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martedì 22 settembre 2015

Mi appassionai alla cartomanzia, alla new age, ma poi Dio ha avuto pietà di me


Dopo anni trascorsi tra le più disparate discipline orientali ed esoteriche, ho deciso di testimoniare contro di esse. Credo che attualmente vi sia in atto un vero e proprio attacco nei confronti della religione cristiana, ma soprattutto nei confronti della nostra intelligenza e dignità di esseri umani

Carissima Annalisa,
sono felice tu abbia deciso di confrontare la tua esperienza di conversione con la mia, entrambi proveniamo dalla New Age e sono sicuro che tanti lettori gioveranno della lettura di questa intervista.
Il nostro percorso attraverso queste discipline ci ha fatto comprendere come esse ci allontanino dalla grazia di Dio e quanti inganni e pericoli si nascondano dietro di esse.
La mia intenzione è quella di confrontarci con le seguenti domande, allo scopo di mettere in luce proprio questa azione subdola e ingannatrice del demonio.
 

DOMANDA: Per iniziare analizziamo le esperienze fatte prima di tornare a Gesù. Che tipo di discipline e falsi profeti hai seguito prima della conversione e in che modo ritieni che ti abbiano allontanato da Dio?
 
LASS: Io avevo ricevuto una formazione cattolica fin da bambino, frequentavo la Chiesa ed ero molto credente. Ad un certo punto della mia vita ha iniziato a risvegliarsi in me una forte curiosità nei confronti di tutto ciò che appartiene all’occultismo e all’esoterismo.
Ho iniziato con la semplice meditazione buddhista tibetana, poi una escalation: Reiki, Shiatsu, Sciamanesimo, Sai Baba, Mata Amritanandamayi (in arte “Amma”, la “santa” che abbraccia). Ero arrivato a professarmi induista e rifiutavo la Chiesa e i Sacramenti ritenendoli superflui. Quando mia madre mi chiedeva di andare a Messa almeno durante le feste comandate, io con sdegno le rispondevo che la “mia Messa” era in casa, cioè la meditazione che facevo davanti ad un altarino allestito in camera per adorare e venerare i miei santoni induisti. Posso affermare con sicurezza che proprio tali pratiche, apparentemente innoque e presentate come strade che conducono a Dio, hanno finito per farmi perdere la frequenza ai Sacramenti e mi hanno portato ad accettare passivamente il mondo degli spiriti e varie forme di idolatria, come l’adorazione di divinità induiste, presunti “spiriti guida” e maestri di vita, ai quali inginocchiarsi e dedicare pratiche devozionali.
Per grazia di Dio non ho mai smesso di amare la Madonna e credo che proprio i pellegrinaggi a Lourdes prima e a Medjugorje poi mi abbiano protetto e riportato a Dio. Ricordo infatti che durante il periodo new age non ero mai sazio, cercavo continuamente nuove esperienze e nessuna di esse mi appagava, sentivo una forza invisibile che mi bloccava e mi impediva di “sconfinare” nel mondo occulto che tanto desideravo esplorare. Adesso riconosco che quella forza invisibile altri non erano che la Madonna e il mio Angelo Custode.

ANNALISA COLZI: Sono cresciuta in una famiglia lontana dalla fede cattolica. La classica famiglia battezzata ma non praticante che dice di credere ma non è interessata alla vita di Chiesa. Intorno ai 20 anni ho iniziato ad interessarmi di spiritismo. Leggevo tanti libri sull’argomento ed ero sempre più affascinata da questo mondo, tanto che stavo pensando di recarmi da uno dei più grandi medium di Roma. Ripiegai, invece, da una medium mediocre dove andai, grazie a Dio, una sola volta. Mi appassionai alla cartomanzia, alla new age e ogni cosa circondasse questo mondo. Uno dei miei desideri era recarmi in India da Sai Baba.
Mi recavo spesso da una signora che “toglie” il malocchio senza prendere soldi (ma le offerte le prendeva eccome) e che mi aveva “donato” un sacchettino rosso. Alla fine la mia vita era immersa talmente nella disperazione che decisi di telefonare ad un mago vero e proprio… ma Dio ha avuto pietà di me e mi ha tratto in salvo prima che finissi nel tranello delle false guarigioni.
 

DOMANDA: Quando praticavi queste discipline hai mai intuito che esse volevano condurti in modo subdolo lontano da Dio?
 

