Padre Slavko
Se ci domandiamo che cosa ha detto qui la Madonna sulla croce, sulla
sofferenza, non troveremo molto, ma troveremo molti punti come inviti.
Una volta - era un Venerdì Santo - ha detto in un messaggio: « Non
abbiate paura di portare la vostra croce, mio Figlio Gesù è con voi ».
La Madonna sa che noi abbiamo la croce, ma ci invita a portarla, perché
non siamo soli: « Mio Figlio Gesù è con voi ». L'anno scorso, prima
della festa della Croce, ha detto: « Vi invito, pregate davanti alla
Croce, perché dalla Croce vengono grandi grazie », e ci ha tutti
invitati anche a consacrarci. Consacrarsi alla Croce perché, come? La
Madonna non ci ha spiegato come ci si deve consacrare alla Croce, ma noi
possiamo sapere cosa significa consacrare. Su questo punto ci aiuta
anche la tradizione della Chiesa, l'esperienza mistica di tanti santi.
Consacrarsi alla Croce, consacrarsi attraverso la Croce al Signore,
significa abbandonarsi, dare la propria vita. Nel consacrarsi alla Croce
è molto importante questo: domandarci se questa Croce mi parla. In ogni
famiglia cristiana e sicuramente anche nella tua famiglia c'è la Croce o
sul muro o sul Rosario. Quante volte noi vicino alla Croce bestemmiamo,
ci comportiamo male, egoisticamente, con orgoglio, offendiamo, non
vogliamo riconciliarci. Se è così - e tante volte è così - significa che
non siamo consacrati alla Croce, cioè la Croce non ci parla, perché la
parola della Croce è sempre: riconciliatevi, perdonate, amate senza
condizioni.
Se abbiamo capito la Croce capiremo tutto. Se non capiamo la Croce non
capiremo mai niente della nostra vita cristiana. La Madonna vuole che
noi capiamo la Croce, perché Lei stessa l'ha capita, non perché è
fuggita dalla Croce, ma l'ha accettata, con suo Figlio Gesù.
Nell'ultimo messaggio ha parlato sulla Croce e sulla sofferenza,
esprimendo un desiderio: « Desidero che per voi la vostra croce sia
gioia ». Se la Madonna lo desidera significa che è possibile. La Madonna
non dice mai una parola vuota, e se dice che desidera, è possibile che
per me e per te, la mia e la tua sofferenza, le nostre croci diventino
gioia. Ci ha mostrato anche la via per la quale si può arrivare: « In
modo particolare, cari figli, pregate per poter accettare la croce, la
sofferenza, con amore ».
Non ci invita ad accettare subito, ma a pregare per poter accettare. Noi
se abbiamo tristezza, molti problemi, molta sofferenza, se siamo
disperati, forse a questo punto non possiamo accettare questo messaggio.
Forse ci fa anche rabbia se dice: « Prendete con gioia, accettate con
gioia la vostra croce, con amore ». Possiamo domandarci: quando abbiamo
pregato l'ultima volta per la grazia di poter accettare la croce, la
sofferenza con amore come Gesù? È questo il punto che dobbiamo capire,
ma lo possiamo solo attraverso la preghiera. La Madonna non è contenta
se noi soffriamo, non è sicuramente felice se noi portiamo le croci. Non
dobbiamo aver paura davanti a questo invito.
« Accettate con amore la sofferenza ». La Madonna ci vuole insegnare una
strategia con la quale possiamo lottare contro la croce, contro la
sofferenza. Noi abbiamo già trovato tante volte dei falsi mezzi nei
confronti della sofferenza. Allora quando noi proviamo a fuggire dalla
sofferenza, dalla croce, non vogliamo accettarla, ogni croce non
accettata diventa doppia. La Madonna invitandoci ad accettare la
sofferenza ci indica una strada, un cammino di guarigione. Infatti dice
più avanti: « Solo così posso con la gioia darvi le grazie e guarigione
che Gesù mi permette ».
