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lunedì 3 agosto 2015

LA VEGGENTE VICKA DI MEDJUGORJE PARLA AI GIOVANI E ALLE FAMIGLIE




intervista a Vicka condotta da Padre Livio a Medjugorje il 3.8.98 in diretta con Radio


Padre Livio: Innanzitutto un caro saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Maria. Siamo qui a Medjugorje durante il Festival dei giovani. E' la prima volta che vi partecipo e posso dire che si tratta di una esperienza straordinaria. Sono conve­nuti una decina di migliaia di giovani da ogni parte del mondo, per ascoltare i messaggi della Regina della pace. C'è molta fede e un entusiasmo che contagia anche noi adulti. Si distinguono i giovani dell'Est europeo, ma ci sono anche molti italiani e un bel gruppetto che frequenta la catechesi giova­nile di Radio Maria. Il programma è molto intenso. Siamo impegnati dal mattino fino a notte inoltrata, soprattutto negli incontri di preghiera. Penso che la Madonna sia molto contenta di tutta questa gio­ventù che fa bene sperare per il futuro. Ora lascio il microfono a Vicka perché possa trasmettere a tanta gente in ascolto i messaggi della Madonna.
Vicka: Un grande saluto a tutti gli ascoltato­ri di Radio Maria. Sono contenta di questa possibi­lità, di questo dono che Padre Livio sta qui con me e possiamo trascorrere insieme qualche giorno. Ma sono ancora più contenta di poter trasmettere con tutto il cuore i messaggi che la Madonna dà a me e che io posso donare a tutti voi. I messaggi principali che la Madonna dà a tutti sono: la preghiera, la pace, la conversione, la Confessione e il digiuno. La Madonna ci racco­manda di recitare ogni giorno le tre corone del santo Rosario, i misteri gaudiosi, dolorosi e glorio­si. Ci invita anche a fare il digiuno, solo a pane e acqua due volte alla settimana, il mercoledì e il venerdì. In modo particolare ci raccomanda di pre­gare per avere una forte Fede.

LA PREGIIIERA DEL CUORE
Quando la Madonna ci invita alla preghiera, Lei non ci chiede di pregare solo con le parole e con la bocca, ma vuole che ci sforziamo di aprire un po' ogni giorno il nostro cuore, in modo tale che, arrivando a pregare col cuore, la preghiera diventi per noi una gioia. A questo riguardo la Madonna ha portato un bellissimo esempio. Tutti voi, dice, avete nelle vostre case un vaso di fiori che bagnate ogni gior­no con qualche goccia d'acqua. Voi vedete come questo fiore cresce pian piano fino a formare una bella rosa. La stessa cose accade per il nostro cuore. Se noi ogni giorno nutriamo il nostro cuore con qualche preghiera, allora esso cresce e si apre come un fiore. Ma se per alcuni giorni noi trascu­riamo di dare acqua, vediamo come il fiore appas­sisce e muore. Lo stesso avviene per il nostro cuore, quando manca la preghiera. La Madonna dice che noi, quando è il momento della preghiera, tante volte troviamo delle scuse dicendo: "Sono stanco. Ora non mi sento di pregare. Lo farò domani". Ma il giorno dopo rimandiamo ancora e così ci distacchiamo dalla preghiera e il nostro cuore si allontana da Dio. La Madonna ci vuol far comprendere che, come un fiore non può vivere senz'acqua, cosi noi non possiamo vivere senza la Grazia di Dio che ci viene dalla preghiera. La preghiera del cuore, dice ancora la Madonna, non è qualcosa che si impara studiando o leggendo i libri, ma la si apprende vivendola e facendo ogni giorno qualche passo in avanti.

IL DIGIUNO A PANE E ACQUA
La Madonna ci invita, poi, al digiuno due volte alla settimana. Però, se una persona è malata, non è necessario che faccia il digiuno a pane e acqua, ma basta che offra un piccolo sacrificio, rinunciando a qualcosa che le piace di più. Se, invece, una persona sta bene, ma ha paura a digiu­nare perché sente qualche piccolo disagio fisico, allora la Madonna dice che, se il digiuno viene fatto con grande amore verso Dio e verso di Lei, le difficoltà vengono facilmente superate. Ciò che manca è la nostra forte volontà.

LA CONVERSIONE TOTALE
Poi, la Madonna ci invita ad una conversio­ne totale. Lei afferma che tutti noi, quando abbia­mo dei problemi, delle malattie o ci troviamo in mezzo alle difficoltà, pensiamo subito che lei e Gesù sono lontani da noi. “No, cari figli, - dice - noi siamo sempre vicini a voi! Solo aprite il vostro cuore; così potrete vedere quanto noi vi amiamo”. La Madonna ci invita anche a fare dei pic­coli sacrifici, ma ciò che la rende più contenta è quando noi rinunciamo al male e lasciamo una vita di peccato. La Madonna poi ci dona la sua pace e il suo amore. "Ma voi - dice - portateli alle vostre famiglie, ai vostri amici e conoscenti!". Lei ci benedice e prega per tutti noi.

CONTRO SATANA IL ROSARIO IN MANO
La Madonna dice anche che Le farebbe par­ticolarmente piacere se nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie pregassimo insieme il Santo Rosario. In modo speciale è contenta quando i genitori pregano con i figli e i figli con i genitori. Quando sono così uniti in preghiera satana non può fare loro del male. La Madonna vuole inoltre renderci consa­pevoli che satana opera instancabilmente, disto­gliendoci dalla preghiera e turbando la nostra pace. Per questo ci esorta ad essere perseveranti nella preghiera. "La più forte arma contro satana - dice - é il Rosario in mano". Ci raccomanda anche di portare su di noi qualcosa di benedetto, una picco­la croce o una medaglietta, in modo tale che sia un segno contro satana che noi le apparteniamo.

LA MESSA È IL MOMENTO PIU’ SANTO
La Madonna ci raccomanda in modo parti­colare di mettere la S. Messa al primo posto. Essa infatti, è il momento più importante e più santo, perché Gesù viene vivo in mezzo a noi e noi lo accogliamo nel nostro cuore. Lei ci esorta ad anda­re a riceverlo senza paura, preparandoci ad acco­glierlo degnamente e con amore.

LA CONFESSIONE UNA VOLTA AL MESE
La Madonna ci raccomanda anche di acco­starci alla Confessione una volta al mese e poi secondo le necessità di ognuno. Ma non possiamo limitarci alla Confessione dei peccati, per poi con­tinuare a vivere la stessa vita di prima. Dobbiamo, invece, impegnarci a cambiare e a diventare perso­ne nuove, chiedendo al sacerdote qualche consiglio per poter fare un passo avanti nel cammino spiri­tuale.

I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE MOLTO MOLTO DIFFICILE
La Madonna è particolarmente preoccupa­ta per tutti i giovani del mondo, perché si trovano in una situazione molto, molto difficile, e noi pos­siamo aiutarli soltanto col nostro amore e con la preghiera fatta col cuore. "Cari giovani, - dice loro la Madonna - tutto ciò che il mondo d'oggi vi offre, passa e voi stessi potete vedere come satana approfitta del vostro tempo libero a suo vantaggio. Oggi - continua la Madonna - satana opera in modo particolare per deviare i giovani e per divi­dere le nostre famiglie." Per questo la Madonna, dopo aver dedicato un anno di preghiere per i gio­vani, ne ha chiesto un altro per i giovani e le fami­glie insieme.

ESSERE TESTIMONI E PORTATORI DELLA PACE
La Madonna ci ripete più volte che questi sono tempi di grande grazia, nei quali siamo chia­mati ad accogliere i suoi messaggi e a viverli. Lei ci invita ad essere i portatori della sua pace e del suo amore e a pregare per la pace nel mondo. Prima, però, dobbiamo conseguire la pace nel nostro cuore, realizzare la pace nelle nostre fami­glie e nelle nostre comunità e così, ricolmi di pace, possiamo pregare per la pace nel mondo. "Ma se voi - afferma la Madonna - pregate per la pace nel mondo e non avete la pace nel vostro cuore, questa preghiera non ha molto valore".

PREGARE PER LE INTENZIONI DELLA MADONNA
La Madonna in questo momento ci racco­manda di pregare di più, soprattutto per le sue intenzioni e i suoi piani e ci invita anche a prende­re in mano ogni giorno la Bibbia, a leggerne qual­che riga e poi a cercare di viverla nel corso della giornata. Ci raccomanda anche di pregare per il Santo Padre, i vescovi, i sacerdoti e per tutta la nostra Chiesa che ha bisogno delle nostre preghie­re. La Madonna in modo particolare in questo momento ci chiede di pregare per un suo piano che si deve realizzare e ci invita a pregare con lei per le sue intenzioni e ad aiutarla con le nostre preghiere. Ma la sua grande preoccupazione in questo momento sono i giovani e le famiglie.

L'ASPETTO DELLA MADONNA
Padre Livio: Grazie Vicka per questa pre­sentazione così chiara dei messaggi che la Madonna ti dà per noi. Sono tanti anni che ti sento e ho constatato che la tua sintesi degli insegna­menti della Madonna si arricchisce di anno in anno di qualcosa di nuovo che Lei ti dice. Anch'io ho notato come negli ultimi tempi la Regina della pace, soprattutto attraverso di te, mostra tutta la sua sollecitudine materna per i giovani, che sono spes­so allo sbando, e per le famiglie che si dividono. Ora, però, vorrei che tu ci parlassi un po' della Madonna nella sua persona, che tu incontri ogni giorno. Sappiamo che dal 25 Giugno del 1981 i ragazzi che vedono la Madonna sono sei. Mentre, però, ora Mirijana e Ivanka la vedono solo una volta all'anno, tu, Marija, Ivan e Jakov la vedete ogni giorno.
(Nota: l'attuale intervista ha avuto luogo il 3 Agosto 1998. Qualche settimana dopo, il 12 Settembre, Jakov ha avuto l'ultima apparizione quotidiana e ha ricevuto il decimo segreto. La Madonna gli ha detto che continuerà ad avere l'ap­parizione il giorno di Natale).

Ecco, Vicka, descri­vici come avviene l'apparizione.
Vicka: Sì, siamo in quattro che abbiamo ancora le apparizioni quotidiane, anche se a me qualche volta chiede come sacrificio una pausa, così come lei vuole e che io accetto con tutto il cuore.
(Nota: la Madonna in passato ha chiesto a Vicka quattro pause nelle apparizioni di quaranta giorni ognuna e nel 1998 altre due di quarantacin­que giorni).

Ecco, prima dell'apparizione della Madon­na si vedono tre lampi di luce, e questo è il segno che lei sta venendo. Appare con un vestito grigio, con un velo bianco, i capelli neri, gli occhi azzurri, posa i piedi su una nuvola grigia e intorno al capo ha dodici stelle. Nelle grandi festività, come ad esempio Natale e Pasqua, il giorno del suo com­pleanno (5 Agosto) o in occasione dell'anniversa­rio (25 Giugno) la Madonna viene con le vesti dorate.

