Il 24 novembre 2001, in occasione del primo anniversario della morte di
padre Slavko Barbaric, un memoriale è stato posto sul luogo dove ha
consegnato la sua anima nelle mani del Signore. Il rilievo di padre
Slavko, in bronzo, incastonato nella pietra, tra due stazioni della Via
Crucis, resterà come un segno ed una memoria dell’uomo che diceva ciò
che pensava e che faceva ciò che diceva, al seguito del
Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.
Vangelo e dei messaggi della Regina della Pace.
Milioni di pellegrini hanno visitato questo luogo dove
sono avvenuti tanti miracoli ai primi tempi delle apparizioni. Allora
diversi segni arrivarono dalla collina e molte grazie, che continuano a
fluire ancora oggi. E’ difficile contare in tutto il mondo i pellegrini
che proprio sul Križevac hanno vissuto la loro conversione ed hanno
conosciuto molti aspetti della loro vita, e dobbiamo attribuire tutto
ciò a Dio, che per intercessione della Madonna, Regina della Pace, li ha
guidati sul vero cammino della salvezza.
Forse nessun’altra croce al mondo può essere paragonata a questa, se il
metro di giudizio è la venerazione che a essa portano moltitudini di
credenti di ogni continente. Qui, specie nelle prime settimane, la
Vergine si è resa visibile a tutti, nella folgorante luce del sole, come
figura di donna davanti alla croce, come hanno testimoniato a migliaia.
La croce del Križevac è particolarmente cara a Dio, come la Madonna
stessa ha rivelato: “Cari figli! Anche la croce sul monte faceva
parte del piano di Dio, quando voi l’avete costruita. Recatevi sul
monte e pregate davanti alla croce. Le vostre preghiere mi sono
necessarie” (30.08.84).
Per i pellegrini, la via crucis sul Križevac è un invito ad incontrare
Gesù nella sua Passione e a scoprire il suo amore. Non si va sul monte
per abbandonarvi le proprie croci, ma per imparare a portarle e per
aiutare anche gli altri a sopportare le proprie. Quando si arriva
dinanzi alla croce è importante rimanere in preghiera, prendere
coscienza della presenza di Maria che prega sotto la croce e che ha
chiamato ciascuno di noi a venire qui per pregare. Dinanzi alla croce,
contemplando le piaghe di Gesù, gli si mostrano le nostre ferite
personali e quelle che noi abbiamo causato agli altri, la sofferenza
della famiglia, della Chiesa e del mondo. E’ proprio qui che bisogna
pregare per la guarigione e la salute dello spirito: “Cari figli! Oggi
vi invito in modo particolare a prendere tra le mani la Croce e a
contemplare le piaghe di Gesù. Chiedete a Gesù di guarire le ferite che
voi, cari figli, avete ricevuto nel corso della vita a causa dei vostri
peccati o di quelli dei vostri genitori. Solo così capirete, cari figli,
che al mondo è necessaria la guarigione della fede in Dio Creatore. Per
mezzo della passione e della morte di Gesù in Croce comprenderete che
solo con la preghiera potrete diventare anche voi veri apostoli della
fede, vivendo, nella semplicità e nella preghiera, la fede che è un
dono” (25.03.97).
Fonte:http://www.giardinodimaria.it/krizevac.html
Fonte:http://www.giardinodimaria.it/krizevac.html
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