Accendiamo la terza candela dell’Avvento, che simboleggia i" pastori", i primi che videro ed adorarono il Messia. Essa simboleggia la gioia, la gioia delle persone più povere, e più umili, la gioia dei poveri di spirito, quelli, gli unici che accolgono con gioia Gesù che viene, come hanno fatto quei pastori di Betlemme.
Ed accendendo la terza candela dell’Avvento, che simboleggia i pastori e la gioia, ricordiamo come Maria stessa parla dei pastori in quella notte magica di Betlemme.
Poi, un po’ distante dalla stalla, vedo un gruppo di pastori che custodiscono i loro greggi. Sono stanchi ed alcuni dormono già. Ed ecco che un angelo si avvicina loro e dice: “Pastori, udite la buona novella: oggi Dio è nato in mezzo a voi! Lo troverete adagiato nella mangiatoia di quella stalla. Sappiate che ciò che vi dico è vero”. Subito i pastori si avviano verso la stalla e, trovato Gesù, si inginocchiano e gli offrono semplici doni. Maria li ringrazia con dolcezza e aggiunge: “Vi ringrazio di tutto, ma adesso vorrei pregare insieme a voi perché molti non vogliono accogliere Gesù che nasce”.E’ quella gioia di cui parla Isaia all’inizio della lettura del profeta nella liturgia odierna:
“Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.”
Viene il Signore Gesù, siamo costanti e coerenti! Gesù, luce che brilla nella notte del mondo, Gesù grazie per la tua presenza in mezzo a noi. Vieni Signore Gesù, fonte della nostra gioia.
Rallegratevi, il Signore è vicino!
Dalla prima lettura:
«Coraggio, non temete! Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa.
Si rallegrino il deserto e la terra arida, si canti con gioia. «Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio! ci dice Isaia. Egli viene a salvarvi!
Nelle Parole dell’Arcangelo Gabriele a Maria si compie la profezia di Isaia: l’angelo dice a Maria: “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te!”. Usa lo stesso verbo di Isaia: Rallegrati! E come Isaia, l’angelo dice a Maria: non temere! L’ Ecco il vostro Dio! Egli viene a salvarvi! di Isaia trova compimento nella parole dell’angelo Gabriele: “Concepirai un figlio, lo darai alla luce, e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo.” E l’Angelo del Signore dice a Giuseppe in sogno ugualmente: “non temere”; “Gesù salverà il suo popolo dai suoi peccati”. Egli viene a salvarvi! dice Isaia. E San Giacomo Apostolo dice: “Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. il giudice è alle porte.” “Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.” La venuta del Signore è vicina, non lamentiamoci, non giudichiamo gli altri. I profeti siano nostro modello di sopportazione e di costanza.
Il Salmo introduce poi il Vangelo: “Il Signore rimane fedele per sempre. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto.”
Dal Vangelo leggiamo infatti che Gesù dice: “Riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano.” Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
Le letture della terza domenica di avvento si legano magnificamente una con l’altra: già il Profeta Isaia annuncia che arriverà il Messia, il Santo di Dio, che viene a salvarci. Come si riconoscerà? Si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno santa. E quanto dice Isaia lo ribadisce il salmo: Il Signore rimane fedele per sempre. Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto.
E Giovanni il Battista si chiede: è Gesù colui che deve venire, è Gesù il Messia, il Santo di Dio, che viene a salvarci. Gli risponde Gesù stesso, invitandolo a guardare le sue opere, i suoi frutti (Li riconoscerete dai loro frutti dice il Vangelo, “Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Voi li riconoscerete dai loro frutti”Mt 7,16.). Cosa si vede, cosa si sa di Gesù fino ad allora: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano; proprio quello che dicono i salmi ed i profeti! In questo modo Gesù rivela la sua identità: è Lui colui che doveva venire, dato che è Lui proprio quello che porta a compimento quanto preannunciato dai salmi e dai profeti, che rivelano il modo per riconoscere che è proprio Lui il Signore, colui che viene per Salvarci.
Coraggio, non temiamo! “Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa.” Gesù ci mostra quel sentiero, quella strada, la via santa, ed è Egli stesso il sentiero, la strada, la via: Gesù è la Via, la Verità, la Vita!
Il Signore rimane fedele per sempre e ci offre ogni sorta d’aiuto. Ci ha mandato i profeti, e l’apostolo Giacomo ci invita a seguire il loro esempio, specie per la loro costanza e perseveranza: “Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.”