LA MADONNA CON GESU’
Ogni volta, a Natale, la Madonna viene col piccolo Bambino in braccio, appena nato. Qualche anno fa, in occasione del Venerdì santo, la Madonna è apparsa con a fianco Gesù, flagellato, insanguina­to, incoronato di spine e ci ha detto: "Ho voluto mostrarvi quanto Gesù ha sofferto per tutti noi". proprio come una persona viva, così come faccia­mo noi. Però, tutto quello che finora vi ho detto è soltanto qualcosa di esteriore, perché la persona della Madonna non si può descrivere nella sua bel­lezza. La Madonna non può essere paragonata a una statua. Lei è proprio come una persona viva. Parla, risponde, canta così come facciamo noi e qualche volta sorride e perfino ride.

LA TENEREZZA E LA BELLEZZA DELLA MADONNA
La Madonna, in occasione del suo com­pleanno, oppure del nostro, ci abbraccia e ci bacia, proprio come una persona viva, così come facciamo noi. Però, finora tutto quello che vi ho detto è soltanto qualcosa di esteriore, perché la persona della madonna non si può descrivere nella sua bellezza. La Madonna non può essere paragonata a una statua. Lei è proprio come una persona viva. Parla, risponde, canta così come facciamo noi e qualche volta sorride e perfino ride.


GLI OCCIII E LA VOCE
Padre Livio: Gli occhi e la voce, anche qui fra noi uomini sulla terra, rivelano spesso l'interio­rità di una persona. Potresti dire qualcosa di più sugli occhi e sulla voce della Madonna?
Vicka: i suoi occhi sono sì azzurri, ma di un azzurro che qui in terra non esiste. Per descriverli possiamo dire solo che sono azzurri. La stessa cosa si può dire della sua voce. Non si può dire né che canti, né che parli...; tu la senti come una melodia che ti viene da lontano.

DURATA DELL'APPARIZIONE
Padre Livio: Ora l'apparizione dura general­mente fra i cinque e i dieci minuti. Nei primi anni durava di più, a volte anche oltre mezz'ora. Mi ricordo che una volta, mentre stavo recitando con te il Rosario nella stanza delle apparizioni della tua casa natìa, è venuta improvvisamente la Madonna e con mia grande meraviglia è rimasta quaranta­cinque minuti. Voi, veggenti, nel tempo dell'appa­rizione che cosa fate?
Vicka: Il tempo durante il quale la Madonna rimane dipende esclusivamente da lei. Però, quan­do siamo qui, fra noi, possiamo accorgerci quando passa mezz'ora o un'ora; nel momento dell'appari­zione è come se il tempo non esistesse. Ti trovi in una situazione che non si può spiegare, molto diversa dalla nostra, dove due minuti per noi sono tanti e solo dopo l'apparizione possiamo guardare quanto tempo è passato.

SVOLGIMENTO DELL'APPARIZIONE
Padre Livio: In tutto questo tempo che voi non potete misurare, che cosa fate voi e che cosa fa la Madonna? Come si svolge ordinariamente l'ap­parizione?
Vicka: Appena la Madonna viene, ci saluta sempre dicendo: "Sia lodato Gesù Cristo". Poi, tutto dipende da lei. Se lei incomincia a pregare, anche noi preghiamo, se lei parla, noi ascoltiamo, se ci fa delle raccomandazioni, noi le accogliamo, se ci chiede qualcosa, noi acconsentiamo. Tutto dipende da lei ed io mi limito ad ascoltare e a rac­comandare le persone o, quando ci fosse la possi­bilità, a fare delle richieste. In modo particolare presento alla Madonna le intenzioni di tutti quelli che ho incontrato durante la giornata e che hanno chiesto preghiere, in modo particolare i malati.

LA MADONNA VIENE SOPRATTUTTO PER PREGARE
Padre Livio: Tu, Vicka, durante la giornata, incontri tante persone che ti chiedono di ricordarle alla Madonna. Molti, specialmente gli americani, ti danno pacchi di lettere, che tu porti nella stanzetta dell'apparizione. Quando tu presenti tutte queste intenzioni alla Madonna, lei che cosa fa? Ti ascol­ta? Vicka: Ma certo che ascolta! Durante l'ap­parizione io dico sempre alla Madonna: "Tu sai dal momento in cui mi sono svegliata fino ad ora quanta gente è arrivata e tu conosci tutte le loro intenzioni. Te lo dico perché li ho assicurati che li avrei raccomandati." Io prego per queste persone e le raccomando. Questo è il mio compito, poi al resto pensa la Madonna.
Padre Livio: Molte persone ritengono di essere particolarmente fortunate se riescono a con­tattarti per farsi raccomandare durante l'apparizio­ne. Ma non pensi che la Madonna ascolti lo stesso, purché si preghi con Fede?
Vicka: Ma certo! Molte volte arrivano dei pellegrini che mi chiedono di poter scrivere un biglietto da presentare al momento dell'apparizio­ne. Per me non c'è problema, e aspetto. La Madonna, però, vede nel tuo cuore e nella tua anima e non ha bisogno di leggere i biglietti. Lei sa che sei venuto qui e conosce tutto quello che tu desideri chiederle. Se quelli che non possono veni­re a Medjugorje ti danno delle intenzioni, allora portale pure. Ma tu, che sei qui, non hai bisogno di scrivere nulla perché la Madonna sa già tutto.

LA MADONNA È MADRE E AMICA
Padre Livio: La Madonna molte volte dice: "Io sono vostra madre e vi amo". Dimmi, Vicka: tu la Madonna come la senti? Come mamma?
Vicka: Per quanto mi riguarda non la vedo tanto come madre, perché ho una mamma in casa, con la quale ho un rapporto molto diverso. La sento più come amica! Sai, la Madonna non è una perso­na di sessant'anni come mia mamma, ma è giova­nissima.
Padre Livio: Secondo te, quanti anni dimo­stra la Madonna?
Vicka: Circa vent'anni ed è sempre così gio­vane e bella! Ed è per questo che io non la consi­dero tanto come madre, ma piuttosto come amica. Non però un'amica che non viene a trovarti o, se viene, poi va via senza ascoltarti. E' un'amica vera, alla quale tu dici tutto; e lei lo prende a cuore. Si vede che ha un grande amore per ognuno e prega per tutti noi. Ha una grandissima pazienza nel venire ogni giorno dal Cielo qui sulla terra per dirci: "Se voi sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia". Purtroppo, noi non comprendiamo questo amore! All'inizio ne siamo presi, ma poi ci dimen­tichiamo. La Madonna, come Madre, ci dice che lei ama tutti con lo stesso amore. Lei non ama di più Vicka di Padre Livio o di qualcuno di voi. Io ho soltanto questo grande dono dell'apparizione, ma non dico mai che la Madonna ama più me di altri, perché lei ama tutti nel medesimo modo. Io sono solo una serva per aiutare gli altri, così come Dio ha voluto, ma la Madonna ha lo stesso amore per tutti.
Padre Livio: Sul piano personale, special­mente nei primi tempi, non ti è mai capitato di fare delle confidenze alla Madonna o di chiederle dei consigli di cui avevi bisogno?
Vicka: Forse, molti non ci crederanno, ma io non ho mai chiesto dei consigli personali, perché ritengo che la Madonna mi abbia già dato tanto col dono dell'apparizione, e quando mi dà i messaggi, prima li accetto per me e poi per gli altri. Penso che se io mi sforzo di vivere i messaggi che ci dà, que­sto è già un grande consiglio. Vivere i messaggi, metterli in pratica e trasmetterli agli altri: questo è già moltissimo.

LA FINE DELL'APPARIZIONE E DELLE APPARIZIONI
Padre Livio: Descrivici come avviene la fine dell'apparizione e come ti senti dopo.
Vicka: La Madonna, quando viene, saluta e quando va via, saluta di nuovo dicendo: "Andate nella pace di Dio". In questo modo noi ci rendia­mo conto che termina l'apparizione. Io, dopo, mi sento benissimo, perché penso che domani verrà ancora, e ciò è qualcosa che non si può descrivere. Sarebbe forse, diverso se dicesse: "Vado e non torno più". Ma non posso dire nulla finché questo non succederà. Ma quando verrà il momento in cui la Madonna dirà: "Ecco, sono già restata tanto ed ora è arrivato il tempo della fine delle apparizio­ni", io allora dovrò dire alla Madonna: "Ma ecco io ti ringrazio per tutto questo amore, per tutti questi giorni e anni, durante i quali mi hai dato questo grandissimo dono". Io penso che allora dirò una parola di ringraziamento, senza essere triste, cer­cando di fare ciò che lei desidera. Quando non potrò vederla con questi occhi, cercherò di vederla come lei dice, con gli occhi del cuore, perché lei è sempre con noi.

IL PARADISO DI DIO
Padre Livio: Un grande santo mariano come il Monfort ha detto che la Madonna è il Paradiso di Dio: che cosa pensi di questa affermazione?
Vicka: Penso che ha detto bene. Alle sue parole non si può né aggiungere né togliere nulla. E' proprio così!

PERCIIÉ I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE?
Padre Livio: Vediamo, ora, qualcosa che riguarda i giovani. Qui ci sono migliaia di giovani, durante questo Festival, che sono venuti a Medjugorje chiamati dalla "Regina della pace". Nel mondo, però, ci sono tantissimi giovani che non sanno che cosa fare della loro vita. La Madonna non a caso dice che la gioventù oggi si trova in una situazione estremamente difficile. Secondo te come siamo arrivati a questo?
Vicka: La Madonna in diverse occasioni ha mostrato la sua preoccupazione per i giovani e le famiglie, ma forse più ancora per i giovani. Io penso che quando un giovane pere tutto: la Fede, la Speranza e la fiducia, questo dipende anche dalla sua famiglia. Se noi, come ci raccomanda la Madonna, pregassimo insieme nelle nostre fami­glie, sicuramente non si arriverebbe a questo. Non si può certo pretendere di pregare tutto il giorno, ma almeno dieci minuti, un quarto d'ora. L'importante è pregare un po' insieme. Invece, ognuno oggi va per la sua strada. I genitori lavora­no e non hanno tempo per i loro figli. Questi, a loro volta, escono di casa e ritornano tardi. Così nessu­no ha più tempo per l'altro e in questo modo i gio­vani si perdono. Se, invece, la famiglia è unita e si trovano i momenti per stare insieme, questi problemi non ci sono, o, quando vengono, si riesce a risolverli subi­to, perché ci si aiuta insieme a vedere gli errori. Oggi, purtroppo, le famiglie sono quasi tutte ugua­li. Un bambino arriva a casa e non saluta i genito­ri. Questi dicono che non hanno tempo o che hanno fretta o che ci sono tante altre cose più importanti. Così, giorno dopo giorno, anno dopo anno la fami­glia si perde e i figli si allontanano senza Dio.

