La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria, a proposito del messaggio del 25 agosto 2015:
"Cari figli! Anche oggi vi invito: siate preghiera. La preghiera sia
per voi le ali per l’incontro con Dio. Il mondo si trova in un momento
di prova, perché ha dimenticato e abbandonato Dio. Per questo, figlioli,
siate quelli che cercano e amano Dio al di sopra di tutto. Io sono con
voi e vi guido a mio Figlio, ma voi dovete dire il vostro “SI” nella
libertà dei figli di Dio. Intercedo per voi e vi amo, figlioli, con
amore infinito. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
P.
Livio: Vorrei chiederti prima di tutto una considerazione sul Festival
dei giovani, che si è tenuto nella prima settimana di agosto e che ha
visto venire i giovani da ben 66 nazioni del mondo. Tu che eri presente
come l’hai visto questo Festival?
Marija: Io che ho 50 anni mi sono
dovuta un po’ nascondere, camuffata tra i miei figli, per stare in
mezzo ai giovani e così ogni giorno abbiamo ballato, cantato, pregato,
ascoltato. Quest’anno c’erano ancora più giovani, ogni anno aumentano.
Non so esattamente, ma su Famiglia Cristiana hanno scritto che erano
circa 70 mila giovani. Era una folla di giovani gioiosi, belli. Mi è
sembrato che quest’anno, rispetto agli altri anni, l’incontro con i
giovani sia stato come un ritiro con i giovani. Fin dal primo giorno
Padre Marinko, il parroco, ha dato un input molto bello sia nelle
testimonianze che nei canti, che erano contemplativi, molto spirituali,
profondi. Ci sono stati anche momenti in cui abbiamo cantato, ballato,
abbiamo aperto le braccia, un po’ come nel Rinnovamento dello Spirito,
ma in modo molto sobrio, molto bello. Ci sono state anche le
testimonianze dei giovani sacerdoti e, come gli altri anni, ogni giorno
un sacerdote novello presiedeva la Messa. E’ stato molto bello sentire
le testimonianze dei giovani di tutto il mondo. La Madonna davvero
colpisce con la sua gioia trasmettendo ai giovani l’entusiasmo che non
si trova facilmente in altre parti. I giovani hanno dormito poco, hanno
ballato, cantato, pregato, sono andati sulle Colline e giorno e notte ad
ogni ora si sentiva la preghiera, soprattutto noi che abitiamo vicino
alla Collina delle apparizioni.
P. Livio: In questo Festival,
sentendo parlare la gente, ho sentito molto lo spagnolo, molti giovani
che venivano da tutti i Paesi dell’America latina. Mi pare che questo
sia un fatto nuovo.
Marija: Si, anche se l’America latina è molto
distante. Grazie a Papa Francesco, specie le bandiere dell’Argentina
erano molte. Quest’anno il numero degli italiani è diminuito ma è
aumentato per esempio il numero dei polacchi…
P. Livio: In questo
messaggio, la Madonna ci ripete un concetto che c’era anche in quello
del 25 luglio, quando ha detto: “… Senza Dio non avete né futuro, né
speranza, né salvezza…”. Oggi la Madonna in un altro modo dice: “Il
mondo si trova in un momento di prova, perché ha dimenticato e
abbandonato Dio”. Cioè la crisi del mondo, dell’odio, delle guerre,
della instabilità sociale è dovuta proprio a una crisi di fede.
Marija: C’è crisi quando siamo contro Dio, quando abbiamo abbandonato
Dio, quando abbiamo dimenticato i suoi comandamenti, quando abbiamo
dimenticato quello che Lui ci sta offrendo e dicendo: “Senza di me voi
non andate da nessuna parte”. Questo è quello che la Madonna ci ha
ripetuto questa sera: che la preghiera dà a noi le ali per incontrare
Dio; come a dire che noi, con la preghiera, abbiamo una marcia in più.
P. Livio: Secondo te cosa vuol dire con le parole: “Momento di prova?”
In cosa consisterebbero queste prove? Crisi economiche, guerre, oppure
le prove che il diavolo scatena nella nostra vita privata?
