PERCHE’ MARIA E’ VENUTA? - Eco di Medjugorje nr.51
Marija Dugandzic spiega la luminosa via di Maria a un gruppo (23.12.87)
Marija Dugandzic, 21 anni è
la ragazza che meglio sembra trasmettere lo spirito di Maria
assorbito nel gruppo di preghiera, per un dono speciale di
comunicazione e per la miglior conoscenza della nostra lingua. Il suo
parlare profondo manifesta la rara maturità raggiunta dal
gruppo nelle vie dello spirito.
LA MADONNA E’ VENUTA PER INSEGNARCI A PREGARE
1. PREGARE E’ INCONTRARE DIO
D. Ci racconti qualche cosa del vostro gruppo di preghiera?
R. Più che della nostra storia, penso sia cosa più
utile fermarsi su argomenti più importanti. Perché la
Madonna è venuta? Dalla mia esperienza posso dire che la
Madonna è venuta per richiamarci e ricordarci che siamo figli
di Dio e siamo immagine di Dio di fronte al mondo reso brutto
dall'umanità. La Madonna ci ha indicato una strada da
percorrere molto difficile, ne se ci abbandoniamo veramente a Lei e
al Signore, tutto diventa più facile. Dipende da noi: se ci
affidiamo al Signore e non alla nostra forza (perché noi siamo
niente, siamo zero) sentiamo subito il desiderio di cambiare la
nostra vita. Quando una voce ci dice che non è possibile
seguire la strada suggeritaci dalla Madonna, è proprio allora
che dobbiamo affidarci al Signore: il Signore ci guida e manifesta la
sua potenza proprio nella nostra dolcezza. Alcuni nel nostro gruppo
hanno avuto paura proprio di iniziare, tanto da non riuscirci, o
perché dicevano- era troppo tardi, ecc. Ma è proprio li
il momento in cui Dio vuole lavorare. Occorre tanto pregare e solo
pregare! In tutti i messaggi la Madonna parla di Preghiera e solo di
preghiera. Qualche volta il messaggio sembra non dirci nulla di
nuovo, sempre quello, ci saremmo aspettati un messaggio diverso... Se
la Madonna insiste significa che la cosa più importante è
davvero la preghiera. Ma non la preghiera a Dio come richiesta di
qualche cosa ma preghiera come incontro con Dio.
In passato,
durante la preghiera, Dio ci sembrava essere sulle nuvole, lontano;
lo pregavo quando le nostre forze non ce la facevano, o eravamo
afflitti o gli altri non erano stati capaci di accontentarci e allora
chiamavano Lui per ultimo! Sì, era un Dio proprio fuori dalla
vita.
2. DARE TEMPO A DIO. NON SI PUO’ SENTIRE DIO NELLA FRETTA
La Madonna ci ha fatto capire questo: il Signore è presente
in noi nella nostra vita; facciano parte di Lui. Noi siamo lui! Ecco
allora occorre, per uscire dal proprio io umano, dalla nostra natura,
la PREGHIERA!
Ci ha detto di dare tempo a Dio. Non si può
pregare in fretta, tanto per pregare... La Madonna ci dice che Dio si
incontra quando ci abbandoniamo a Lui totalmente, quando gli apriamo
il cuore. Poi la Madonna ci ha invitato alla preghiera spontanea
durante la quale uno liberamente può sorridere o piangere per
essere davanti a Lui proprio cose si è.
Ecco allora che la
tua vita e la tua preghiera non è più un incontro un
Dio distante, in lontananza.., con un Signore che deve venire giù
ed essere sempre pronto ad ogni chiaieta... no! La Madonna ci ha
fatto capire che DIO è PADRE AMICO FRETELLO TUTTO.
3. NECESSITA’ DI RITIRARSI. CHE COSA DIRE A DIO?
Sempre la Madonna ci raccomanda di lasciare il tempo per Iddio.
Dio non si può capire, non si può sentire nella fretta.
Per questo tutti noi abbiamo bisogno di isolarci e lasciare qualche
volta le nostre cose care, andare via, lasciare la nostra vita
quotidiana (da qui si comprendono i motivi del loro ritiro di 5 mesi,
n.d.r.). Non è che il Signore non ci parla: è che ci
parla solo nella pace e altrove non lo possiamo sentire.
La
Madonna ci ha detto che prima di un incontro con Dio dobbiamo
purificarci, chiedere perdono a Dio delle nostre colpe e chiedere
perdono ai fratelli. Ogni volta che si inizia una preghiera è
necessario questo atto di umiltà. Se nella preghiera non
sentiamo il Signore o dubitiamo di Lui che ci senta o che ci ascolti,
ciò è dovuto perché non abbiamo chiesto davvero
perdono all’inizio. Poi debbo raccogliermi, stare davanti a
Lui. Poi chiedo a Dio che mi illumini per farmi capire se quello che
sto chiederGli è una cosa che piace solo a me o è pure
quello che Lui vuole. Quindi il primo passo è pormi davanti a
Dio per accettare la sua volontà. Poi sento le intenzioni, le
preghiere per gli altri. Sì, noi mettiamo le nostre intenzioni
ma sempre secondo la Sua volontà. Se ci affidiamo alla Sua
volontà resterò serena anche quando le mie intenzioni
sono andate a rovescio. Se non vengo esaudito non diventerò
triste perché la Sua volontà è per la mia
salvezza. Tante volte ci attacchiamo alle cose materiali che ci fanno
comodo; non sappiano vedere oltre i nostri orizzonti, tutto è
chiuso da questo mondo; anche noi cristiani diciamo “dall’aldilà
nessuno è tornato... chissà che ci sarà lassù?!”
