Le uniche notizie di cui disponiamo sulla morte, resurrezione ed Assunzione di Maria provengono dai testi apocrifi e dagli scritti dei Padri della Chiesa. E’ probabile che Maria sia morta ai tempi della guerra giudaica, fra il 66 ed il 70 d.C., quando, durante l’assedio di Gerusalemme, i cristiani si rifugiarono al di là del Giordano: è infatti poco probabile che San Giovanni fosse partito per l’Asia minore lasciandola sola. Gli scritti apocrifi narrano che quando nostro Signore Gesù Cristo decise di avere per sempre accanto a sé sua Madre, inviò l’arcangelo Gabriele perché le manifestasse questo desiderio, rivelandole il giorno del trapasso. Una volta apparso l’angelo a Maria, questi le disse: “Questo dice tuo Figlio: è ora che mia madre sia sempre con me, non ti sconvolgere per tutto ciò, perché passi alla vita eterna”. La Madre santa esultò, tuttavia espresse il desiderio di rivedere gli apostoli. Il messaggero di Dio gli rispose: “Verranno a te, canteranno degli inni al tuo cospetto e faranno i tuoi funerali”.
Ella, allora, salì sul monte degli Ulivi, là dove era sua consuetudine raccogliersi in preghiera e, mentre saliva, gli alberi abbassavano miracolosamente le loro cime, come se fossero vivi e umani ed intendessero venerare in tal modo la Signora del mondo. Compiuta la sua preghiera dinanzi a Dio, la Vergine ridiscese a casa, si apprestò a preparare il suo letto funebre, ed attese.
Intanto, nel cielo apparvero delle nubi, che avevano trasportato da ogni dove tutti gli Apostoli, tranne Tommaso, che arrivò solo tre giorni dopo, e li posarono davanti alla casa di Giovanni nel Getsemani, ove abitava anche Maria. La Chiesa tutta, da tutte le parti del mondo, si riunì nella città di Davide attorno alla sua Santa Madre. Lei li consolò, li benedisse, pregò per la pace del mondo, e morì. Gli apostoli la seppellirono nel Getsemani. Dopo tre giorni, all’arrivo di Tommaso, questi volle vedere la tomba di Maria, per venerarne il corpo, ma una volta aperto il sepolcro vi trovarono soltanto dei fiori. La Chiesa, quindi, maturò ben presto l’intuizione secondo cui il corpo di Maria è per grazia di Dio “consustanziale” a quello del Figlio, non era pertanto possibile che questi fosse rimasto prigioniero della morte. Così, al Dio fatto uomo corrisponde l’uomo deificato, e il primo essere umano presente, anima e corpo, nella gloria divina è la “Donna vestita di sole” di cui parla l’Apocalisse.
Il corpo di lei che aveva accolto Dio, accompagnato fuori casa e compianto tra canti d'angeli e d'apostoli, fu deposto in un tumulo nel Getsemani; in detto luogo il canto e gli inni degli angeli continuarono a risuonare senza sosta per tre giorni. Dopo il terzo, cessati i cori angelici, gli Apostoli presenti, poiché era mancato uno di essi (l'assente Tommaso), ed era giunto anche lui dopo quel terzo giorno e desiderava adorare il corpo che aveva accolto in sé Dio, aprirono il tumulo. E non riuscirono assolutamente a trovare il gloriosissimo corpo, cosicché, dopo avervi reperito solo le sue vesti funebri buttate lì ed intrise dell'ineffabile profumo che da esse promanava, riassicurarono il tumulo. (Giovanni Damasceno, Secondo Encomio alla veneratissima Dormizione della Deipara, 18)
Fonte: http://www.reginamundi.info/icone/dormizione.asp
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