E Gesù stesso ci indica nel Vangelo odierno il massimo esempio di profeta mai esistito, Giovanni il Battista, preannunciato già dal profeta Isaia: esempio di umiltà, di semplicità, di povertà, di perseveranza, di fedeltà, di verità, di obbedienza, di costanza, di sopportazione, di sacrificio, di coerenza ed aderenza incorruttibile alla Parola ed alla Volontà di Dio. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.
Non a caso la Beata Vergine Maria è apparsa a Medjugorje per la prima volta il giorno 24 giugno 1981, ricorrenza di San Giovanni Battista.
Come San Giovanni è stato colui che ha preparato la via del Signore, ha preparato la prima venuta del Signore, ed è stato il messaggero, l’ultimo profeta e primo messaggero, così la Beata Sempre Vergine Maria è quella di cui possiamo dire: “Ecco, dinanzi a te io mando la mia messaggera, Mia Madre, la Donna della nuova genesi, la nuova Eva, Immacolata, Sempre Vergine Maria; davanti a te Lei preparerà la mia via”.
E’ lei, la Beata Vergine Maria, la messaggera che prepara la via per la seconda venuta di Gesù, quella finale: non ha caso ci ha detto che sono le sue ultime apparizioni sulla Terra.
Messaggio del 17 aprile 1982 (Messaggio straordinario)
Queste mie apparizioni qui a Medjugorje sono le ultime per l’umanità(in questo modo). Affrettatevi a convertirvi!
Messaggio del 2 maggio 1982 (Messaggio straordinario)
Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra: queste sono le mie ultime apparizioni.
E proprio nel 1981, fin dal primo giorno in cui comincia a parlare (25 giugno 2013), intona il canto Vieni, Signore Gesù! Invita ad intonare il canto: “Vieni Signore Gesù”, canto di Avvento, canto per preparare la seconda venuta di Gesù: più chiara di così?
Messaggio del 25 giugno 1981 (Messaggio straordinario) Dopo aver pregato il Credo e sette Pater, Ave e Gloria, la Madonna intona il canto «Vieni, vieni, Signore» e poi scompare.
Messaggio del 3 novembre 1981 (Messaggio straordinario) La Vergine intona il canto Vieni, vieni, Signore e poi aggiunge: “Io sono spesso sul monte, sotto la croce, per pregare. Mio figlio ha portato la croce, ha sofferto sulla croce e con essa ha salvato il mondo. Ogni giorno io prego mio figlio di perdonare al mondo i vostri peccati.”
Messaggio del 13 novembre 1981 (Messaggio straordinario) Al mio arrivo e quando parto cantate sempre Vieni, vieni, Signore.
Quanti messaggi ci ha dato con amore materno negli ultimi 33 anni, la durata della vita terrena di Gesù; 33 come quanto c’è scritto sulla croce del Krizevac, 33 – 1933, eretta del 1933 per ricordare il 19° secolo dalla crocifissione di Gesù, 33 come il numero dei Padre Nostro che recitiamo nel Rosario di Gesù, insegnatoci da Maria stessa.
Maria da Medjugorje ci prepara la via, ci spiana la strada, raddrizza la strada, colma ogni valle, abbatte ogni montagna e collina, rende piano il territorio accidentato e quello scosceso una valle.
Maria pare essere colei di cui dice il profeta Isaia (40,9): “Sali su un’alta montagna, messaggera di Sion! Eleva con forza la tua voce, messaggera di Gerusalemme, elevala non temere”.
Maria è la messaggera, è l’ultima messaggera, ed è l’esempio da imitare, è il nostro modello, la nostra guida sicura che ci prepara per bene per portarci poi davanti a Gesù che viene.
Gesù viene, per essere degni di andargli incontro, nonostante le nostre miserie, per essere degni di presentarci a Lui, dobbiamo affidarci a Maria, nostra Madre Celeste Santissima, la Tutta Bella, la nostra Madre di Bontà, di Amore e di Misericordia, consacrarci a Lei, al Suo Cuore Immacolato, lasciarci prendere per mano da Lei: questa è la via più sicura e facile per arrivare a Gesù, per farci trovare pronti quando Lui verrà!
Fonte:http://ilpellegrinodimedjugorje.wordpress.com/2013/12/14/3a-domenica-di-avvento-cantiamo-con-gioia-vieni-signore-gesu/
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