Dialogo di Gesù con un'anima
(Tratto dal diario di Santa Suor Faustina Kowalska)
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA PECCATRICE
- Gesù: “Anima peccatrice, non aver paura del
tuo Salvatore. Io per primo Mi avvicino a te, poiché so che tu
da sola non sei capace di innalzarti fino a Me. Non fuggire,
figliola, dal Padre tuo. Cerca di parlare a tu per tu col tuo Dio
misericordioso, che desidera dirti parole di perdono e colmarti delle
Sue grazie. Oh, quanto Mi è cara la tua anima! Ti tengo
scritta sulle Mie mani. Sei rimasta incisa nella ferita profonda del
Mio Cuore”.
- L'anima: “Signore, sento la Tua voce che m'invita ad
abbandonare la cattiva strada, ma non ho né la forza né
il coraggio”.
- Gesù: «Sono Io la tua forza. Io ti darò
la forza per la lotta».
- L'anima: “Signore,
conosco la Tua santità, ed ho paura di Te”.
- Gesù: «Perché hai paura, figlia Mia,
del Dio della Misericordia? La Mia Santità non M'impedisce di
essere misericordioso con te. Guarda, o anima, che per te ho
istituito un trono di Misericordia sulla terra, e questo trono è
il tabernacolo e da questo trono di Misericordia desidero scendere
nel tuo cuore. Guarda, non Mi sono circondato né da un seguito
né da guardie, puoi venire da Me in ogni momento, in ogni ora
del giorno voglio parlare con te e desidero elargirti le Mie grazie».
- L'anima: “Signore, ho paura che non mi possa perdonare
un così gran numero di peccati, la mia miseria mi riempie di
terrore”.
- Gesù: «La Mia Misericordia è più
grande delle tue miserie e di quelle del mondo intero. Chi ha
misurato la Mia bontà? Per te sono disceso dal cielo in terra,
per te Mi sono lasciato mettere in croce, per te ho permesso che
venisse aperto con la lancia il Mio Sacratissimo Cuore ed ho aperto
per te una sorgente di Misericordia. Vieni ed attingi le grazie da
questa sorgente con il recipiente della fiducia. Non respingerò
mai un cuore che si umilia; la tua miseria verrà sprofondata
nell'abisso della Mia Misericordia. Perché mai dovresti
litigare con Me sulla tua miseria? Fammi il piacere, dammi tutte le
tue pene e tutta la tua miseria ed io ti colmerò con i tesori
delle mie grazie».
- L'anima: «Hai vinto, Signore, con la Tua bontà
il mio cuore di pietra. Ecco che m'avvicino con fiducia ed umiltà
al tribunale della Tua Misericordia, assolvimi Tu stesso per mano del
Tuo rappresentante. O Signore, sento che è discesa la grazia e
la pace nella mia povera anima. Sento che la Tua Misericordia,
Signore, è penetrata in me da parte a parte. Mi hai perdonato
più di quanto io osassi sperare, più di quanto fossi in
grado di immaginare. La tua bontà ha superato ogni mio
desiderio. Ed ora T'invito nel mio cuore presa da gratitudine per
tante grazie. Ho sbagliato come il figliol prodigo andando fuori
strada, ma Tu non hai cessato di essermi Padre. Moltiplica con me la
Tua Misericordia, poiché vedi quanto sono debole».
- Gesù: «Figlia, non parlare più della
tua miseria, perché io non la ricordo più. Ascolta,
figlia Mia, quello che desidero dirti: stringiti alle Mie ferite ed
attingi dalla Sorgente della Vita tutto ciò che il tuo cuore
può desiderare. Bevi a piene labbra alla Sorgente della Vita e
non verrai meno durante il viaggio. Fissa lo sguardo allo splendore
della Mia Misericordia e non temere i nemici della tua salvezza.
Glorifica la Mia Misericordia».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA DISPERATA.