COME AIUTARE I GIOVANI ?
Padre Livio: Quando si è giunti a questa situazione di rottura e di incomunicabilità, che cosa si può fare per rimediare alla situazione?
Vicka: La Madonna dice che con le sole parole non otteniamo nulla. Solo con la nostra vita, col nostro esempio e con la preghiera possiamo toccare il cuore di questi ragazzi. Quando li rim­proveriamo, rischiamo di allontanarli di più, per­ché non sono pronti ad accogliere le nostre parole. Prima dobbiamo predisporre il loro cuore e libera­re anche il nostro, e quando loro ci pongono degli interrogativi, allora dobbiamo essere pronti a rispondere. Ma fino a che loro sono chiusi e non ci chiedono nulla, le nostre parole volano nell'aria, perché non trovano posto in loro.
Padre Livio: Mi pare che tu voglia dire che con la bontà, con l'esempio della vita e con la Grazia che viene dalla preghiera noi possiamo pre­parare un po' il loro cuore e avvicinarli a noi, in modo tale che loro stessi incomincino a porre delle domande. Solo allora le nostre parole trovano il terreno adatto nel loro cuore.
Vicka: E' proprio così. Prendiamo come esempio la Domenica. Certo, non si può pregare tutto il giorno, ma purtroppo succede che nelle famiglie le occupazioni, gli amici e gli svaghi sono più importanti di Gesù, e si lascia la S. Messa. Qui si vede subito che la famiglia non mette Dio al primo posto. La Madonna dice che dobbiamo cam­biare radicalmente e mettere Dio al primo posto nella nostra vita; poi viene tutto il resto. Se non mettiamo Dio al primo posto, non possiamo anda­re avanti; ma al contrario andremo sempre peggio. A questo riguardo ognuno di noi sa quello che deve cambiare, senza che lo dica io.

CHI DEVE CAMBIARE I GENITORI O I FIGLI?
Padre Livio: Nella situazione attuale di chi è la colpa? Chi deve cambiare: i genitori o i figli?
Vicka: Nel caso che ho detto prima è chiaro che devono cambiare tutti e due, mettendo Dio al primo posto. In una famiglia deve essere chiaro, però, chi ha più responsabilità. Io, ad esempio, non posso dire di me stessa che sono davanti a tutti nella mia famiglia. No, io sono all'ultimo posto o a metà, se guardo all'età. In una famiglia i genito­ri sono i più importanti e quindi noi dobbiamo essere più ubbidienti, più disponibili, più semplici ed essere pronti a fare anche i lavori più umili.

LE COSE MATERIALI VENGONO MESSE AL PRIMO POSTO
Io, carissimi ragazzi, vi sto parlando non per giudicare qualcuno, ma solo come una vostra amica; e siccome voglio bene a tutti, vorrei darvi qualche consiglio. Oggi si è arrivati a un punto in cui i genitori sono pronti a fare qualsiasi cosa per i loro figli. Tutte le cose materiali, che sono le meno importanti, hanno preso il primo posto. Persino un ragazzino di sette o otto anni pretende il motorino e vuole andare di qua e di là. Non ci si chiede affat­to quali siano le possibilità dei propri genitori. Quando si vuole una cosa, la si esige a tutti i costi, anche se si sa che i genitori non se la possono per­mettere. Si litiga col padre, con la madre e con tutta la famiglia. Si creano dissapori, si ottiene con la forza, si fanno pure dei debiti. Ma queste situazio­ni finiscono sempre male.

L'AMORE E’ FINITO ALL?ULTIMO POSTO
Oggi, ad esempio, si parla molto di amore; ma l'amore è finito all'ultimo posto. Questo è vero anche per i matrimoni. Quando un ragazzo e una ragazza sono fidanzati, si sa come dovrebbero comportarsi. Invece come niente dicono ai loro genitori: "Io esco col mio ragazzo, vado dove voglio, faccio quello che voglio". Così, spesso, prima del matrimonio hanno già provato tutto e finito tutto. E' normale che chi fa così non sente nel cuore nessuna gioia, perché non ha impostato la sua vita come un dono. Ha voluto pretendere tutto dalla vita e l'ha affrontata come una vittima, come se qualcuno lo volesse prendere per il collo e non farlo respirare.

BISOGNA INCOMINCIARE DAL DIALOGO E DALLA PREGHIERA
Padre Livio: Purtroppo, Vicka, in molte famiglie, le cose stanno proprio così. Ma che cosa fare per ricostruire e incominciare una vita nuova?
Vicka: Se una famiglia vuole andare avanti, deve mettere al primo posto il dialogo, cercando di parlare insieme e vedere quali sono le cose che possono essere per l'uno e per l'altro. Bisogna rimettere la preghiera in famiglia, incominciando un po' per volta e andando avanti pian piano. Oggi, ad esempio si inizierà pregando soltanto un Padre nostro. Se un giovane ricomincia a pregare almeno un po', allora la vita riprende, tutto rifiorisce, per­ché Dio ti sta aspettando. Dio attende sempre e desidera darti tantissimi doni. Ma lui non può donarteli, se tu non li vuoi accogliere. Dio non getta via i suoi doni ed Egli li dà al momento giu­sto, aspettando che un cuore e un'anima si aprano. Se uno fa sentire la sua voce, ecco che Lui è pron­to a rispondere e a dare!

SOTTO QUEL SORRISO C'È UNA GRANDISSIMA SOFFERENZA
Carissimi giovani, ve lo dico con tutto il cuore, perché sento l'appello della Madonna e tutta la sua preoccupazione di Madre. Io lo vedo non soltanto dalla sua parola, ma da tutto il suo aspet­to. Avete capito? Lei, quando ci richiama, emette un sorriso, ma è un sorriso per darci speranza. Sotto quel sorriso vi è una grandissima sofferenza. Ve lo voglio dire, perché io vivo e vedo questo! Ve lo dico, perché voglio bene a tutti e desidero che ci riflettiate sopra e facciate un esame di coscienza. Guardate che cosa non va nel vostro cuore. La Madonna sempre vi aspetta e sempre vi ama.

SE GLI LASCIAMO SPAZIO, SATANA ENTRA
Padre Livio: Che sotto il sorriso di Maria tu abbia visto una grandissima sofferenza, specie quando parla della situazione in cui si trovano i giovani, mi ha talmente colpito che nulla mi ha fatto capire, come questo, il suo cuore di Madre. E' una delle cose più belle che abbia mai sentito dalla bocca di voi veggenti! Oggi ci troviamo in una situazione tragica, perché un'intera generazione di giovani rischia di perdere Dio e con Lui la gioia di vivere e il senso stesso della vita. La Madonna nel suo richiamo mette in guardia i giovani, perché satana vuole utilizzare a suo vantaggio il loro tempo libero. Di che cosa si tratta, secondo te?
Vicka: Penso che, al punto a cui siamo arri­vati, per satana è facile agire. Lui vede molto bene che ormai non gli resta gran che da fare. E' pronto ad assalirci in qualsiasi momento, perché gli abbia­mo lasciato via libera. Se noi ogni giorno gli diamo spazio, egli entra pian piano e poi non esce più, perché gli abbiamo offerto la possibilità. Noi spes­so lo facciamo senza pensarci; così entra nelle famiglie per dividerle, spinge i ragazzi sulla via della droga o su altre strade sbagliate e così si per­dono.

“TI OFFRO TUTTO QUELLO CHE VUOI
Mi ricordo quello che una volta mi ha rac­contato Mirijana, quando si trovava a Sarajevo. Lei aveva incominciato a recitare il Rosario in attesa dell'apparizione. Improvvisamente, è venuto un giovane di aspetto molto bello che si è messo a par­lare contro la Madonna, dicendo: "Perché, Mirijana, fai queste cose? Che cosa ti dà la Madonna? Niente! Lei ti chiede le preghiere, i sacrifici e le rinunce. Io, invece, ti do le cose mate­riali e ti offro tutto quello che vuoi, se tu lasci la Madonna". Questo è il tipico modo di agire di sata­na. E' lui che tenta così: "Ti do questo, ti do que­st'altro" e ci offre mille possibilità, purché lascia­mo la Madonna. Mirijana ha guardato il giovane negli occhi e ha visto che roteavano e ha incomin­ciato a sentirsi inquieta. Allora è uscita ed è fuggita via. Dopo qualche minuto è arrivata la Madonna che le ha detto: "Mirijana, satana non sempre viene sotto un aspetto brutto in modo tale che voi abbiate paura. Spesso viene sotto le apparenze di una persona bella per potervi ingannare meglio".

CHE COSA DEVE FARE UN RAGAZZO PER TORNARE A DIO?
Padre Livio: Satana ha cercato di sedurre anche Gesù, offrendogli le cose di questo mondo. Non c'è, dunque, da meravigliarsi se tenta di pren­dere anche noi, specialmente i giovani con le medesime reti. Ma senti, Vicka, a un ragazzo che è inquieto, che incomincia a rendersi conto di essere sulla strada sbagliata, che è infelice lontano da Dio, ma non ha il coraggio di ritornare a Lui, quale con­siglio daresti? Che cosa deve fare secondo te?
Vicka: Non dire, Padre Livio, che non ha il coraggio, ma piuttosto che lui non vuole. Sono due cose molto diverse. Quando una persona vuole per davvero, cerca mille strade per tornare. Basta solo che dica a Dio: "Ho sbagliato e voglio ritornare indietro!" Allora sì che i problemi sono risolti. Quando un giovane dice: "Io voglio ritornare", ma poi nel suo cuore pensa di andare ancora avanti a fare delle cose sbagliate, in questo caso non con­clude niente. Bisogna che prenda coscienza e dica nel suo cuore: "Io decido di lasciare i miei amici, quelli che non sono buoni per me. Io lascio tutto per salvare la mia anima". Questo mi pare che sia il modo giusto di procedere: riflettere, prendere coscienza e poi decidere. Anche tu certamente. parli spesso con i gio­vani che ti pongono tantissime domande su questo o su quello, ma poi non decidono. Noi giovani oggi ci rifugiamo dietro mille scuse, come quel ragazzo che cerca pretesti per non cambiare. Ma noi dob­biamo essere prudenti e sapere quello che voglia­mo e così decidere di lasciare tutto ciò che distur­ba la nostra vita. Allora siamo in grado di chiedere la Grazia di Dio, che egli è sempre pronto a donar­ci, purché diciamo col cuore: "Io non vado più per quella via del male, ma voglio conoscere Dio e andare con Lui". Dio è sempre pronto, se abbiamo la buona volontà.