LASS: C’è un episodio che ricordo in particolare e che conferma la domanda: poco dopo aver iniziato il mio cammino new age, ho conosciuto una persona che si dichiarava maestro spirituale nonchè channeler (contattava e comunicava regolarmente con diverse entità non meglio precisate) il quale esercitava su di me un fascino ed un’ammirazione molto forte. Costui spingeva molto affinchè anche io divenissi seguace del suo maestro, ossia il noto santone Sai Baba, con il quale lui comunicava e che gli diceva come comportarsi nei miei confronti. Una volta questa persona mi ha mostrato un quadro di Sai Baba (anni dopo ho scoperto che in quell’immagine Sai Baba non faceva altro che scimmiottare la celebre immagine di Gesù Misericordioso di Santa Faustina Kowalska) e dopo avermi detto che in quell’immagine si vedeva “la meravigliosa aura” del presunto maestro (il quale indossava un abito bianco proprio come Gesù, ma aveva al contrario un aspetto terrificante) ha preteso che mi inginocchiassi per adorarlo. Dopo la mia conversione, ripensando a questo episodio, ho compreso quanto Satana desidera essere adorato e quanto odio provi verso Dio al punto da volersi sostituire a Lui.
ANNALISA COLZI: No, non l’ho mai intuito. Non ho mai avuto questa consapevolezza, anzi a me sembrava tutto normale. C’è da dire che la mia formazione religiosa era inesistente e quindi incapace di discernere bene e male.
 

DOMANDA: Durante la pratica di queste discipline new age ti è capitato di provare sulla tua pelle la presenza tangibile di forze occulte?
 

LASS: Come già detto prima, credo che la Madonna e l’Angelo Custode abbiano sempre limitato i miei “sconfinamenti” nell’occulto, ma ho letto tante testimonianze di persone che attraverso tali pratiche hanno aperto la porta a vessazioni o in rari casi a possessioni diaboliche. Ma Dio oltre a preservarci e proteggerci spesso ci mostra anche l’altra faccia della medaglia per farci capire chi è il “finto amico”. Durante alcune pratiche sciamaniche ho veduto entità non meglio precisate legate alla natura e durante la pratica del Reiki ricordo che il mio povero gatto aveva avuto una crisi epilettica. Quando meditavo da solo nella mia stanza mi capitava di udire rumori tutto intorno, adesso in quella stessa stanza recito il Santo Rosario e quei rumori non li ho mai più uditi.
Negli ultimi tempi della mia pratica new age avevo raggiunto una certa familiarità con il viaggio astrale (le cosiddette “Out of body experiences, in gergo OBE) e durante uno di questi, in cui avevo desiderato incontrare una dei falsi profeti che seguivo, ho assistito a quella che era probabilmente la sua reale identità (questo è solo un mio parere, ma dentro di me sono convinto che sia cosi’): un essere mostruoso con gli occhi affamati di sangue, l’opposto dell’immagine che tale maestra spirituale voleva proiettare e che continua a dare pubblicamente.

ANNALISA COLZI: Io sono nata nel 1962 e la mia conversione risale alla fine del 1991, quindi il movimento new age, da cui ero molto affascinata, era all’inizio. Il reiki, per esempio, non esisteva ancora e così altre discipline che sono in gran voga adesso. Mi concentravo molto sullo spiritismo e questo apriva le porte a forse oscure. Ho avuto alcune esperienze negative, anche se non eclatanti. Molte volte avevo l’impressione che vi fossero presenze, risvegli improvvisi nel cuore della notte dovuti a forti rumori ecc…
 

DOMANDA: In che modo ritieni che le forze del male agiscano nell’epoca attuale (ad esempio nel campo dei media, della tv, della musica) per sviare l’umanità e allontanarla dal disegno originario di Dio?
 

LASS: Il mondo della musica mi tocca da vicino, ho studiato musica fin da giovanissimo e ricordo nitidamente come il male mi abbia intenzionalmente fatto allontanare dalla musica classica (quella volta studiavo la chitarra classica e intendevo diplomarmi al conservatorio), per portarmi verso le passioni sensuali delle pratiche orientali e facendomi sprecare un talento che probabilmente Dio avrebbe utilizzato per servirsi di me attraverso la musica. A conferma di ciò, subito dopo la conversione, è riemersa in me la passione per la musica classica, ho ripreso gli studi ed attualmente il Signore mi chiama a servirlo proprio attraverso questo mezzo.
Recentemente mi è capitato di conoscere una persona che purtroppo ha il brutto vizio di bestemmiare e che odia la religione cristiana e la Chiesa. In seguito questa persona mi ha confidato di ascoltare frequentemente il gruppo thrash metal degli “Slayer” (il quale si è autodichiarato in più occasioni satanista) e non mi sorprende pertanto che tali individui abbiano potuto condizionare passivamente, con la loro musica aggressiva e i loro testi satanici, la mente di questa povera persona. Purtroppo questà realtà è tanto diffusa quanto sottovalutata nel mondo della musica, credo sia necessario pregare tanto per le povere anime (in gran parte giovanissime) vessate da questo tipo di musica.

ANNALISA COLZI: Sicuramente satana utilizza il mondo dei media (giornali, internet, televisione, cartoni animati, cantanti ecc…) per rovinare le anime. Da questi mezzi passa un veleno continuo, e che è iniziato diversi anni fa, capace di cambiare la mentalità delle persone. La musica, poi, è uno dei veicoli più pericolosi di cui satana si serve. Non solo il metal serve da diffusore malefico ma anche cantanti pop, apparentemente più innocui ma che divulgano messaggi negativi, come Rhianna, Lady Gaga, kate Perry… E che dire del Rap? L’80 per cento e forse più di canzoni rap contiene riferimenti a droga, alcool, sesso, violenza allo stato puro. Satana è stato molto furbo ed è riuscito a fregarci facendoci credere che, in fondo, sono solo dei cantanti.
 