- Gesù: «Anima immersa nelle tenebre, non ti
disperare, non è ancora perduto tutto. Parla col tuo Dio, che
è l'amore e la Misericordia in persona». Ma
purtroppo l'anima rimane sorda al richiamo di Dio e s'immerge in
tenebre ancora maggiori.
- Gesù la chiama di nuovo: «Anima, ascolta la
voce di tuo Padre misericordioso». Nell'anima si sta
preparando una risposta: «Per me non c'è più
Misericordia». Ed essa precipita in tenebre sempre più
fitte, in una specie di disperazione che le fa pregustare in certo
modo l'inferno e la rende completamente incapace di avvicinarsi a
Dio. Gesù per la terza volta parla all'anima, ma l'anima è
sorda e cieca, incomincia a consolidarsi nell'ostinazione e nella
disperazione. Allora incominciano in certo qual modo a sforzarsi le
viscere della Misericordia di Dio e, senza alcuna cooperazione da
parte dell'anima, Iddio le dà l'ultima grazia. Se la
disprezza, Iddio la lascia ormai nello stato in cui essa stessa vuole
stare per l'eternità. Questa grazia scaturisce dal Cuore
misericordioso di Gesù e colpisce l'anima con la sua luce e
l'anima incomincia a comprendere lo sforzo di Dio, ma la conversione
dipende da lei. Essa sa che quella grazia è l'ultima per lei e
se mostra un piccolo cenno di buona volontà - anche il più
piccolo - la Misericordia di Dio farà il resto. - «Qui
agisce l'onnipotenza della Mia Misericordia; felice l'anima che
approfitta di quella grazia». - Gesù: «Che
grande gioia riempie il Mio cuore quando ritorni da Me. Vedo che sei
molto debole, perciò ti prendo fra le Mie braccia e ti porto
nella casa del Padre Mio».
- L’anima è come se si risvegliasse: «È
mai possibile che ci sia ancora Misericordia per me?»
domanda piena di spavento.
- Gesù: «Proprio tu, bambina Mia, hai il
diritto esclusivo alla Mia Misericordia. Permetti alla Mia
Misericordia di operare in te, nella tua povera anima, fa' entrare
nell'anima i raggi della grazia, essi vi porteranno luce, calore e
vita».
- L'anima: «Però al solo ricordo dei miei peccati
sono presa dalla paura e questa paura tremenda mi spinge a dubitare
della Tua bontà».
- Gesù: «Sappi, o anima, che tutti i tuoi
peccati non Mi hanno ferito così dolorosamente il cuore come
la tua attuale sfiducia. Dopo tanti sforzi del Mio amore e della Mia
Misericordia, non ti fidi della Mia bontà».
- L'anima: «O Signore, salvami Tu, altrimenti perisco.
Sii il mio Salvatore. O Signore, non sono capace di dire altro, il
mio povero cuore è a pezzi, ma Tu, Signore...».
Gesù non permette all'anima di terminare la frase, ma la
solleva da terra, dall'abisso della sua miseria e in un attimo
l'introduce nella dimora del proprio Cuore, mentre tutti i peccati
sono scomparsi in un batter d'occhio, un fuoco d'amore li ha
distrutti.
- Gesù: «Eccoti, o anima, tutti i tesori del
Mio Cuore, prendi tutto quello che ti serve».
- L'anima: «O Signore, mi sento inondata dalla tua
grazia, sento che è entrata in me una vita nuova, ma
soprattutto sento il Tuo amore nel mio cuore; questo mi basta. O
Signore, glorificherò l'onnipotenza della Tua Misericordia per
tutta l'eternità. Incoraggiata dalla Tua bontà, Ti
esprimerò tutto il dolore del mio cuore».
- Gesù: «Dì tutto, bambina Mia, senza
alcuna riserva, poiché ti ascolta un Cuore che ti ama, il
Cuore del tuo migliore amico».