DIO CI HA DATO LA LIBERTÀ
Padre Livio: Qui Vicka tocchiamo uno dei punti su cui la Madonna si sofferma più spesso per farci meditare, quando ci richiama al grande dono della libertà che Dio ci ha dato. La Madonna ha detto più volte che non vuole forzarci, ma ci invita a scegliere liberamente Dio per amore. "Decide­tevi per Dio'; ci ha esortato in diverse occasioni. Non sempre, però, un ragazzo oggi è consapevole delle conseguenze delle sue libere scelte.
Vicka: Ma lui è perfettamente libero di pren­dere quella strada che vuole. E' libero di decidere per il male, ma può anche decidere di cambiare e scegliere la strada di Dio. Se vuole, può chiedere a Dio questo dono di ritornare a Lui, ed Egli lo aspetta a braccia aperte.

ATTENDERE E PREGARE IN SILENZIO PER I FIGLI LONTANI
Padre Livio: Invece a una famiglia, a un papà o a una mamma che hanno un figlio che non vuole ascoltare e che si ostina sulla via del male, per cui non c'è più dialogo, perché il figlio non vuole sentire ragioni, quali consiglio daresti? Tu prima hai detto che parlare non serve. Che cosa allora dovrebbero fare?
Vicka: Devono avere tanta pazienza. Non possiamo subito dire che un ragazzo è cattivo, nel senso peggiore della parola. Forse, quel ragazzo si aspetta che i suoi genitori siano pazienti con lui. A volte i genitori sono messi alla prova, perché si ren­dano conto che devono dare qualcosa di più e di diverso ai figli, quando in realtà non danno loro niente di valido. Forse, Dio vuole metterti alla prova per prepararti, perché in quelle situazioni difficili tu sappia andare incontro a tuo figlio. Quando si è creato questo rapporto diffici­le, è meglio attendere e pregare in silenzio. Se per il momento non c'è dialogo e non si parla, pazien­za! E' inutile che, entrando in casa, tu sgridi tuo figlio dicendo: "Perché non parli?" E' meglio dire niente, perché, se si parla nel momento sbagliato, è peggio. La cosa migliore è lasciarlo tranquillo, in modo tale che si senta più a suo agio, mentre tu con tuo marito e gli altri della famiglia pregate in silen­zio per lui. Pian piano vedrai che tuo figlio cam­bierà! Padre Livio: Speriamo! Dobbiamo credere ed essere ottimisti, come ci insegna l'esempio di Santa Monica, la madre di San Agostino, che ha pregato un'intera vita prima di vedere la conver­sione di suo figlio. I risultati, però, sono stati al di sopra di ogni speranza e veramente degni dell'infi­nita misericordia di Dio!

NON CI SI PREPARA SERIAMENTE AL MATRIMONIO
Padre Livio: Senti Vicka, la Madonna dice che oggi satana agisce in modo particolare per dividere le nostre famiglie. Ma non ti sembra che questa fragilità della coppia dipenda anche dal fatto che tanti giovani non si preparano seriamente al matrimonio?
Vicka: Normale che non si preparino! Non è certo un prepararsi, quando un ragazzo e una ragazza stanno insieme tre anni come se fossero già marito e moglie e soltanto dopo che si sono sposati guardano se sono fatti l'uno per l'altro. Questa è una cosa che assolutamente non va. Purtroppo, oggi non si mette il Sacramento al primo posto. Prima di decidere per il matrimonio si devono valutare tante cose, e non basta che si dica: "Ti voglio bene", così, tanto per dire. "Ti voglio bene" significa che una persona è pronta a sacrifi­carsi fino in fondo per l'altra.

SATANA NE APPROFITTA PER DISTRUGGERE LE FAMIGLIE
Vedi, oggi capita che due si sposano e dopo qualche settimana si dividono, perché dicono che non sono fatti l'uno per l'altro e che non riescono ad andare d'accordo. Ma tu che cosa hai fatto in tutti gli anni di fidanzamento? Che cosa hai fatto nei tre o cinque anni che eravate insieme? Hai perso il tuo tempo, se non hai potuto conoscere con chi sei stato e con chi hai parlato. Così, all'improv­viso, è arrivato il colpo, perché satana ha visto quel varco libero dove poter entrare e vi è entrato, e poi va avanti finché la famiglia non è distrutta. Questo è un grande male, e non senza motivo la Madonna ripete alle famiglie di stare attente, per­ché senza la preghiera fatta insieme non stanno unite. Vale quanto ho detto prima e cioè, che, come un fiore non vive senza l'acqua, così le nostre famiglie non vanno avanti senza la Grazia di Dio.

BISOGNA INCOMINCIARE A PREGARE INSIEME DA FIDANZATI
Padre Livio: A mio parere, però, non biso­gna aspettare quando si è sposati, per incominciare a pregare insieme. Già durante il fidanzamento è necessario fare un cammino spirituale a due soprattutto mediante la preghiera.
Vicka: Certamente! Occorre prepararsi al matrimonio con la preghiera. Quando, poi, tutti e due si sentono pronti viene facile dire: "Ecco, siamo pronti". Quando, però, si stanno preparan­do nella preghiera devono capire che bisogna esse­re pronti a soffrire l'uno per l'altro e non solo aspettarsi che arrivino cose facili. Due si sposano e pensano di andare di qua, di andare di là e di diver­tirsi… No, no! Li attende l'amore, l'impegno, il sacrificio, lo stare insieme. Devono costruire la famiglia, pensare ai bambini in modo tale che nascano in una vera famiglia e non in una come quella di oggi. Ma questo non è possibile senza preghiera e senza unione.

LA VITA È UN GRANDE DONO
Padre Livio: Senti, Vicka: purtroppo da noi, forse da voi meno, c'è un problema ancora più grave ed è quello di molti giovani che in realtà non sanno neppure a che cosa serva vivere. Non com­prendono il senso della vita e sperimentano un grande vuoto.
Vicka: Non vi è dubbio che la vita sia un grande dono. Dio ha donato la vita ad ognuno di noi. Se io sono nata, c'è un motivo e, se tu sei nato, c’è un motivo. Così per ogni essere umano. Non esiste nessuna persona persa! Siamo noi che vogliamo perderci, ma Dio aveva e ha un progetto per tutti. Lui ha un programma di vita per ogni uomo. Io vorrei dire a tutti quelli che pensano che questa vita è senza senso, che, forse, loro non si sono mai impegnati a vivere, non hanno fatto sacri­fici, sono stati passivi e hanno aspettato tutto dagli altri. A me capita a volte di parlare con qualche giovane, e un a volta è venuta una ragazza di sedici anni che mi ha detto: "Vicka, sono stanca di vivere e voglio morire.  Ma scusa - le ho risposto -vuoi morire a sedici anni, proprio quando hai appena incominciato a vivere?. Tu non sai come la vita è bella e come è un grande dono..."

IL BUIO E LA NEBBIA  DELLE DISCOTECHE
Padre Livio: Anche la Madonna nei suoi messaggi parla della grandezza e della bellezza della vita, quando è vissuta in amicizia con Dio.
Vicka: Ciò che la Madonna ha detto, lo ripeto per mia esperienza personale e dico "E proprio bella, bellissima!" E' davvero un grande dono di Dio. Ma noi dobbiamo mettere Dio a fondamento della nostra vita e poi organizzarla e impostarla per un fine. Ma come fa a vivere un ragazzo che alla sera va in discoteca e vi rimane fino al mattino? Arrivato a casa, dorme fino alla sera. Poi, riparte di nuovo per la discoteca. Spreca la sua vita con quel­la musica, con quella droga, con tutta quella nebbia che è un buio che non gli fa vedere le cose belle. E' normale che poi dica che la vita non è bella. Infatti, non vede il giorno, ma solo la notte. Per lui il gior­no si è cambiato in notte e la notte in giorno. Ma se ha perduto tutto, ciò è accaduto perché lui lo vuole. In realtà la vita è davvero un grande dono. Quando uno capisce il valore della vita, allora dalla mattina alla sera ringrazia Dio per ogni istante che gli dà durante la giornata, perché la vita è un grandissimo dono di Dio, e noi dobbiamo accoglierlo e viverlo col cuore. Se uno fa così, non dirà mai che la vita non vale nulla.

LA VITA SI REALIZZA NELL'AMORE
Padre Livio: Ti faccio una domanda un po' provocatoria. In ultima istanza, a che cosa serve la vita? Perché si sta al mondo? Come risponderesti tu a un ragazzo che ti pone queste domande?
Vicka: Per capire il valore della vita occorre guardare a Dio. Allora ci è chiaro, come ho detto prima, che ognuno ha un suo compito da eseguire. A me, come a te, come a tutti, Dio ha donato la vita perché realizziamo quel progetto che lui vuole. Ognuno di noi nel suo piccolo deve cercare di impegnarsi. Ogni giorno noi incontriamo tantissi­ma gente. Allora, perché la tua vita sia utile devi guardare a chi ha bisogno di aiuto. Allora gli dai una mano, gli dai un sorriso, lo guardi, gli dici due parole. Oppure vai a visitare un malato o vai dove puoi essere utile. Così puoi vedere quanto la vita abbia un valore. Noi dobbiamo cercare di amare, e sforzandoci di amare gli altri conosciamo meglio noi stessi. Fino a che non guardiamo al prossimo, non possiamo sapere quanto siamo capaci di amare e quanto siamo pronti a fare per gli altri. Una per­sona che dice di non aver mai amato e di non avere neppure provato ad amare e che non sa che cos'è l'amore, quando però incomincia a sperimentarlo e a viverlo, allora questo amore diviene una gioia per la quale non c'è la fine. Per questo la Madonna ha detto che qui sulla terra noi siamo solo di passag­gio, ma poi la vita continua.

GUARDARE AL FUTURO CON SERENITÀ
Padre Livio: Non c'è dubbio che per coglie­re il valore della vita qui sulla terra occorre avere uno sguardo sull'eternità; diversamente i conti non tornano. Quello, però, che preoccupa è che molti giovani sono angosciati e hanno paura di affronta­re il futuro. Direi che c'è in loro un blocco psico­logico a prendere degli impegni duraturi.
Vicka: Sì, è vero; ma perché hanno paura? Il motivo va ricercato nel fatto che si preoccupano troppo per delle cose che sono ancora lontane e che forse non verranno mai. La Madonna, invece, ci dice di non preoccuparci per il domani. Lei ci invi­ta sempre a pensare a ciò che bisogna fare oggi, momento per momento. Oggi moltissime persone pensano che è prossima la fine del mondo, oppure che è immi­nente qualche catastrofe o altro. Arrivano delle persone che mi dicono: "Vicka, ci saranno tre gior­ni di buio e poi nel duemila la fine del mondo". "E chi lo ha detto? - rispondo io - La Madonna? Dove? Qui? Questo io lo sento da voi. Non presta­te ascolto a queste cose, non sono vere! La Madonna non parla mai per farci paura. Lei parla sempre per darci una speranza. Cosa succeda nel futuro Dio lo sa, ma noi non dobbiamo avere alcun timore di guardare avanti". Così con queste voci anche i giovani entrano in confusione e non sanno più che cosa fare. Ma un giovane che affronta la vita giorno per giorno e va avanti un passo per volta non si lascia prendere dalla paura. La Madonna ci insegna che la paura non viene da Dio, ma viene sempre dalla parte opposta. Quando noi sentiamo che nel nostro cuore vi è la gioia, la pace e la tranquillità, capiamo subito che tutto questo viene da Dio. Ma quando siamo disturbati e abbiamo dentro la rabbia o siamo presi da paure, allora tutto questo viene dalla parte di un altro (il demonio). In questo modo siamo subito in grado di capire la differenza. Così, carissimi giovani, se sentite la pace, allora acco­glietela con tutto il cuore e andate avanti. Se senti­te la paura, allora questo è un modo con cui Dio vuol farvi capire che dovete incominciare a impe­gnarvi o ad andare avanti senza timore a realizzare quello che avete incominciato.

