo di lana, ha dimestichezza con la grazia anche quando chiede alla sua amata di reggergli un attimo gli occhiali. Una pacatezza e compostezza che mai si direbbe sgranata dal dolore.-


 «Sono uno di loro avevo un grande vuoto. Anche se non era un vuoto materiale, i disagi si annidano ovunque. Non mi sono mai drogato di una sostanza - racconta - ma sono stato drogato dal mondo».Nel corso della sua relazione però non ha avuto remore a raccontare come ad un certo punto abbia sentito il bisogno di andare oltre, e di capire che la sofferenza che ha conosciuto nella sua vita è stato un mezzo che lo ha portato a Dio. Ha visitato Lourdes, Medjugorie, i luoghi di incontro con Maria, ed ha conosciuto la comunità di Chiara Amirante. Ne fa parte in modo attivo, e vive l’appartenenza alla comunità con la formazione – la ha definita essenziale (la Chiesa sottolinea il pericolo derivante dall’ analfabetismo religioso e dalla povertà intellettuale) che si deve unire alla missione, all’incontro con il fratello sofferente per comunicare che la salvezza esiste, è Dio. In un mondo nel quale si è ritrovato spesso solo, la famiglia è numerosissima e gli amici veri sono molto pochi, Marzotto ha trovato nei membri della Comunità fondata da Chiara Amirante dei fratelli. Persone con cui condivide l’amore per Cristo, dubbi, incertezze, difficoltà “sto imparando a perdonare” – afferma, parlando dei torti subiti, dei quali non è entrato nel merito del discorso.
 


Matteo sei sempre impegnato nel sociale, qual è stato l'evento scatenante che ti ha fatto prendere coscienza?
«Conoscere Chiara Amirante è stato uno shock. L'ho incontrata per una serie di peripezie e ho capito che era una lieve incidenza, un piccolo miracolo».

C'è qualcosa di personale che ti lega alle vicende dei ragazzi che aiuti?
«Sono uno di loro. Avevo un grande vuoto, il grande vuoto non è necessariamente materiale. I disagi nella vita partono da lontano, sono ovunque, e io sono assolutamente come uno dei nostri fratelli che hanno avuto problemi di dipendenza. Non mi sono mai drogato di una sostanza ma sono stato drogato dal mondo e ad un certo punto Dio vuole che ti rimetti un po' in carreggiata. Fai incontri che ti cambiano e la vita migliora molto».

C'è un luogo che ti ha fatto mettere in discussione?
«Medjugorje, era il 2011».

È stato quello il momento scatenante della redenzione?
«C'è stato un concorso di momenti, di tante riflessioni, di tanti vuoti e disagi».

Prossimi impegni nel sociale?
«Cerco di dare una mano a Nuovi Orizzonti, mi sono occupato per tutta la vita di una fondazione di una malattia genetica, la fibrosi cistica che mi ha portato via mia sorella Annalisa. Cercare di fare qualcosa per gli altri migliora la vita enormemente, per me è una benedizione anche solo poterlo fare». 



 Fonte:https://radiocittadella.wordpress.com/2014/09/19/parole-di-vita-la-testimonianza-di-matteo-marzotto/

Fonte:http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/matteo_marzotto_avevo_un_grande_vuoto_drogato_mondo_non_dalle_sostanze-2068214.html
 

mercoledì 2 novembre 2016

Messaggio del 2 novembre 2016 a Mirijana



Medjugorje, Messaggio del 2 novembre 2016 a Mirijana, presso la Croce Blu:

Figli miei, venire a voi e rivelarmi a voi è grande gioia per il mio Cuore Materno. Questo è dono del mio Figlio per voi e per gli altri che verranno.
Come Madre vi invito, amate mio Figlio al di sopra di tutto. Per poter amarlo con tutto il cuore dovete conoscerlo. Lo conoscerete con la preghiera. Pregate con il cuore e con sentimento. Pregare significa pensare al Suo Amore e al Suo Sacrificio. Pregare significa amare, dare, soffrire ed offrire.
A voi figli miei invito ad essere apostoli della preghiera e dell’amore.
Figli miei, questo è tempo d’attesa. In questa attesa vi invito all’amore, alla preghiera e alla fiducia.
Mentre mio Figlio guarderà nei vostri cuori, il Mio Cuore Materno desidera che Lui in essi veda una incondizionata fiducia ed amore.
L’amore unito dei miei apostoli, vivrà, vincerà e scoprirà il male.
Figli miei, Io fui Calice dell’Uomo Dio, fui Strumento di Dio, perciò a voi miei apostoli, vi invito ad essere Calice dell’amore puro e sincero di Mio Figlio.
Vi invito ad essere strumento attraverso il quale tutti coloro che non hanno conosciuto l’Amore di Dio, coloro che non hanno mai amato, scopriranno, accetteranno e si salveranno.
Vi ringrazio figli miei.

Mirijana ha detto di aver visto un calice.