-L'anima: «Signore, ora vedo tutta la mia ingratitudine
e la Tua bontà. Tu m'inseguivi con la Tua grazia e io rendevo
vani tutti i Tuoi sforzi; vedo che mi spettava il fondo stesso
dell'inferno per aver sperperato le tue grazie».
- Gesù interrompe le parole dell'anima e dice: «Non
rivangare la tua miseria, sei troppo debole per parlare, guarda
piuttosto il Mio Cuore pieno di bontà, assorbi i Miei
sentimenti e procura di acquistare la mitezza e l'umiltà. Sii
misericordiosa con gli altri, come Io lo sono con te e quando ti
accorgi che le tue forze diventano deboli, vieni alla sorgente della
Misericordia e rafforza la tua anima e non verrai meno lungo il tuo
cammino».
- L'anima: «Ormai comprendo la Tua Misericordia, che mi
ripara come una nube luminosa e mi conduce alla casa del Padre mio,
salvandomi dall'orribile inferno che avrei meritato non una, ma mille
volte. O Signore, non sarà sufficiente per me l'eternità,
per esaltare degnamente la Tua sconfinata Misericordia e la
compassione che hai avuto per me ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA CHE SOFFRE.
- Gesù: «O anima, ti vedo tanto sofferente,
vedo che non hai nemmeno le forze per parlare con Me. Ecco che ti
parlerò Io, o anima. Anche se le tue sofferenze fossero le più
grandi, non perdere la serenità dello spirito e non lasciarti
vincere dallo sconforto. Però dimmi, bambina Mia, chi ha osato
ferire il tuo cuore? RaccontaMi tutto, raccontaMi tutto, sii sincera
nel trattare con Me. SvelaMi tutte le ferite del tuo cuore, Io le
guarirò e la tua sofferenza diverrà la fonte della tua
santificazione».
- L'anima: «Signore, le mie sofferenze sono così
grandi, diverse e durano da così lungo tempo, che lo sconforto
si è impadronito di me».
- Gesù: «Bambina Mia, non bisogna lasciarsi
prendere dallo sconforto. So che confidi in Me illimitatamente, so
che conosci la Mia bontà e Misericordia, perciò
potremmo parlare dettagliatamente di tutto ciò che ti pesa
maggiormente sul cuore».
- L'anima: « Sono tante e diverse le cose che ho, che
non sodi che cosa parlare prima e come dire tutto questo ».
- Gesù: « Parlal'ai con semplicità,
come si parla fra due amici. Su, dimmi un po', bambina Mia, che cos'è
che ti frena sulla strada della santità? ».
- L'anima: «La mancanza di salute mi frena sulla strada
della santità, non posso adempire i miei doveri ed eccomi qua,
sono proprio una nullità. Non posso mortificarmi, fare un
digiuno rigoroso, come hanno fatto i santi, inoltre non credono che
io sia malata ed alla sofferenza fisica si aggiunge quella morale e
da ciò derivano molte umiliazioni. Vedi bene, Gesù,
come si può diventar santa in tali condizioni?».
- Gesù: «Piccola, è vero, tutto ciò
è sofferenza, ma per il cielo non c'è altra strada,
all'infuori della strada della croce. Io Stesso l'ho percorsa per
primo. Sappi che è la strada più corta e la più
sicura».
- L'anima: «Signore, ecco ancora un altro impedimento ed
un ostacolo sulla strada della santità. Mi perseguitano perché
Ti sono fedele e per questo motivo mi fanno soffrire».
- Gesù: «Sappi che siccome non sei di questo
mondo, il mondo ti odia. Ha perseguitato prima Me. Questa
persecuzione è il segno che segui fedelmente le Mie orme».
- L'anima: «Signore, un'altra cosa che mi dà
sconforto è il fatto che le mie sofferenze interiori non le
comprendono né i superiori né il confessore. Le tenebre
hanno offuscato la mia mente e, in tali condizioni, come andare
avanti? Ecco, tutto ciò in qualche modo contribuisce a
scoraggiarmi e penso che le vette della santità non sono per
me».
