12-12-2006
Come sempre quando si torna da Medjugorje, troviamo i nostri luoghi piu’ belli,
piu’ accoglienti e come succede a me in questo momento non si sente piu’ nemmeno
il rumore, che fino alla settimana scorsa mi rimbombava nell’orecchie, al lavoro dove
ora mi trovo.
In realtà siamo noi che siamo cambiati, vediamo la vita con piu’ serenità e la
accettiamo cosi come, la guardiamo un po di piu’ con gli occhi di Dio.
Serve dire poco, si legge tutto dai nostri occhi, il nostro sguardo parla piu’ di
mille parole il nostro amore si trasmette come un dolce profumo.
E’ la terza volta che sono stato a Medjugorje, credevo non avessi piu’ nulla da
chiedere a quel luogo che mi aveva già dato tanto, invece ogni volta mi rendo conto che
la misericordia della Madonna, non ha fine.
Durante il viaggio mi sono portato dietro un bastone con il quale, per un paio di anni, mi
sono aiutato a salire sul colle della mia Madonnina a Santa Maria di Ortona dei Marsi Aq .
Uno di quei tipici bastoni da pastore, senza di lui forse non mi avrebbe notato nessuno
tra la tanta folla, invece tornando a casa sulla nave e sul treno ogni tanto qualcuno mi
veniva a salutare dicendomi di avermi visto per le strade di Medjugorje.
Con molti ho fatto amicizia, soprattutto con chi, cosi vestito inizialmente mi vedeva un
poco ci buono.
A loro ho ricordato che i primi ad accorrere alla grotta dove è nato Gesu’ furono
proprio loro, i pastori con bastoni, cappelli e lunghi capelli e che dobbiamo diffidare di
chi vestito con giacca e cravatta, coloro che bussano alle nostre case, promettendoci un
posto in un paradiso dove c'è posto solo per pochi.
E’ bello invece quando si va in pellegrinaggio a Medjugorje
soprattutto quando ci si abbraccia, con chi sconosciuto fino ad un attimo prima si inizia
a parlare come se ci conoscessimo da sempre .
Si va in piena armonia e ci si capisce al volo perché parliamo lo stesso linguaggio,
quello della fratellanza dell’amore verso Dio e e quella che io chiamo la mamma di
tutte le Mamme.
Luoghi persone e personaggi cari a questa terra hanno accarezzato il mio cuore, che si è
aperto come un fiore che nasce sotto la neve, in attesa che il sole torni a dipingerlo del
suo colore.
Gente semplice, tanti nomi, tanti occhi solcati dal pianto gioioso che ha cancellato le
tracce nei visi solcati da tanta sofferenza.
Gilda, Silvia, Jaime un nome puo’ valere l’altro ma tutti abbiamo qualcosa in
comune.
Siamo quelli che ci affidiamo alla provvidenza divina e non abbandoniamo nemmeno una esile
spesanza.
Questa volta la Madonna mi ha dato qualcosa di piu’, di molto importante ed ora non
ho piu’ dubbi, non ho piu’ paura, ho solo una certezza.
Le altre volte che sono andato a Medjugorje, avevo il timore di incontrarmi con qualche
veggente ho quasi evitato che questo succedesse, avevo paura che la ragione avesse trovato
qualche dubbio sulle apparizioni della Madonna. Forse non ero pronto, lei sa quando è
arrivato per noi ogni momento. Questa volta ho avuto la grazia di incontrare Viska e il
segnale che la Madonna era li accanto a lei. o il momento in cui Viska ci parlava, a
scattare foto e piccoli filmati fin quando credevo che avesse finito. Alla fine mentre
stavo mettendo nel fodero la macchina fotografica, ho cominciato a percepire una
sensazione indescrivibile. Guardando verso di Viska ho visto che aveva le mani giunte ed
era raccolta in un intensa preghiera. Sentivo che mi stava accadendo qualcosa di
straordinario, ero un po’ confuso ed anche intimorito a dire il vero. Ero appoggiato
al mio bastone, ho guardato verso di lei, le mie mani divenivano sempre piu’ rigide,
non ce la facevo piu’ a stare in piedi. Poi Viska con un dolce sorriso puntando il
suo ditino verso di me, mi ha fatto cenno che non dovevo aver paura. Ero cosciente pieno
di pace interiore, tanta serenità. Mi son lasciato andare, lasciando le mie mani
scivolare lungo il tralcio di una delle viti che si trova dove la veggente, riceve, nella
sua vecchia casa. Mi vedevo accovacciato a terra, respiravo leggermente , poi una voce di
donna mia ha detto, non temere e prega, la Madonna ti sta guarendo e ho pianto, senza
lamento, lacrime che scottavano sul viso freddo che sembrava di marmo. C’era tanta
gente vicina a me, ma nessuno ha provato a distogliermi da questo momento Ho sentito una
leggerezza indescrivibile, avevo la sensazione di vedermi dall’alto, sembravo un
bambino abbracciato a quella vite, come un figlio lo fa con la sua mamma quando ha bisogno
delle sue carezze. Ho avuto la certezza che c’è qualcosa di straordinario anche in
questo mondo, basta sintonizzarsi sull’onda giusta.
E’ stato questo il dono piu’ bello che Medjugorje potesse farmi e l’ho
ricevuto proprio mentre credevo che l’incontro con Viska fosse finito. Questa mi
dimostra ancora una volta che non siamo noi a decidere quando e come, che sia la nostra
mente a trovare risposte alle tante domande che spesso ci facciamo, quando vogliamo
provare l’esistenza di Dio. La Madonna ci concede il suo amore solo se apriamo i
nostri cuori, se ci fidiamo di lei ed ogni volta che gli dimostriamo di non aver paura ,
di non farci impressionare dalla grandezza del suo amore, dalle sensazioni che lo Spirito
Santo ci manifesta con la sua venuta, lei ci da sempre un emozione piu’ forte. Cari
Amici sto imparando a pregare con il cuore, la dove ho messo dentro ognuno di voi ed ogni
volta che mi rivolgo a lei gli dico:
Mamma io ti apro il mio cuore svuotalo da ogni paura,
dalle preoccupazioni e dai peccati di ognuno di noi.
Puliscilo e guariscilo cosi ogni volta che un mio fratello vuole attraverso me rivolgersi
a te avrà un posticino dove mettere anche un po di se.
Un forte abbraccio a tutti.
Giammarco
Fonte:http://www.poetixcaso.it/medjugorje/
Nessun commento:
Posta un commento