DOMANDA: Entrambi portate avanti la vostra battaglia contro il male attraverso la rete internet, vi è capitato di ricevere attacchi?
 

LASS: Gli attacchi sono continui, soprattutto da parte dei seguaci di vari santoni orientali che ho messo allo scoperto nei miei articoli. Questi ultimi predicano la pace e il rispetto delle religioni, ma aldilà del loro finto buonismo non esitano ad insultare con aggressività e cattiveria. Ricevo quasi quotidianamente messaggi di utenti che non hanno problemi a dichiarare il loro odio verso la Chiesa (tirando in ballo le crociate e la santa inquisizione ad infinitum) e verso il Dio cristiano che sarebbe, secondo loro, un Dio inventato da noi.
Secondo loro i veri Dei sarebbero questi santoni orientali, non importa quanto si arricchiscano alle loro spalle e quanto li allontanino dai Sacramenti, solo loro meriterebbero adorazione e servitù totale.

ANNALISA COLZI: Non ricevo attacchi eccessivi, anzi molti mi ringraziano per le informazioni che dono loro.
 

DOMANDA: Cosa vorreste dire oggi, alla luce della vostra conversione, a coloro che seguono queste pratiche new age e credono di non fare nulla di male?
 

LASS: Gli direi di aprire gli occhi per un attimo e guardarè aldilà dei valori che gli sono stati inculcati passivamente come il karma, il vegetarianismo o la reincarnazione.
Gli direi di rileggere almeno per una sera la Bibbia, di considerare che non è un semplice libro, ma la parola viva di Dio dettata ai profeti, dove quelle stesse pratiche sono condannate perchè in abominio al Signore.
Gli sussurrerei all’orecchio: prova anche solo per un breve periodo a dare fiducia a Dio, segui i suoi insegnamenti, ritorna ai Sacramenti e sperimenta la presenza e l’amore del Dio vivo che si manifesta nella tua vita e non quella di un idolo che pretende con l’inganno di essere adorato. Dopo sceglierai tu la strada da percorrere, ma sono certo che una volta sperimentata la presenza di Gesù non lo abbandonerai mai più.
E se proprio non riesci a ritornare da Lui allora fai come me: vai in pellegrinaggio in un qualsiasi santuario mariano semplicemente per motivi turistici e poi…torna a casa convertito.

ANNALISA COLZI: Gli direi di lasciarsi sconvolgere dall’amore di un Dio che si è fatto carne invitandolo ad andare a Medjugorje!
 


Fonte:http://www.veniteadme.org/storie-conversione-intervista-doppia-annalisa-colzi/

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1 commento:

  1. Cristo convertiva le masse perchè la bellezza del suo messaggio toccava il cuore delle persone, le illuminava. La gente percepiva che al cuore del suo messaggio vi era un amore universale che dava un senso all’esistenza, qualcosa di meraviglioso, di arricchente.
    La concezione religiosa di Annalisa Colzi è tutta incentrata su una continua ricerca del demonio in tutto quello che ci circonda, in continui anatemi lanciati contro questo o contro quello, è un messaggio di paura, aggressivo, poco caritatevole, mai autocritico (Annalisa non riconosce mai di aver usato un tono sbagliato, o di aver preso una cantonata, mai, sono sempre gli altri ad avere torto, come se lei fosse una specie di papessa, auto-elettasi tale). Per carità, molto spesso le sue analisi evidenziano oggettivamente i segni della corruzione della società. Ma nella sua foga da moderna inquisitrice travolge tutto, getta veleno su tutto (anche su quello che spesso dovrebbe solo far sorridere) e manca, grossolamente, il cuore del messaggio cristiano, un messaggio, appunto, d’amore. Tale è la sua ossessione del demonio che spesso equivoca i comportamenti altrui, vi attribuisce significati che non stanno nè in cielo nè in terra, ma soprattutto lancia gravi accuse per le quali ha nè strumenti per articolare le sue teorie nè le prove per supportare le sue accuse.,
    Più volte le ho fatto notare, ad esempio, la sua mancanza di carità nei confronti degli immigrati o dei credenti di altre religioni. Tutto inutile. Annalisa da la sua piena approvazione a pagine Facebook come “L’Europa è Cristiana, non Musulmana’, in cui si invita a sbattere fuori dall’Europa, a pedate, i fratelli musulmani.
    Questi toni, questo atteggiamento arrogante, mai umile, mai auto-critico, questo continuo ergersi a unica detentrice della verità rivelata, sono all’opposto del vero significato del messaggio cristiano e finiscono col fare un gran danno verso quei gruppi di fedeli più semplici e meno istruiti, per i quali è facile vedere “il demonio” in tutto quello che non capiscono e con cui non hanno familiarità.
    Se questo è il risultato della conversione della signora Colzi io mi domando dove siano, nella sua vita, l’umiltà e la carità cristiana.

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