- Gesù: «Ecco, bambina Mia, questa volta Mi
hai detto molte cose. Lo so che è una grande sofferenza non
essere capiti e per di più da coloro che amiamo e verso i
quali la nostra sincerità è grande. Ti basti questo
però, che Io comprendo tutte le tue pene e le tue miserie.
Gioisco per la profonda fede che hai, nonostante tutto, nei Miei
rappresentanti, ma sappi che gli uomini non possono capire totalmente
un'anima, poiché ciò è al di sopra delle loro
possibilità. Per questo sono restato sulla terra Io stesso,
per confortare il tuo cuore addolorato e rafforzare la tua anima,
affinché non venga meno lungo il cammino. Tu dici che grandi
tenebre coprono la tua mente ed allora perché in quei momenti
non vieni da Me, che sono la luce e in un istante posso infondere
nella tua anima tanta luce e comprensione della santità che
non potrai attingere da nessun libro e che nessun confessore è
in grado d'insegnare, illuminando così un'anima? Sappi inoltre
che queste tenebre, di cui ti lamenti, le ho sperimentate prima Io
per te nell'Orto degli Ulivi. La Mia anima è stata oppressa da
una tristezza mortale e a te do una piccola parte di quelle
sofferenze, e questo per l'amore particolare che ho verso di te e per
l'alto grado di santità che ti destino in cielo. L'anima che
soffre è la più vicina al Mio Cuore».
- L'anima: «Ancora una cosa, Signore. Cosa fare quando
vengo disprezzata e respinta dalla gente e specialmente da coloro sui
quali avevo diritto di contare e ciò nei momenti di maggior
necessità?».
- Gesù: «Bambina Mia, fai il proposito di non
contare mai sugli uomini. Farai molte cose, se ti affiderai
completamente alla Mia volontà e dirai: Avvenga di me non come
voglio io, ma secondo la Tua volontà, o Dio. Sappi che queste
parole, dette dal profondo del cuore, portano l'anima in un attimo
sulle vette della santità. Per una tale anima ho una speciale
predilezione, un'anima del genere Mi rende una grande gloria e
riempie il cielo col profumo delle sue virtù. Sappi anche che
la forza che hai per sopportare le sofferenze, la devi alla santa
Comunione frequente, perciò va spesso a quella fonte di
Misericordia ed attingi col recipiente della fiducia tutto ciò
che ti serve».
- L'anima: «Ti ringrazio, Signore, per la tua
inconcepibile bontà, per esserTi degnato di rimanere con noi
in questo esilio, dove dimori con noi come Dio di Misericordia e
diffondi attorno a te lo splendore della tua compassione e bontà.
Alla luce dei Tuoi raggi di Misericordia ho conosciuto quanto mi
ami».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA CHE TENDE
VERSO LA PERFEZIONE.
- Gesù: «Mi sono graditi i tuoi sforzi, o
anima che tendi alla perfezione, ma perché ti vedo così
spesso triste ed abbattuta? Dimmi, bambina Mia, che significa questa
tristezza e quale ne è la causa?».
- L'anima: «La causa della mia tristezza, Signore,
proviene dal fatto che, nonostante i miei propositi sinceri, cado
continuamente e sempre negli stessi difetti. La mattina faccio i
propositi, e la sera vedo quanto sono andata lontano da tali
propositi».
- Gesù: «Vedi, bambina Mia, quello che sei
per te stessa. La causa delle tue cadute dipende dal fatto che conti
troppo su te stessa e ti appoggi troppo poco su di Me. Ma questo non
deve rattristarti eccessivamente, hai a che fare con un Dio
misericordioso; la tua miseria non Lo esaurisce, del resto non ho
limitato il numero delle volte in cui posso perdonarti».
