Celebrazione della Santa Messa per i francescani e i parrocchiani della parrocchia di Medjugorje scomparsi nel corso degli ultimi conflitti bellici
data: 11.02.2016.
Mercoledì 10 febbraio, memoria del Beato Cardinale Alojzije Stepinac,
presso la chiesa parrocchiale di Medjugorje, è stata celebrata una Santa
Messa per i frati di questa parrocchia uccisi al termine del secondo
conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, come pure per i
parrocchiani che hanno trovato la morte durante le due Guerre Mondiali e
in quella avvenuta recentemente in patria. I luoghi di sepoltura di
molti di loro sono ancora oggi ignoti, ma il loro ricordo vive nella
preghiera dei credenti. La Celebrazione Eucaristica, iniziata alle ore
18:00, è stata presieduta da fra Mario Ostojić e concelebrata da otto
sacerdoti. All’inizio della Celebrazione, fra Mario ha evidenziato
quanto segue: “Oggi ricordiamo il Beato Cardinale Alojzije Stepinac, un
Cardinale croato che, vittima del regime comunista, è stato condannato a
sedici anni di reclusione. Neanche la nostra Erzegovina è rimasta priva
di vittime, in nessuna guerra ma, in particolare, nella Seconda Guerra
Mondiale. Oggi ricordiamo in modo speciale tutte le vittime di guerra
della parrocchia di Medjugorje. Non c’è quasi nessuna famiglia della
nostra parrocchia che non abbia dovuto seppellire almeno uno dei suoi
membri a causa di una di quelle guerre. Alcuni non sono mai riusciti a
sapere il destino dei resti mortali dei loro defunti, in modo da poter
dar loro degna sepoltura. Molti di essi non hanno sepolcro e alcuni non
li conosciamo neppure. Stasera ricordiamo in modo speciale anche i
frati, originari di questa parrocchia o ad essa in qualche modo legati,
che i partigiani comunisti hanno ucciso durante il secondo conflitto
mondiale”. Nella sua omelia, fra Mario ha parlato della Quaresima e del
sacrificio dei francescani di Erzegovina: “Sessantasei frati della
nostra Provincia hanno dato la loro vita perché credevano nell’esistenza
di Colui che vede, di Colui che è giusto e che avrebbe premiato il loro
sacrificio. Alla fine esso non è rimasto infruttuoso: irrigata dal loro
sangue, la Provincia è fiorita a nuova vita, è fiorita nella giustizia e
la sua esistenza ha preso nuovo slancio. Vedere le rovine della propria
casa e della propria vita è la cosa peggiore. Quando, con il suo
grigiore, la cenere ricopre tutto ciò che abbiamo amato e stimato;
quando tutto perde il suo splendore, perché noi concentriamo il nostro
sguardo su ciò che non lo merita. La Quaresima ci riporta ai veri valori
e le Ceneri, che porremo sulle nostre teste, non rappresentano la
nostra fine o la conclusione della nostra vita, no! Perché la nostra
vita non termina né scompare nel nulla. Le Ceneri, poste all’inizio
della Quaresima, vogliono portarci a riflettere, desiderano purificare
il nostro sguardo rendendolo più limpido, affinché noi possiamo un
giorno vedere la luce, la Pasqua, Gesù”.
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/celebrazione-della-santa-messa-per-i-francescani-e-i-parrocchiani-della-parrocchia-di-medjugorje-scomparsi-nel-corso-degli-ultimi-conflitti-bellici,7685.html
Fonte:http://www.medjugorje.hr/it/attualita/celebrazione-della-santa-messa-per-i-francescani-e-i-parrocchiani-della-parrocchia-di-medjugorje-scomparsi-nel-corso-degli-ultimi-conflitti-bellici,7685.html
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