LA MADONNA CI E SEMPRE VICINA
Padre Livio: Non dobbiamo dimenticarci che non siamo soli a percorrere il cammino della vita e che la Madonna ci accompagna e ci protegge.
Vicka: Ma, Padre Livio, Lei sempre ci pro­tegge, ma non ti può proteggere quando tu non vuoi; capito? Se io voglio che la Madonna mi pro­tegga, ecco che io credo che Lei è sempre qui con noi, anche in questo momento. Ma se uno non ci crede e non si affida, Lei come potrebbe aiutarlo se uno non vuole? Non si può giocare con la Grazia. Lei è sempre vicina, ma dipende da noi chiedere il suo aiuto.

COME CAPIRE LA PROPRIA VOCAZIONE
Padre Livio: Ora vorrei toccare un problema molto sentito dai nostri giovani. Mi capita spesso di incontrarne moltissimi, anche fra quelli che par­tecipano alla catechesi giovanile di Radio Maria, che non riescono a capire qual è la loro vocazione, nel senso di comprendere quello che Dio vuole da loro e che cosa devono fare nella vita. Fanno fatica a vedere la strada sulla quale Dio li chiama.
Vicka: Quando un giovane prega per capire qual è la sua vocazione, se ha la mente piena dei più svariati pensieri, progetti, desideri e tante cose di questo genere, non arriverà mai a vedere la sua vocazione. Quando noi preghiamo, dobbiamo ren­dere libero e disponibile il cuore e dire a Dio: "Ecco, fai tu quello che vuoi e rispondimi tu nel mio cuore su quello che devo fare!". Se io chiedo con serietà, Lui mi risponde. E' certo che mi indi­ca che cosa devo fare, se la via del matrimonio o del sacerdozio o della vita religiosa o altro. Oggi, noi spesso preghiamo per avere que­sto dono, ma nel medesimo tempo pensiamo ad altro, e allora la risposta non arriva. Noi dobbiamo prima fare chiarezza rendendoci disponibili per una decisione. Se io voglio davvero trovare la mia vocazione, devo mettere da parte tutti gli altri pen­sieri. Se io prego per capire la mia vocazione, ma nel medesimo tempo ho il fidanzato, di sicuro quella vocazione non arriva mai, perché tu non sei d'accordo con te stesso, non sai che cosa vuoi fare. Occorre essere pronti a scegliere per l'una cosa o per l'altra, e chiedere a Dio che ti dia questo discer­nimento. L’ho detto e lo ripeto: se uno chiede alla Madonna una risposta sulla scelta vocazionale che riguarda la sua vita, Lei risponde direttamente nel suo cuore riguardo alla strada che deve prendere. Da parte nostra dobbiamo essere pronti a sentire la sua voce. Lei è sempre pronta a risponderci, solo che noi dobbiamo preparare il posto e liberarci da tutte le altre voci per sentire la sua voce.

LA VOCE DI DIO ARRIVA PIU FORTE DI TUTTE LE ALTRE
Padre Livio: Rendere libero il cuore per la chiamata di Dio, qualunque essa sia, non è uno sforzo da poco. Senza una totale disponibilità è facile scambiare i nostri desideri con la voce di Dio. Come faccio ad essere sicuro che è proprio la Madonna, che è proprio Dio che mi indica questa strada?
Vicka: Possiamo essere sicuri perché, se chiediamo a Dio, Lui ci ascolta. Quando tu preghi Dio dicendo: "Liberami da tutti i miei pensieri, da tutto ciò che disturba il mio cuore, perché io voglio ascoltare la tua voce", allora vedrai che Dio ti risponde e che la sua voce ti arriva più forte di tutte le altre. La sua è una voce che ti sveglia!

DIO PARLA AL CUORE
Tante volte noi aspettiamo questa risposta, ma perdiamo la pazienza, perché vogliamo tutto e subito. Tu preghi per cinque o sei giorni; ma sicco­me la risposta non arriva, al settimo non preghi più. Ma questo modo è sbagliato, perché, quando pre­ghiamo, dobbiamo saper aspettare il momento di Dio con tanta pazienza. Lui ci fa attendere per pro­varci, ma poi dà una risposta a tutto. Io devo esse­re paziente, non stancarmi di chiedere la risposta e saper aspettare. Devo pregare nella maniera giusta, che è un modo per dire a Dio: "Eccomi, io deside­ro ascoltare tutto quello che tu vuoi dirmi. Sono pronto!" Dio è sempre con quel cuore che è pron­to. Invece noi, a volte, vogliamo che Dio ci rispon­da subito; ma poi, quando viene il tempo che ci risponde, ecco che ci comportiamo come se non ci avesse detto niente. Questo è un giocare con Dio. Se io, quando chiedo, chiedo col cuore, la risposta arriva nel cuore proprio al momento giusto.

DIO CHIEDE TROPPO?
Padre Livio: Nei giovani, però, c'è un'altra paura. Me ne sono reso conto io, e certamente lo avrai notato anche tu che incontri tanti giovani e ti sei fatta una grande esperienza. Molti di loro hanno paura che seguire Dio sia troppo difficile, come se Dio chiedesse troppo per le loro forze.
Vicka: Questo veramente non lo dicono sol­tanto i giovani. Vorrei portare al riguardo un picco­lo esempio. Una volta è arrivato un grosso gruppo di italiani e, come sempre, inizio con la preghiera e poi incomincio a riferire i messaggi della Madonna. Quando è il momento delle domande, ecco che un sacerdote abbastanza giovane alza la mano e prende la parola dicendomi: "Vicka, io penso che la Madonna ci chieda troppo". Io gli rispondo "Padre, tutto quello che la Madonna chiede sono cose semplici, che già la Chiesa pre­scrive. Lei stessa ha detto che non è venuta per dirci cose nuove, ma per risvegliare la nostra Fede. Tutto quello che la Madonna ci raccomanda esiste già nella Chiesa; solo che bisogna pian piano cer­care di viverlo." Quel sacerdote, però, non era convinto perché, in una parrocchia grande e con tante cose da fare, non era possibile secondo lui pregare tre Rosari ogni giorno come chiede la Madonna. Io gli ho risposto che questa era la raccomandazione della Madonna e che, se lui voleva, poteva accet­tare; se non voleva poteva lasciarla. E così se ne è andato. Un mese dopo, però, è tornato e mi ha detto: "Vicka, ho incominciato a pregare un po' di più ogni giorno e ho capito che tutto è possibile. Quando sono arrivato la prima volta non ero pron­to e per me era troppo. Ora, invece, riesco a mette­re in pratica un po' alla volta tutto quello che la Madonna vuole". Per tornare ai giovani, vorrei dire che oggi tantissimi giovani hanno altre cose per la testa e per questo trovano difficile seguire Dio. Ma se un gio­vane imposta meglio la sua vita e dà più tempo a Dio, allora lui cambia. E' in questo modo che tutto il mondo può cambiare.
Padre Livio: Allora non è difficile seguire Gesù?
Vicka: Per uno che non ha provato e che non ha mai fatto nulla, è difficile ed è proprio quella persona che dice che è difficile. Ma se uno ha pro­vato e si è impegnato ad andare avanti, allora è facile. Non c'è problema.

LA MADONNA HA SCELTO SEI GIOVANI
Padre Livio: Visto che stiamo parlando della preoccupazione della Madonna per i giovani, per­mettimi di fare una breve osservazione. In genere, nelle sue apparizioni la Madonna sceglie dei bam­bini, come è avvenuto a Lourdes, La Salette, Fatima, Banneux, Beaurin e in altre luoghi. Qui a Medjugorje, invece, ha scelto dei ragazzi sui quin­dici - sedici anni, quando incomincia la fase più delicata e difficile della vita. Forse, con questa scel­ta la Madonna ha voluto manifestare la sua solleci­tudine per i giovani del nostro tempo che, come Lei dice, si trovano in una situazione piena di difficoltà.
Vicka: Lo sa la Madonna che cosa si propo­neva con questa scelta. Jakov per la verità era anco­ra un bambino di dieci anni. La Madonna, quando fa le sue scelte, le fa secondo i suoi bisogni. Una volta abbiamo chiesto alla Madonna perché aveva scelto noi e Lei ha risposto che questa era stata la volontà di Dio. Dio ha deciso così e Lei è la Serva del Signore che fa quello che Dio vuole. In altre occasioni, quando noi abbiamo raccomandato alla Madonna qualcuno, ci ha risposto che Lei può dare a noi quelle grazie che Dio concede a Lei. Così la Madonna è un tramite fra noi e Dio, come un filo che ci unisce a Lui.

LA GIOIA DI SERVIRE LA MADONNA
Padre Livio: Una delle cose che mi edifica di più, di voi veggenti, è che da oltre diciassette anni date la vostra giornata alla Madonna. Oltre all'accoglienza dei pellegrini e alla disponibilità che vi richiedono le persone che incontrate, avete ogni sera l'appuntamento con la Madonna, prece­duto e seguito dalla preghiera. Oggi i giovani, inve­ce, ci tengono ad essere liberi e a non avere dei legami fissi. Molti dicono apertamente: "La vita è mia e ne faccio quello che voglio io". Voi, invece, vivete in questa continua disponibilità, offrendo il tempo della vostra vita alla Madonna. Ecco, questo sacrificio vi è costato molto o è qualcosa che fate volentieri?
Vicka: Io, piuttosto, vedo che tante volte la mia giornata non ha abbastanza tempo. Arriva molta gente e ci sono tante cose da fare. Mi chia­mano di qua e di là, e quando arriva la sera dico a Dio: "Oggi forse ho fatto poco e avrei potuto fare di più". Cerco, però, di impegnarmi durante tutto il giorno e a volte anche durante una parte della notte. Quando, però, vado a letto, faccio un esame di coscienza e mi dico: “Oggi ho ricevuto tante persone, sono andata da tante parti, ma forse  potevo fare di più e meglio” Ti viene sempre da pensare che si sarebbe potuto fare qualche altra cosa.