- L'anima: «Si, conosco tutto ciò, ma mi
assalgono grandi tentazioni e vari dubbi sorgono in me ed inoltre
tutto mi irrita e mi scoraggia».
- Gesù: «Sappi, bambina Mia, che l'ostacolo più
grande alla santità è lo scoraggiamento e
l'inquietudine ingiustificata, che ti toglie la possibilità di
esercitarti nelle virtù. Tutte le tentazioni messe assieme non
dovrebbero turbarti la pace interiore nemmeno per un istante e
l'irritabilità e lo scoraggiamento sono frutto del tuo amor
proprio. Non devi scoraggiarti, ma cercare di far regnare il Mio
amore al posto del tuo amor proprio. Perciò fiducia, bambina
Mia, non devi scoraggiarti, ma venire a chiedere il perdono a Me,
dato che Io sono sempre disposto a perdonarti. Ogni volta che Me lo
chiedi, esalti la Mia Misericordia».
- L'anima: «Io conosco ciò che è più
perfetto e ciò che a Te piace di più, ma incontro
grandi ostacoli nell'eseguire ciò che conosco».
- Gesù: «Bambina Mia, la vita su questa terra è
una lotta ed una grande lotta per il Mio regno, ma non temere, non
sei sola. Io ti sostengo sempre, quindi appoggiati al Mio braccio e
combatti senza aver paura di nulla. Prendi il recipiente della
fiducia ed attingi alla sorgente della vita, non solo per te, ma
pensa anche alle altre anime, e specialmente a quelle che non hanno
fiducia nella mia bontà».
- L'anima: «Signore, sento che il mio cuore si riempie
del Tuo amore, che i raggi della Tua Misericordia e del Tuo amore
sono penetrati nella mia anima. Eccomi, Signore, che vengo per
rispondere alla Tua chiamata. Ecco, vado alla conquista delle anime,
sostenuta dalla Tua grazia; sono pronta a seguirTi, Signore non solo
sul Tabor, ma anche sul Calvario. Voglio condurre le anime alla
sorgente della Tua Misericordia, affinché su tutte le anime si
rifletta lo splendore dei Tuoi raggi misericordiosi e si riempia la
casa del Padre. E quando il nemico comincerà a lanciare i suoi
proiettili contro di me, mi riparerò dietro lo scudo della Tua
Misericordia ».
DIALOGO FRA DIO MISERICORDIOSO E L’ANIMA PERFETTA.
- L'anima: «O mio Signore e Maestro, desidero parlare un
po con te».
- Gesù: «Parla, figliola cara che ti ascolto in
ogni momento e ti attendo sempre. Di che cosa desideri parlare con
Me?».
- L'anima: «Signore, prima di tutto effondo il mio cuore
ai Tuoi piedi, come profumo di riconoscenza per tante grazie e
benefici, di cui mi colmi continuamente e che, se anche lo volessi,
non sarei in grado di elencare. Ricorderò soltanto che non c'è
stato un solo momento nella mia vita in cui non abbia sperimentato la
Tua protezione e la Tua bontà».
- Gesù: «Ho piacere di parlare con te e la
riconoscenza che hai espresso ti apre nuovi tesori di grazie, ma
bambina Mia, invece di parlare così in generale, vogliamo
scendere ai particolari su ciò che ti sta maggiormente a
cuore? Parleremo confidenzialmente, sinceramente, come due cuori che
si amano reciprocamente».
- L'anima: «O mio Signore misericordioso, ci sono segreti
nel mio cuore, dei quali nessuno sa né saprà nulla
eccetto Te, poiché anche se li volessi svelare, nessuno mi
comprenderebbe. Ne conosce qualche cosa il Tuo rappresentante; dato
che mi confesso da lui, ma solo in quanto io sono in grado di svelare
questi segreti. Il resto, Signore, rimane fra di noi per l'eternità!