La Madonna ci fa capire questo: la vita eterna non incomincia lassù,
ma comincia qui, nella nostra vita.
4. ACCOGLIERE SUBITO LA GRAZIA DI DIO PER NON DANNARSI
Voi avrete letto di sicuro quando la Madonna ha mostrato a Mirjana
tante anime che vanno in Purgatorio, tante che vanno all’inferno
e poche che vanno direttamente in Paradiso. Mirijana ha detto: “Ma,
Signora, come è possibile ??? Come è possibile che Dio
lasci andare tante anime all'inferno?” Poi Mirjana ha avuto
paura e si è messa a piangere. Ma la Madonna ha risposto che
tutte queste anime si dannano volendolo da sole, proprio perché
nella loro vita son vissute volendo l’inferno; non non sentendo
Dio, non hanno sentito il bisogno di Dio, cosicché hanno perso
la grazia e la possibilità di chiedere a Lui perdono
nell'ultimo istante della loro vita. Invece se uno durante la vita ha
desiderato la grazia che Dio vuole dare a tutti (ma non tutti la
vogliono), il Paradiso gli è iniziato già in questa
vita. Anche coloro che sbagliano in buona fede, che hanno buone
intenzioni, cercano Dio e sicuro andranno in Paradiso.
Di fronte a
troppe anime disinteressate della Chiesa e di Dio, anime che vivono
con l’inferno nel cuore, noi dobbiamo pregare tanto per loro!
La Madonna ci ha detto che possiamo dare in aiuto a loro con la
nostra preghiera e poi col digiuno, col fare sacrifici.
Ritornando
alla preghiera, dobbiamo dire che questa è tanto importante,
necessaria quanto lo è il cibo per il nutrimento della vita
fisica. Ma dire è necessaria la preghiera potrebbe sembrare
monotono. Ma non è così. Si incontrano persone che
dicono “io ho pregato per tutta la vita e Lui non ml ascolta
mai”... questo è successo perché il Signore lo
lasci e senti lontano. Non hai mai permesso che il Signore ti
parlasse, perché hai parlato sempre e solo tu, cosicché
se Dio ti avesse esaudito tu avresti usato male i doni. Poi la
Madonna raccomanda tanta costanza nella preghiera, nel digiuno,
costanza nell’offrire a Dio piccole cose, senza mai
scoraggiarsi se non riusciamo a fare grandi cose. Non puoi
programmare di fare nella vita grandi cose o niente.
5. DIGIUNO DAL PECCATO E DIGIUNO DAL CIBO
Il digiuno deve essere sempre accompagnato dalla preghiera. Non
iniziare mai a farlo solo per entusiasmo. Conosco delle persone che
dopo due anni di digiuno mi dicono che non ne possono più:
questo succede perché erano presi solo dal formalismo. Anche a
noi succede che certe volte sopporto fisicamente il digiuno e altre
no. E allora se non ne la sento, debbo prendere un po di frutta:
occorre essere liberi dalle formalità. Il primo digiuno
richiesto dalla Madonna è vivere senza peccato. E’
difficile, ma almeno dobbiamo sforzarci di controllare di più
il nostro comportamento.
Il secondo digiuno è quello dal
cibo. Tuttavia a Dio non piace se noi digiuniamo solo fisicamente
(col cibo) e non cerchiamo di correggerci neanche di un millimetro
nella nostra vita orale. Prima di tutto allora ci dobbiamo privare
delle cose che conducono al male. Dobbiamo lavorare tanto per
cambiare il nostro carattere che noi riconosciamo difettoso, me non
abbiano il coraggio di iniziare a cambiarlo. Nella nostra poca voglia
di correggerci dobbiamo ricorrere alla preghiera: "Signore,
fammi capire dove io sbaglio, ciò che mi porta al male, fammi
uscire da questa situazione”. Allora la preghiera è
sempre necessaria in ogni digiuno e in ogni rinuncia.
6. INCONTRARE IL POVERO PRIMA COL CUORE, POI CON L’ELEMOSINA
Altro nostro difetto è credere troppo in noi stessi,
sentirci tanto importanti che senza di noi non si può fare
nulla. Con la preghiera bisogna convincerci che Dio sta con me, che è
il Signore che mi manda, che da solo non posso fare niente. Tante
volte il Signore rende vano il nostro lavoro perché abbiamo
voluto fare da soli; il Signore cambia le cose se erano frutto del
nostro egoismo.’ Egli chiede sempre questa apertura di fede. Se
ci apriamo e lo lasciamo fare tutto avviene secondo il suo
disegno.
Anche in vista di una buona azione è tanto
importante pregare. Signore aiutami a capire se questa buona azione
che io mi impegno a fare è davvero un bene”. Infatti la
Madonna spesso ci ha corretti rimproverandoci che facciano del bene
per essere importanti, per farci vedere, come quelli del Vangelo che
facevano l'elemosina per farsi notare. Dl fronte ad un povero che
chiede elemosina siamo subito portati a fare l’offerta. Ma con
una breve preghiera potevo capire che oltre l’offerta dovremo
incontrare.. quella persona, parlarci, fare capire al povero che è
importante di fronte a Dio anche se si sente ultimo: lo dobbiamo
prima incontrare con il cuore e poi con l’elemosina. In questo
modo il povero non non viene umiliato: l'uomo non vive solo di cibo e
di vestito. E’ più facile.
Fonte:http://it.medjugorje.altervista.org/doc/altri_doc_medjugorje//34-dugandzic.php
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