LA GIOIA DI AIUTARE GLI ALTRI
Devo dire, però, che non esiste una gioia più grande di quella di trasmettere i messaggi e di fare quello che Dio mi chiede. Per me è qualcosa che non posso esprimere con nessuna parola o immagi­ne. Non esiste nulla di più bello che aiutare gli altri, dare loro una mano e fare tutto quello che la Madonna vuole e Dio stesso desidera da me. Questa per me è la cosa più importante. E' stata ed è al primo posto nella mia vita. Ma, di là di ogni considerazione, per me è una gioia grandissima aiutare la gente, tendere una piccola mano e farlo col cuore. Non c'è nulla di più bello che essere di aiuto a un tuo fratello o a una tua sorella e a tutti i pellegrini che arrivano. Tutti ti chiedono una paro­la, e tu devi essere pronto a dare questa piccola gioia agli altri. Io dico sempre che la Madonna a me ha dato tantissimo, ma che anch'io devo corri­spondere al suo amore e donarlo agli altri.

"SONO CONTENTISSIMA DELLA MIA VITA"
Padre Livio: Tu sei contenta della tua vita?
Vicka: Ma contentissima, contentissima proprio! Non esiste nessuna gioia che possa essere messa al di sopra di questa. Proprio non esiste.
Padre Livio: Si vede che sei contenta. Hai il sorriso di Maria stampato sulla faccia e poi la Madonna in premio per tutto il lavoro che fai ti ha pure imprestato i suoi occhi. Però, gli altri giovani, che sono invece angosciati o che sperimentano il vuoto della vita, potrebbero pensare che tu sei for­tunata, perché hai avuto una grande missione da compiere, mentre loro non hanno ricevuto nessun compito importante.
Vicka: Ma no, ognuno di noi ha una missio­ne da compiere, questo è sicuro. Io ho questa, tu ne hai un'altra. C'è chi studia, chi lavora, chi fa il medico e così via: ognuno ha la sua vocazione par­ticolare, che deve prendere con serietà. Se uno si impegna e cerca di aiutare gli altri, questa è già una missione.

VIAGGIO NELL’ALDILA’ COL CORPO
Padre Livio: Lasciamo l'argomento dei gio­vani che hai trattato con grande sapienza e cerchia­mo di capire uno dei più importanti messaggi di Medjugorje, che è quello riguardante l'eternità. Io spiego spesso alla gente dai microfoni di Radio Maria che in duemila anni di cristianesimo non è mai successo che due persone insieme fossero prese dalla Madonna col corpo, scomparissero dalla terra e fossero portate nell'aldilà a vedere il Paradiso, il Purgatorio e l'Inferno e poi fossero riportate nell'aldiquà. Si tratta di un' esperienza unica e di un messaggio straordinario per gli uomi­ni del nostro tempo, i quali pensano che con la morte finisce tutto. Raccontaci anche nei partico­lari questa esperienza.
Vicka: E' accaduto nei primi tempi delle apparizioni, mi pare verso la fine del 1982
(Nota: Vicka mi ha detto che per sapere la data esatta avrebbe dovuto consultare il suo quaderno).

Io e Jakov siamo stati davvero fortunati per questo dono; così possiamo aiutare gli altri: la Madonna non ci ha detto che ci portava con Lei solo per noi stessi. Lei ci ha detto: "Voi due venite con me a vedere il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno perché possiate raccontarlo agli altri". Infatti la Madonna dice che qui sulla terra c'è moltissima gente che pensa che con la morte finisce tutto. "No - dice la Madonna - questo è un grande errore. Qui siete solo di passaggio. Dopo la morte c 'è l'eternità". La Madonna ci ha portato nell'aldilà perché rac­contassimo agli altri ciò che avremmo visto.

SI APRE IL TETTO DELLA CASA Di JAKOV
Padre Livio: Dimmi dove eravate e che ore erano.
Vicka: Eravamo nella piccola casa di Jakov, quando la Madonna è venuta. Era un pomeriggio, verso le 15,20. Sì, erano le 15,20.
Padre Livio: Non aspettavate l'apparizione della Madonna?
Vicka: No. Io e Jakov di ritorno da Citluk siamo andati a casa sua dove c'era sua mamma
(Nota: La mamma di Jakov ora è morta).

Nella casa di Jakov c'è una camera e una cucina. Sua mamma era andata a prendere qualcosa per prepa­rarci da mangiare, perché un po' più tardi avremmo dovuto andare in chiesa. Mentre aspettavamo, io e Jakov ci siamo messi a guardare un album di foto­grafie. Improvvisamente Jakov è andato giù dal divano prima ancora di me e ho capito che la Madonna era già arrivata. Subito ci ha detto: "Tu, Vicka, e tu, Jakov, venite con me a vedere il Paradiso, il Purgatorio e l'inferno". Io mi sono detta: "Va bene, se così vuole la Madonna". Jakov invece ha detto alla Madonna: "Tu porta Vicka, perché loro sono in tanti fratelli. Non portare me che sono figlio unico”. Diceva così perché non voleva andare.
Padre Livio: Evidentemente lui pensava che non sareste più tornati!
(Nota: la riluttanza di Jakov è stata provvidenziale, perché rende ancora più cre­dibile e reale il racconto).

Vicka: Sì, lui pensava che non saremmo più tornati e che saremmo andati per sempre. Io intan­to pensavo quante ore o quanti giorni sarebbero stati necessari e mi chiedevo se saremmo andati in alto o in basso.. Ma in un attimo la Madonna ha preso me per la mano destra e Jakov per la mano sinistra e il tetto si è aperto per lasciarci passare.
Padre Livio: Si è aperto tutto?
Vicka: No, non si è aperto tutto, ma solo quella parte che era necessaria per farci passare. In pochi istanti siamo arrivati in Paradiso. Mentre salivamo, vedevamo giù in basso le case piccole, più piccole di quando si vedono dall'aereo.
Padre Livio: Ma tu guardavi giù sulla terra, mentre venivate portati in alto? Vicka: Mentre venivamo portati in alto, guardavamo giù.
Padre Livio: E che cosa vedevate?
Vicka: Tutto molto piccolo, più piccolo di quando si va in aereo. Intanto pensavo: "Chissà quante ore o quanti giorni ci vogliono!". Invece in un momento siamo arrivati. Ho visto un grande spazio....

LA GIOIA DEL PARADISO
Padre Livio: Senti, ho letto in qualche parte, non so se è vero, che c'è un porta, con una perso­na piuttosto anziana accanto.
Vicka: Sì, sì. C'è una porta di legno.
Padre Livio: Grande o piccola?
Vicka: Grande. Si, grande.
Padre Livio: E' importante. Significa che vi entra tanta gente. La porta era aperta o chiusa?
Vicka: Era chiusa, ma la Madonna l'ha aper­ta e noi vi siamo entrati.
Padre Livio: Ah, come l'ha aperta? Si è aperta da sola?
Vicka: Da sola. Siamo andati verso la porta che si è aperta da sola.
Padre Livio: Mi pare di capire che la Madonna è davvero la porta del cielo!
Vicka: A destra della porta c'era S. Pietro.
Padre Livio: Come hai fatto a sapere che era S. Pietro?
Vicka: Ho capito subito che era lui. Con una chiave, piuttosto piccolo, con la barba, un po' tar­chiato, con i capelli. E' rimasto uguale.
Padre Livio: Era in piedi o seduto?
Vicka: In piedi, in piedi, vicino alla porta. Appena entrati, siamo andati avanti, camminando, forse tre, quattro metri. Non abbiamo visitato tutto il Paradiso, ma la Madonna ce lo ha spiegato. Abbiamo visto un grande spazio avvolto da una luce che non esiste qui sulla terra. Abbiamo visto le persone che sono né grasse, né magre, ma tutte uguali e hanno vesti di tre colori: il grigio, il giallo e il rosso. Le persone camminano, cantano, prega­no. Ci sono anche dei piccoli Angeli che volano. La Madonna ci ha detto: "Guardate quanto sono felici e contente le persone che si trovano qui in Paradiso". E' una gioia che non si può descrivere e che qui sulla terra non esiste.
Padre Livio: La Madonna vi ha fatto capire l'essenza del Paradiso che è la felicità che non fini­sce mai. "In cielo c'è la gioia", ha detto in un suo messaggio. Vi ha fatto poi vedere le persone per­fette e senza alcun difetto fisico, per farci com­prendere che, quando ci sarà la resurrezione dei morti, avremo un corpo di gloria come quello di Gesù Risorto. Vorrei, però, sapere che tipo di vestilo indossavano. Delle tuniche?
Vieka: Sì, delle tuniche.
Padre Livio: Arrivavano fino in fondo ai piedi o erano corte?
Vicka: Erano lunghe e arrivavano fino in fondo.
Padre Livio: Di che colore erano le tuniche?
Vicka: Grigio, giallo e rosso.
Padre Livio: Secondo te, hanno un signifi­cato questi colori?
Vicka: La Madonna non ce lo ha spiegato. Quando Lei vuole, la Madonna spiega, ma in quel momento non ci ha spiegato perché hanno le tuni­che di tre diversi colori.
Padre Livio: Come sono gli Angeli?
Vicka: Gli angeli sono come dei piccoli bambini.
Padre Livio: Hanno il corpo completo o solo la testa come nell'arte barocca?
Vicka: Hanno tutto il corpo.
Padre Livio: Indossano anche loro delle tuniche?
Vicka: Si, ma sono corte.
Padre Livio: Si vedono le gambine allora?
Vicka: Sì, perché loro non hanno le tuniche lunghe.
Padre Livio: Hanno delle piccole ali?
Vicka: Sì, hanno le ali e volano al di sopra delle persone che sono in Paradiso.
Padre Livio: Una volta la Madonna ha par­lato dell'aborto. Ha detto che si tratta di un grave peccato e ne dovranno rispondere coloro che lo procurano. I bambini invece non hanno colpa di ciò e sono come dei piccoli Angeli in cielo. Secondo te, gli Angioletti del Paradiso sono quei bambini abortiti?
Vicka: La Madonna non ha detto che i pic­coli Angeli in Cielo sono i bambini dell'aborto. Ha detto che l'aborto è un grande peccato e che ne rispondono quelle persone che lo hanno fatto, e non i bambini.