Mi hai coperto col manto della Tua Misericordia, perdonandomi sempre
i peccati. Non mi hai rifiutato il Tuo perdono nemmeno una volta, ma
avendo compassione di me, mi hai dato sempre una vita nuova, la vita
della grazia. Ed affinché non avessi dubbi in nulla, mi hai
affidato all'amorevole assistenza della Tua Chiesa, di questa vera
tenera madre, che a nome Tuo mi assicura sulle verità della
fede e vigila perché non cada in errore. E specialmente nel
tribunale della Tua Misericordia la mia anima esperimenta tutto un
mare di benevolenza. Agli angeli caduti non hai dato il tempo di fare
penitenza, non hai prolungato per loro il tempo della Misericordia. O
mio Signore, hai posto sulla strada della mia vita dei santi
sacerdoti, che mi indicano il cammino sicuro. O Gesù, c'è
ancora un segreto nella mia vita, il più profondo ed il più
caro per me: sei Tu stesso sotto le specie del pane, quando vieni nel
mio cuore. Qui c'è tutto il mistero della mia santità.
Qui il mio cuore unito al Tuo diviene una cosa sola, qui non esiste
più alcun mistero, poiché tutto quello che è Tuo
è mio, e quello che è mio è Tuo. Ecco
l'onnipotenza ed il miracolo della Tua Misericordia. Anche se fossero
unite insieme tutte le lingue, umane ed angeliche, non si
troverebbero parole a sufficienza per esaltare questo mistero d'amore
e della Tua insondabile Misericordia. Quando considero questo mistero
d'amore, il mio cuore cade in una nuova estasi d'amore e ti parlo di
tutto, Signore, tacendo, poiché il linguaggio d'amore è
senza parole, ma non perde un solo palpito del mio cuore. O Signore,
nonostante che Tu Ti sia grandemente abbassato, la Tua grandezza è
molto aumentata nella mia anima e per questo si è risvegliato
nella mia anima un amore ancora più grande verso di Te, unico
oggetto del mio amore. E la vita d'amore e d'unione si manifesta
all'esterno con una perfetta purezza e una profonda umiltà,
una soave mitezza ed un grande fervore per la salvezza delle anime. O
mio dolcissimo Signore, Tu vegli su di me in ogni istante e mi mandi
l'ispirazione sul modo di comportarmi in un dato caso, quando il mio
cuore è incerto fra una cosa o l'altra. Tu stesso più
d'una volta sei intervenuto a risolvere questioni. Ah, quante
innumerevoli volte, con una illuminazione istantanea, mi hai fatto
conoscere quello che preferivi! Quanti segreti perdoni, di cui
nessuno sa nulla! Quante volte hai riversato forza e coraggio nella
mia anima, perché andasse avanti. Tu stesso hai rimosso le
difficoltà dal mio cammino, intervenendo direttamente nella
vicenda umana. O Gesù, tutto quello che Ti ho detto è
una pallida ombra di fronte alla realtà che c'è nel mio
cuore. O mio Gesù, quanto desidero la conversione dei
peccatori! Tu sai quello che faccio per loro, per conquistarli a Te.
Mi addolora enormemente ogni offesa fatta a Te. Tu vedi che non
risparmio né forza né salute né vita in difesa
del Tuo regno. Sebbene i miei sforzi non siano avvertibili su questa
terra, non di meno hanno valore ai Tuoi occhi. O Gesù,
desidero condurre le anime alla sorgente della Tua Misericordia
affinché attingano con il recipiente della fiducia l'acqua
vivificante della vita. Quando un'anima desidera per sé una
maggiore Misericordia di Dio, si avvicini a Lui con grande fiducia, e
se la sua fiducia in Dio sarà senza limiti, anche la divina
Misericordia sarà per lei senza limiti. O mio Signore, che
conosci ogni battito del mio cuore, Tu sai quanto ardentemente
desidero che tutti i cuori battano esclusivamente per Te, affinché
ogni anima esalti la grandezza della Tua Misericordia ».