Vedete, quando si accetta la sofferenza con amore, come Gesù, questa è l'ultima condizione per essere guariti.
Vi vorrei dire ancora una parola e discernere due fonti della
sofferenza. Esiste una sofferenza che ci viene perché amiamo e un'altra
perché non vogliamo amare, cioè perché facciamo il peccato, perché
odiamo. Quando uno ama, con l'amore è sempre collegata la sofferenza, la
croce, perché l'amore sempre ci guida verso gli altri e negli altri
incontriamo sempre tanta sofferenza. Se li amiamo soffriamo, ma questa
sofferenza ci fa maturare, ci aiuta e aiuta gli altri. Per esempio,
quando una mamma ama il suo bambino e questo è ammalato, ha delle
sofferenze, la mamma stando con lui sicuramente diventa una mamma più
matura e il suo amore si purifica. È sempre così. Questa sofferenza
accompagna sempre l'amore e a questo punto possiamo forse più facilmente
capire da dove veniva la sofferenza di Gesù e la sofferenza della
Madonna.
Umanamente parlando la Madonna dice che soffre e tante volte l'hanno
vista piangere. Chi è in Cielo non può soffrire, ma in questo modo la
Madonna ci dice che ci ama e ci vuole educare all'amore per poter capire
la sofferenza, per poterla portare e per poter aiutare gli altri ad
essere salvati dalla sofferenza. Da questa sofferenza che viene perché
si ama, non possiamo essere salvati, perché Gesù stesso non era salvato.
Ma c'è un'altra sofferenza. Se uno odia, non vuole perdonare, qual è la
sua sofferenza? Il rancore. Non può essere mai contento, non può essere
mai felice, perché l'odio distrugge, non può portarci la vita. Questa
sofferenza è pericolosa, perché distrugge personalmente coloro che
portano odio e che non vogliono riconciliarsi e queste persone
distruggono le altre. Pensate ad un ubriaco, ad uno che beve molto,
quale è la sua sofferenza? Qual è la sofferenza della sua famiglia?
Diventa un problema, diventa una sofferenza grande. Se uno prende la
droga, quanta sofferenza! Vedete il discernimento? Se noi cristiani
capissimo questa sofferenza che viene dal peccato capiremmo che dobbiamo
lasciare il peccato per poter avere l'amore. Quando abbiamo l'amore, io
vi dico, non ci interessa più la sofferenza, ci interessa solo una
cosa: amare in ogni momento, in ogni situazione. E qui, oggi,
festeggiando, celebrando la Croce dovremmo capire questo punto della
vita cristiana. Allora la Madonna ci invita ad avvicinarci alla Croce, a
pregare davanti alla Croce, a consacrarci alla Croce. E non ha paura
perché sa quale significato hanno avuto la Croce e la sofferenza nella
sua vita e nella vita di suo Figlio. La Madonna ha capito il suo dovere:
siamo nati proprio sotto la Croce quando Gesù ha detto: « Madre ecco il
tuo figlio » e al discepolo: « Ecco la tua Madre ». Possiamo dire che
in quel momento è nata la nostra Chiesa, la nostra comunità. Come ogni
madre, Maria vuole educarci e come Regina dei profeti non poteva
nasconderci la Croce, non poteva non parlare sulla sofferenza e doveva
invitarci alla conversione, perché tutti i profeti dovevano fare così.
Solo i falsi profeti hanno promesso la pace, non hanno parlato della
sofferenza, non hanno parlato del bisogno della conversione.
La Madonna, come Regina dei profeti, ci invita a pregare per poter
accettare le croci e per poter, con la croce, con la nostra sofferenza,
ottenere un mondo nuovo.
(P. Slavko Barbaric - 14 settembre 1986)
Fonte : http://medjugorje.altervista.org/doc/pslavko/lacroce.html
Nessun commento:
Posta un commento