LA SOFFERENZA DEL PURGATORIO
Padre Livio: Siete, poi, andati in Purgatorio?
Vicka: Sì, dopo siamo andati in Purgatorio.
Padre Livio: Avete fatto tanta strada?
Vicka: No, il Purgatorio è vicino.
Padre Livio: Vi ha portato la Madonna?
Vicka: Sì, tenendoci per mano.
Padre Livio: Vi faceva camminare o volare?
Vicka: No, no, ci faceva volare.
Padre Livio: Ho capito. La Madonna vi ha trasportato dal Paradiso al Purgatorio, tenendovi per mano.
Vicka: Anche il Purgatorio è un grande spa­zio. In Purgatorio, però, non si vedono le persone, ma solo si vede una grande nebbia e si sente...
Padre Livio: Che cosa si sente?
Vicka: Si sente che le persone soffrono. Sai, si sentono dei rumori....
Padre Livio: Ho appena mandato alle stam­pe il mio libro: "Perché credo a Medjugorje", dove scrivo che nel Purgatorio si sentirebbero come dei pianti, delle grida, dei colpi.. E' esatto? Anch'io facevo fatica a trovare le parole giuste in lingua ita­liana per dare il senso di quello che tu dici in croa­to ai pellegrini.
Vicka: Non si può dire che si sentono dei colpi e neppure che si sentono dei pianti. Lì non si vedono le persone. Non è come il Paradiso.
Padre Livio: Che cosa si sente allora?
Vicka: Si sente che soffrono. E' una soffe­renza di diverso genere. Si sentono delle voci e anche dei rumori, come uno che si picchia...
Padre Livio: Si picchiano fra di loro?
Vicka: Si sente così, ma io non ho potuto vedere. E' difficile, Padre Livio, spiegare una cosa che tu non vedi. Una cosa è sentire e un'altra è vedere. In Paradiso tu vedi che camminano, canta­no, pregano, e quindi lo puoi riferire con esattezza. In Purgatorio si vede solo una grande nebbia. Le persone che si trovano lì aspettano le nostre pre­ghiere per poter andare quanto prima in Paradiso.
Padre Livio: Chi ha detto che attendono le nostre preghiere?
Vicka: La Madonna ha detto che le persone che si trovano in Purgatorio aspettano le nostre pre­ghiere per poter andare quanto prima in Paradiso.
Padre Livio: Senti, Vicka: la luce del Paradiso potremmo interpretarla come la divina presenza in cui sono immerse le persone che si trovano in quel luogo di beatitudine. La nebbia del Purgatorio, invece, che cosa sta ad indicare, secon­do te?
Vicka: Per me, la nebbia è sicuramente un segno di speranza. Loro stanno soffrendo, ma hanno la certa speranza che andranno in Paradiso.
Padre Livio: Mi colpisce che la Madonna insista sulle nostre preghiere per le anime del Purgatorio.
Vicka: Sì, la Madonna dice che hanno biso­gno delle nostre preghiere per andare prima in Paradiso.
Padre Livio: Allora le nostre preghiere pos­sono abbreviare il Purgatorio.
Vicka: Se noi preghiamo di più, loro vanno prima in Paradiso.

IL FUOCO DELL’INFERNO
Padre Livio: Adesso parlaci dell'Inferno.
Vicka: Sì. Prima abbiamo visto un grande fuoco.
Padre Livio: Toglimi una curiosità: si senti­va caldo?
Vicka: Sì. Eravamo abbastanza vicini e davanti a noi c'era il fuoco.
Padre Livio: Capisco. D'altra parte Gesù parla di “fuoco eterno”.
Vicka: Sai, noi vi siamo stati con la Madonna. Per noi è stato un modo diverso. Capito?
Padre Livio: Sì, certo! Certo! Eravate solo spettatori e non attori di quel tremendo dramma.
Vicka: Abbiamo visto le persone che prima di entrare nel fuoco...
Padre Livio: Scusami: ma il fuoco era gran­de o piccolo?
Vicka: Grande. Era un grande fuoco. Abbiamo visto le persone che prima di entrare nel fuoco sono normali; poi, quando precipitano nel fuoco, vengono trasformati in orribili animali. Si sentono tante bestemmie e le persone che urlano e gridano.
Padre Livio: Questa trasformazione delle persone in orribili animali per me sta a significare lo stato di perversione dei dannati che ardono nelle fiamme dell'odio contro Dio. Toglimi ancora una curiosità: queste persone trasformate in bestie mostruose hanno anche le corna?
Vicka: Cosa? Le corna?
Padre Livio: Quelle che hanno i diavoli.
Vicka: Sì, sì. E' come quando tu vedi una persona, per esempio una ragazza bionda, che prima di entrare nel fuoco è normale. Ma quando va giù nel fuoco e poi ritorna su, si cambia in una bestia, come se non fosse mai stata una persona.
Padre Livio: ci ha detto Marija, nell'intervi­sta fatta a Radio Maria, che quando la Madonna vi ha fatto vedere l'Inferno durante l'apparizione senza però portarvi nell'aldilà, questa ragazza bionda, quando è uscita dal fuoco, aveva anche le corna e la coda. E' così?
Vicka: Si, certo.
Padre Livio: Il fatto che le persone trasfor­mate in bestie abbiano anche le corna e la coda per me significa che sono diventati come dei demoni.
Vicka: Sì, è proprio un modo di essere simi­le a demoni. E' una trasformazione che avviene rapidamente. Prima di precipitare giù nel fuoco, sono normali e quando ritornano su sono trasfor­mati..

ALL’INFERNO SI VA PER SCELTA PROPRIA
La Madonna ci ha detto: ”Queste persone che si trovano qui all'Inferno vi sono andate con la loro propria volontà, perché loro vi hanno voluto andare. Quelle persone che qui sulla terra vanno contro Dio già incominciano a vivere un Inferno e poi solo continuano”.
Padre Livio: Questo l'ha detto la Madonna?
Vicka: Sì, sì, lo ha detto proprio lei.
Padre Livio: La Madonna ha detto dunque, se non proprio con queste parole, però esprimendo questo concetto, che all'Inferno va chi ci vuole andare, ostinandosi ad andare contro Dio fino alla fine?
Vicka: Ci va chi vuole, certo. Va chi è con­tro la volontà di Dio. Chi vuole, va. Dio non manda nessuno. Tutti abbiamo la possibilità di salvarci.
Padre Livio: Dio non manda nessuno all'Inferno: l'ha detto la Madonna, o lo dici tu?
Vicka: Dio non manda. La Madonna ha detto che Dio non manda nessuno. Siamo noi che vogliamo andarci, per nostra scelta.
Padre Livio: Quindi, che Dio non manda nessuno lo ha detto la Madonna.
Vicka: Sì, ha detto che Dio non manda nes­suno.
Padre Livio: Ho sentito dire o ho letto da qualche parte che la Madonna ha detto che non si deve pregare per le anime dell'Inferno.
Vicka: Per quelle dell'inferno, no. La Madonna ha detto che non si prega per quelle dell'Inferno, ma solo per quelle del Purgatorio.
Padre Livio: D'altra parte i dannati dell'Inferno non vogliono le nostre preghiere.
Vicka: Non le vogliono e non servono a niente.

LA GIOIA DI DARE QUESTA TESTIMONIANZA
Padre Livio: Vorrei farti una domanda che ti riguarda personalmente. La Madonna ti ha racco­mandato di dare questa testimonianza davanti alla gente. Ti costa o ti vergogni un po' a raccontare queste cose che sembrano quasi incredibili agli uomini di oggi? A volte persino dei sacerdoti sor­volano sulla realtà dell'Inferno.
Vicka: Oh, ma no! Io sono proprio contenta! Se tu vuoi bene alla Madonna, quando lei ti dice quello che devi fare, lo fai con tutto il cuore. Sono contenta; ti assicuro che sono proprio contenta che qualcuno possa ascoltare, lo prenda sul serio e ci pensi sopra. E' una grande gioia che ci venga data la possibilità di sentire queste verità e quella voce che la Madonna ci rivolge per la nostra salvezza.

LA MAMMA DI IVANKA
Padre Livio: Non hai riconosciuto nessuno né in Paradiso, né all'Inferno?
Vicka: No, nessuno.
Padre Livio: E' vero che una volta avete visto la mamma di Ivanka, che era morta due mesi prima delle apparizioni?
Vicka: Sì, una volta che eravamo insieme durante l'apparizione la Madonna è venuta con la mamma di Ivanka.
Padre Livio: Anche tu l'hai vista?
Vieka: Sì, era uguale come da viva ed era in Paradiso con la Madonna.

E’ DIFFICILE ANDARE IN PARADISO?
Padre Livio: La mamma di Ivanka, a quanto dicono, era una donna ordinaria, come tante vostre mamme. Allora non è poi così difficile andare in paradiso.
Vicka: No, non è difficile. Chi dice che è difficile? Basta vivere una normale vita cristiana. Non c'è bisogno di fare cose straordinarie.
Padre Livio: Certamente la cosa migliore sarebbe di riuscire a evitare il Purgatorio e andare subito in Paradiso. Come si fa secondo te, a evita­re il Purgatorio e ad andare in Paradiso subito nel momento della morte?
Vicka: Bisogna affidarsi a Dio. Nessuno di noi può dare una risposta certa al riguardo.
Padre Livio: Bisogna incominciare a fare un po' di penitenza su questa terra, credo.
Vicka: Fare penitenza e altro, e alla fine Dio farà i nostri conti.

E’ DIFFICILE DIVENTARE SANTI?
Padre Livio: A proposito di penitenza, ti chiedo il sacrificio di rispondere ancora a qualche domanda, anche se sento la gente che sta bussando alla porta e tua mamma e già venuta due volte a chiamarti.
Vicka: Vai avanti, non c'è problema.
Padre Livio: Come sai, la Madonna ci ha invitati tante volte à fare un cammino di santità. Alcuni, davanti a una proposta così impegnativa, restano quasi timorosi. Secondo te, è molto diffici­le diventare santi? Che cosa bisogna fare?
Vicka: No, non è difficile. Oggi molta gente, quando la Madonna ci invita a diventare santi, prendendo con decisione il cammino della santità, pensa: "Ma come posso io diventare santo?" La Madonna, però, non ci chiede di essere santi in un modo straordinario, così come lo è stato ad esem­pio S. Antonio. Ci invita piuttosto su una via sem­plice, cercando di vivere la santità un po' ogni gior­no e ci vuole anche insegnare che la santità non si realizza senza preghiera e senza opere buone.

PREGHIERA E OPERE BUONE VANNO INSIEME
Ci dice inoltre che un'opera buona senza preghiera non basta, come pure la preghiera senza opere buone. Sono necessarie tutte e due e l'una e l'altra vanno insieme. La nostra santità va anche chiesta a Dio come un dono. Come si prega per il dono della Fede, così bisogna pregare per il dono della santità. Per andare avanti nel cammino della santità non posso limitarmi a mettermi in ginocchio tutto il giorno a pregare, ma poi non ascolto chi ha biso­gno, non lavoro, non sono attiva... La mia santità va conseguita con tutte le cose. La mia santità cresce con la preghiera, ma anche con l'aiutare la gente, col sacrificio, con la sofferenza. Con tutto questo andiamo avanti e comprendiamo sempre di più che cosa significhi la santità.
Padre Livio: Si può quindi diventare santi attraverso una vita molto ordinaria...?
Vicka: Certo, certo, facendo una vita nor­male.
Padre Livio: Una madre di famiglia può diventare santa?
Vicka: Certamente! Anche se lei è già tanto presa dalle molte cose da sbrigare in famiglia, deve però offrire tutta la sua famiglia a Dio e dirgli: "Ecco, io desidero che tutti insieme in famiglia cresciamo su questa strada della santità". I mes­saggi che la Madonna ci ha dato sono il cammino della santità. Cercando di viverli, noi siamo già su questa strada.
Padre Livio: Quindi, tutti possiamo diventa­re santi su questo cammino semplice che la Madonna ci indica da così tanto tempo.
Vicka: Tutti. Tutti quelli che lo vogliono.