- Gesù: «Mia cara figliola, delizia del Mio cuore,
la tua conversazione per Me è più piacevole e gradita
del canto degli angeli. Per te sono aperti tutti i tesori del Mio
Cuore. Prendi da questo Cuore ciò che serve per te e per il
mondo intero. Per il tuo amore ritiro le giuste punizioni che
l'umanità aveva meritato. Un solo atto di puro amore verso di
Me, Mi è più gradito che migliaia di inni di anime
imperfette. Un tuo solo sospiro d'amore Mi ricompensa per molti
insulti di cui Mi coprono gli empi. La tua più piccola azione,
cioè un atto di virtù, ha ai Miei occhi un valore
smisurato, e questo per il grande amore che hai per Me. In un'anima
che vive esclusivamente del Mio amore, Io regno come in cielo. Il Mio
occhio veglia su di lei giorno e notte e trovo in essa il Mio
compiacimento ed ho l'orecchio teso alle sue suppliche ed al più
piccolo fremito del suo cuore e spesso prevengo le sue richieste. O
figlia da Me particolarmente amata, pupilla del Mio occhio, riposa un
momento accanto al Mio Cuore ed assapora quell'amore di cui ti
delizierai per tutta l'eternità. Ma, figlia, ancora non sei
nella patria, perciò va', fortificata dalla Mia grazia e
combatti per il Mio regno nelle anime umane, combatti come figlia dei
Re e ricordati che i giorni dell'esilio passeranno presto e con essi
la possibilità di acquistare meriti per il cielo. Figlia Mia,
da te Mi aspetto un gran numero di anime, che glorificheranno la Mia
Misericordia per tutta l'eternità. Figlia Mia, per rispondere
degnamente alla Mia chiamata, riceviMi ogni giorno nella santa
Comunione: essa ti darà la forza...».
-L'anima:Gesù, non lasciarmi sola nella sofferenza; Tu,
Signore, sai quanto sono debole, sono un abisso di miseria, sono il
nulla stesso. Perciò che c'è di strano se mi lasci sola
e cado? Sono come un lattante, Signore, non so cavarmela da sola,
però nonostante ogni abbandono, ho fiducia anche in contrasto
coi miei sentimenti; ho fiducia e mi trasformo tutta in fiducia,
talvolta, nonostante quello che sento in contrario dentro di me. Non
diminuire affatto le mie pene, ma dammi la forza di sopportane. Fa'
di me quello che vuoi, o Signore, dammi solo la grazia di saperTi
amare in ogni caso e in ogni circostanza. Non ridurre, Signore, il
calice dell'amarezza, ma dammi la forza di berlo fino all'ultima
goccia. O Signore, talvolta m'innazzl fino allo splendore delle
visioni e poi mi sprofondi di nuovo in una notte buia e nell'abisso
del mio nulla e l'anima si sente quasi sola nel mezzo di un gran
deserto... Tuttavia al di sopra di tutto confido in Te, o Gesù,
poiché sei immutabile. La mia disposizione d'animo è
mutevole, Tu invece sei sempre lo stesso, pieno di Misericordia.
O
Gesù, fonte della vita, santificami! Mia forza, fortificami! O
mio Capo supremo, combatti per me! Unica luce della mia anima,
illuminami! Mio Maestro, guidami! Mi affido a Te come un lattante
all'amore della propria mamma. Anche se tutto congiurasse contro di
me ed anche se venisse a mancarmi la terra sotto i piedi, rimarrei
tranquilla accanto al Tuo Cuore. Tu sei per me la più tenera
delle madri e sorpassi tutte le madri. Ti canterò il mio
dolore col silenzio e Tu mi comprenderai oltre ogni mio modo di
esprimermi...
Fonte:http://medjugorje.altervista.org/doc/vitacristiana//02-dialogoconunanima.php
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