Marija:
Se siamo vicini a Dio, siamo forti e anche le prove non ci toccano
tanto; ma se siamo senza Dio… Le guerre non sono da Dio, il disordine
non è da Dio e la Madonna ci dice che queste sono le prove, dove ci sono
tutte queste situazioni. Durante il Festival dei giovani, quando sono
arrivati i giovani della Siria, abbiamo applaudito. Loro hanno detto:
“Noi siamo venuti per chiedere alla Madonna la pace, perché noi non
abbiamo nessuna intenzione di lasciare la nostra terra, le nostre case,
noi vogliamo ritornare alla nostra casa e lodare Dio nella nostra terra,
là dove Dio ci ha messi”. Loro scappano da una guerra ingiusta: la
guerra viene dal diavolo, non da Dio. Per questo la Madonna ci sta
ripetendo di continuo: “ Pregate, siate preghiera”!
P. Livio: Questa espressione “Siate preghiera” vuol forse dire che tutta la nostra vita deve essere preghiera?
Marija: La Madonna lo sta ripetendo di continuo e ci sta dicendo che,
se noi preghiamo, siamo uomini di pace, siamo uomini di speranza, siamo
aperti, disponibili, se noi non siamo preghiera, siamo uomini
arrabbiati, siamo uomini che rifiutano, siamo uomini di guerra, siamo
belve… Perché il diavolo vuole mettere zizzania, vuole mettere
disordine, vuole schiacciare, distruggere; invece abbiamo la possibilità
di rispettarci, di amarci, di aiutarci, come faceva Gesù che per la
folla che lo seguiva moltiplicava i pani e i pesci. Anche noi dobbiamo
pregare, offrire, donare… Ricordo che nei primi mesi è arrivata a
Medjugorje la polizia speciale, tanti soldati con cani addestrati
antisommossa, perché dicevano che a Medjugorje c’era la rivoluzione per
distruggere la Jugoslavia. Sapete cosa ha fatto la gente di Medjugorje,
come anche mia mamma? Allora non c’era un panificio e ogni famiglia
preparava il pane. Hanno detto: “Poveri militari, non hanno da mangiare e
da bere”. Così abbiamo dato a loro da mangiare e da bere. Quando hanno
visto questo e che li amavamo e dicevamo a loro: “La nostra casa è la
tua casa, il nostro pane è il tuo pane”, il capo della polizia speciale
ha detto: “Questa non è gente di guerra, ma è gente di amore, è gente
pacifica”. Così dopo tre giorni i militari che erano venuti per
“soffocare la rivoluzione”, come dicevano alla televisione, se ne sono
andati. La Madonna vuole che siamo pace, che siamo preghiera, che
condividiamo, che doniamo quello che abbiamo, confidando nella
Provvidenza. In casa nostra si preparava il caffè per tutti. Una volta è
arrivato l’Arcivescovo di Spalato Mons. Frane Franic in casa mia e non
avevamo lo zucchero. Proprio in quel momento qualcuno ha bussato alla
finestra e una mano ci ha offerto un chilo di zucchero. Mai la
Provvidenza ci ha abbandonato, perché confidiamo nel Signore… Vorrei
essere speranza per tante persone che in questo momento sono senza
lavoro…
P. Livio: Certo, la Madonna ha fatto anche miracoli più grandi, quando per esempio ha fatto cadere il comunismo…
Marija: Ricordo quando con un gruppo di Vescovi e di sacerdoti di Roma
siamo andati in Russia subito dopo il crollo del comunismo per fare
l’atto di consacrazione, come aveva chiesto Giovanni Paolo II al suo
caro amico Vescovo Paul Hnilica. Con Mons. Hnilica anch’io e il parroco
di Medjugorje siamo andati e non dimenticherò mai questi momenti.
Abbiamo vissuto già a quel tempo tanta apertura e unità tra Chiesa
ortodossa e Chiesa cattolica. Abbiamo portato la statua della Madonna. I
sacerdoti cattolici e quelli ortodossi portavano fuori le panche dalle
chiese per metterle sul prato, perché tutti i fedeli fossero vicini alla
Madonna. I Vescovi hanno celebrato tanti battesimi e prime comunioni a
persone che non erano battezzate, né cresimate, né sposate. Abbiamo
pregato dalla mattina alle 8 fino alle 9 di sera… Quanti miracoli ho
visto! … Oggi dalla Russia arrivano tanti pellegrini e io credo che si
stia realizzando quello che la Madonna ha promesso a Fatima… La Madonna
ci dice: “Siete in un momento di prova, ma Io sono con voi, Io non vi
abbandono. Io intercedo per voi e vi amo con un amore infinito. Vi
chiedo di dire il vostro “Sì”.”
Marija ha quindi pregato il “Magnificat” e il Gloria. ... e Padre Livio ha concluso con la benedizione.
Marija e P. Livio
Fonte: http://www.medjugorje-oggi.org/commento.htm
Ettore Garzara
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