Come di consueto in questo periodo dell’anno, a Medjugorje si sta
vivendo un momento più tranquillo, caratterizzato da un minor numero di
pellegrini. Tuttavia, anche la Solennità della Presentazione del Signore
al Tempio, che ricorre il 2 febbraio, è stata celebrata in modo
solenne, alla presenza di piccoli gruppi di pellegrini tedeschi,
inglesi, francesi, americani e polacchi, oltre che naturalmente dei
parrocchiani. Quel giorno, a Medjugorje, sono state celebrate sette
Sante Messe, di cui tre in lingua croata. Il programma liturgico di
preghiera serale è iniziato con la preghiera del Rosario, guidata da fra
Hrvoje Miletić, mentre la Santa Messa delle ore 18:00 è stata
presieduta da fra Danko Perutina e concelebrata da nove sacerdoti. Egli,
nella sua omelia, ha detto tra l’altro che il vecchio Simeone e la
profetessa Anna incontrarono la Santa Famiglia nel Tempio: “Di Simeone
il Vangelo afferma che era giusto e timorato di Dio, il che significa
che era onesto. Potremmo domandarci in tutta libertà come sia stato
possibile che, di tutta quella moltitudine di leviti, di sacerdoti e di
popolo presente nel Tempio, proprio il vecchio Simeone sia andato
incontro a quella famiglia. Egli si era recato al Tempio ascoltando la
voce di Dio, perché la custodiva sempre nel suo cuore. Custodiva in sé
la speranza dell’avvento della consolazione di Israele. Anche noi siamo
chiamati a scoprire la salvezza, la luce e la gloria di Dio. Ma la
gloria di Dio, la sua vicinanza e Dio stesso, vengono scoperti dagli
occhi della fede, perché essi vedono più lontano dei nostri occhi
terreni. L’anelito si era compiuto e Simeone è divenuto testimone e
profeta della fedeltà di Dio. Non si era stancato di una vita trascorsa
in preghiera. Soltanto un uomo completamente rivolto a Dio e che sta di
continuo alla sua presenza è un uomo pieno di gioia, sia interiormente
che esteriormente. Oltre al vecchio Simeone, era presente anche la
profetessa Anna, che aveva accettato la sua tormentata vita di vedova
senza piagnistei o risentimenti. Essa rappresenta qui tutte le persone
devote”. Fra Danko ha poi ricordato che ci troviamo nell’Anno della
Misericordia: “Dal momento che siamo nell’Anno della Misericordia,
preghiamo Gesù di aprire nuovamente gli occhi del nostro cuore e della
nostra anima, per poterlo riconoscere in ogni uomo. Chiediamogli di
riaccendere in noi il fuoco del suo amore ogni volta che partecipiamo
alla Santa Eucaristia. Questo però è possibile solo se preghiamo. La
Madonna qui ci ha invitato alla preghiera moltissime volte. Rispondiamo
stasera all’invito di Gesù e della Chiesa a pregare in famiglia al
mattino e alla sera, per poter essere veri testimoni dell’amore di Dio
in questo mondo inquieto”.
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