LA CONVERSIONE DURA TUTTA LA VITA
Padre Livio: La Madonna ha precisato che il messaggio più importante che lei ha dato qui a Medjugorje è quello della conversione. Secondo te, come va inteso questo invito insistente della Regina della pace alla conversione? Una volta ha persino detto: "Vi supplico, convertitevi!"
Vicka: Quando la Madonna invita alla con­versione, intende un cammino di tutta la vita. A volte si sente qualcuno affermare: "Mi sono con­vertito". E', invece, più esatto dire: "Ho incomin­ciato a convertirmi". La nostra conversione è un impegno di ogni giorno e nessuno può dire: "Mi sono convertito". Dobbiamo, invece, ripetere a noi stessi: "Io voglio, io voglio andare avanti nella mia conversione ogni giorno". Poi pregare Dio per questo dono, perché mi dia la possibilità di capire e di vivere la mia conversione. Uno che si illude di essersi già convertito significa che non è andato avanti nel cammino e che per lui la conversione è solo una parola. La nostra conversione è sempre un andare avanti e non si dà che uno possa dire: "Io mi sono convertito", ma al contrario deve dire: "Io voglio convertirmi", e ripeterlo per tutta la vita, giorno dopo giorno.
Padre Livio: Secondo te, anche per chi è in uno stato di particolare perfezione, come i sacer­doti, i religiosi, le suore e i consacrati in genere, vale l'invito della Madonna a convertirsi?
Vicka: Certamente! Voi tutti avete questo dono particolare e questo impegno alla santità. Ma la Madonna, quando parla, si rivolge a tutti, perché ognuno risponda.

“GRAZIE, GESU’, PERCHE’ LA CROCE E’ GRAZIA”
Padre Livio: Senti, Vicka, una volta - erano le quattro di mattina - con te, Suor Elvira e un grup­po di suoi ragazzi abbiamo fatto una Via Crucis sul Krizevac. Fu un'esperienza straordinaria. E' stata certamente la Via Crucis più lunga della mia vita, essendo terminata a mezzogiorno. Ad ogni stazione tu facevi una preghiera spontanea e ti ho sentito pronunciare una bellissima invocazione che suona­va così: "Grazie, Gesù, perché la croce è grazia! Grazie, Gesù, perché la croce è gioia!" Come ti sono uscite queste parole meravigliose dal cuore?
Vicka: Ma sai... non che io sia... Ma è la Madonna che dice che quando Dio ci manda una sofferenza o una croce, questo è certamente un grande dono che Dio ci dà. La Madonna dice che Dio sa perché ci dà questo dono e Lui sa quando darlo e quando toglierlo. Noi possiamo solo ringra­ziare Dio e dirgli: "Ti ringrazio per questo dono, e se tu hai qualche altra sofferenza o croce da darmi, ecco che io sono pronta ad accoglierla. In questo momento ti chiedo solo la tua forza e il coraggio di andare avanti". La Madonna dice ancora: "Voi non sapete quanto valore ha la vostra sofferenza davanti a Dio!"

CHIEDERE LA GRAZIA DELLA GUARIGIONE O DELLA SOPPORTAZIONE?
Padre Livio: Ora è chiaro da quale insegna­mento venivano quelle parole che hai pronunciato durante la Via Crucis. Ma dimmi ancora una cosa: Quando uno è malato, che cosa è meglio che fac­cia? Chiedere la grazia della guarigione o quella della sopportazione?
Vicka: Personalmente penso che è meglio chiedere la grazia della sopportazione. Anche la Madonna dice che è bene chiedere a Dio di conce­derci la grazia della guarigione o altre grazie di cui abbiamo bisogno, pregandolo attraverso di lei, che è nostra Madre. Infatti, tutti abbiamo qualche croce, o qualche necessità. Ma la Madonna è più contenta se noi preghiamo per le sue intenzioni, perché lei già sa ciò di cui abbiamo bisogno. Lei dice che conosce i cuori di tutti noi e sa già tutto quello che vogliamo chiederle, e lo concede al momento giusto. Noi dobbiamo pregare per le sue intenzioni e lasciare a lei, quando lo ritiene più opportuno, di intervenire presso Dio per i nostri bisogni.

LA PREGHIERA PER IL SANTO PADRE
Padre Livio: Quindi è meglio pregare sem­pre per le intenzioni della Madonna?
Vicka: Sì, è meglio pregare sempre per le sue intenzioni. Lei conosce già le nostre, e se noi preghiamo per le sue intenzioni, lei intercede per le nostre.
Padre Livio: La Madonna in qualche occa­sione ha chiesto in modo particolare di pregare per il Papa?
Vicka: Si, qualche volta ci ha chiesto di pre­gare per il Santo Padre, che ha bisogno della nostra preghiera.
Padre Livio: Mi pare che la Madonna voglia bene in modo particolare a questo Papa, al quale ha salvato la vita.
Vicka: Ma certamente! La Madonna ama in modo speciale il Papa e lo si vede. Ma lei come Madre ama in un modo infinito anche ognuno di noi che siamo suoi figli.

PERCHE’ COSI’ TANTO TEMPO?
Padre Livio: Stiamo arrivando verso la fine, ma prima vorrei chiederti una parola per quanto riguarda il futuro. Ormai sono più di diciassette anni che la Madonna appare ogni giorno qui a Medjugorje. Innanzitutto vorrei chiederti: Perché, secondo te, è rimasta con noi per così tanto tempo?
Vicka: Noi abbiamo chiesto una volta alla Madonna perché rimaneva così a lungo, ma lei ci ha risposto: "Vi siete già stancati?" Da quella volta noi non chiediamo più nulla, finché non sia lei a dirci qualcosa.
Padre Livio: Per la verità, attraverso i suoi messaggi del giovedì e poi del venticinque del mese, la Madonna ci ha spiegato più volte la ragio­ne per cui ha deciso di rimanere così a lungo fra noi. Lo ha fatto, lei dice, per sostenerci nelle prove, per insegnarci a pregare, per guidarci lungo il cam­mino di santità e perché vuole salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Mi pare, però, che per raccogliere un po' di frutti, ha dovuto pazientare a lungo.

SGUARDO SUL FUTURO
Padre Livio: Questo lungo tempo che la Madonna sta trascorrendo in mezzo a noi, prepara qualcosa di bello per il futuro dell'umanità?
Vicka: Io penso di sì. La Madonna afferma che questi che noi stiamo vivendo sono momenti di grande grazia. Dicendo questo lei certamente vole­va dire tanto.
Padre Livio: Secondo te, perché sono momenti di grande grazia?
Vicka: Grande grazia, perché lei è ancora con noi e ci guida, così che noi ci sentiamo più sicuri, perché, se la Madre è qui con noi, c'è una serenità, una libertà, qualcosa di diverso... e forse quando non ci sarà più... vedremo. Ma ora è una grande grazia che lei sia qui in mezzo a noi.

QUELLI CHE VENGONO A MEDJUGORJE SONO CHIAMATI
Padre Livio: Ho l'impressione che qui a Medjugorje la Madonna dia grazie particolari.
Vicka: Certo, certo, ogni giorno!
Padre Livio: Soprattutto, grazie di conver­sione. Chi arriva qui, riceve quella grazia di con­versione che non ha avuto altrove.
Vicka: Certamente. La Madonna chiama qui a Medjugorje, dove poi invita alla conversione, purché uno voglia aprire il suo cuore. Vorrei dire una cosa: tutti quelli che arrivano qui sono stati chiamati, proprio chiamati. La Madonna chiama, e non c'è nessuno che sia arrivato qui per caso. Tu pensi che sia stato per caso, ma è la Madonna che ha preparato tutto e che ti dà la possibilità. Poi tocca a te rispondere come vuoi.
Padre Livio: Dio ci ha creato liberi e nessu­no può decidere al nostro posto. Questo è uno dei messaggi più profondi che vengono da questa terra benedetta. Dipende, però, anche dalla nostra pre­ghiera se molti si convertiranno. Ma, per ritornare allo sguardo sul futuro, con quale sentimenti dob­biamo guardare avanti: con speranza e con gioia?
Vicka: Certo! Noi dobbiamo guardare avan­ti con una speranza grande. La Madonna, anche nei momenti duri della nostra guerra, ci ha sempre dato speranza e anche ora Lei, con il suo sorriso, con la sua pace e con la sua gioia, dà al mondo una grande speranza.

"CARISSIMI GIOVANI VI VOGLIO TANTO BENE"
Padre Livio: Ti ringrazio, Vicka, per questa magnifica testimonianza. A mia conoscenza, non ne avevi mai data prima un'altra così esauriente, mentre così tante persone ti ascoltavano in Italia e nel mondo, anche se tu te ne stavi qui nella tua casetta a Medjugorje. Ecco, vorrei che, concluden­do, porgessi un saluto a tutti gli ascoltatori di Radio Maria, in modo particolare ai giovani e ai malati.
Vicka: Carissimi giovani, desidero dirvi che vi voglio tanto bene e che davanti alla Madonna prego in modo particolare per voi e per le vostre famiglie. Anche voi pensate un po' alle parole della Madonna.  Io sono certa che pian piano cambiere­mo tutti, io e tutti voi, e vi assicuro che non cesserò di pregare per voi. E voi, carissimi ascoltatori, spero che non vi siate stancati di ascoltarmi per tutto questo tempo. Io, come veggente, devo anche parlare per trasmet­tere i messaggi. Per me questa occasione è stata una grande gioia, e voglio dirvi che sono sempre con­tenta quando ho questa possibilità di salutarvi tutti, in modo particolare i malati. Prego in modo specia­le per tutti i sofferenti, perché Dio conceda loro la forza e il coraggio di portare questo dono della croce, in modo tale che possano andare avanti. Desidero dire a tutti che vi voglio tantissimo bene, che vi porto nel mio cuore e che prego per ognuno di voi. Un grande bacione a tutti gli ascol­tatori dalla vostra Vicka.
Nota: L'intervista è stata data in lingua italiana in diretta con Radio Maria. Col permesso di Vicka la dizione orale è stata leggermente modificata nel testo scritto, alfine di rendere meglio il senso di alcune espressioni.
Medjugorje, 3 Agosto 1998, h.14.15 -15.45



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